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Sanremo 2008 – Seconda serata – Commenti a caldo

E’ appena finita la seconda serata del Festival con una certa delusione per le votazioni della giuria demoscopica. Diversamente da ieri le scelte non sono tutte condivisibili, soprattutto sorprende e dispiace molto l’esclusione di Valeria Vaglio, una delle più belle sorprese di quest’anno. Rimanendo tra i giovani, nota di merito ai finalisti La Scelta e

di dodo
pubblicato 27 Febbraio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 22:52

E’ appena finita la seconda serata del Festival con una certa delusione per le votazioni della giuria demoscopica. Diversamente da ieri le scelte non sono tutte condivisibili, soprattutto sorprende e dispiace molto l’esclusione di Valeria Vaglio, una delle più belle sorprese di quest’anno.

Rimanendo tra i giovani, nota di merito ai finalisti La Scelta e il loro aver portato un bel pezzo, dal testo forte e dalla ritmica accattivante. Molta attenzione era puntata poi su Loredana Bertè, vuoi per i capricci a cui ci ha ormai abituato, vuoi perché ogni sua presenza a Sanremo fa sempre effetto e crea attesa.

Attesa più che meritata, dai primi ascolti la sua canzone risulta tra le migliori di questa edizione: un buon rock sanguigno ben interpretato che, a dispetto di tutti i contorni e le polemiche, conquista già al primo ascolto. Ottime conferme anche da Mario Venuti e Sergio Cammariere, fedeli ai propri stili, diversi ed entrambi di grande classe.

Il tanto atteso ritorno dei Tiromancino, con quel bel testo che s’era già fatto notare, musicalmente delude le aspettative: melodia troppo ripetitiva e soprattutto priva di quell’appeal a cui la band ci aveva abituato in passato. Bravi interpreti, ognuno nel suo genere, anche Gianluca Grignani e Mietta presentano due pezzi che non convincono. E i Finley osano un brano ben costruito ma l’esibizione non conquista.

Infine due piccoli colpi di scena: prima di tutto Amedeo Minghi che contro ogni aspettativa (viste le ultime produzioni) propone una canzone interessante. Poi una nota sul pezzo di Gianna Nannini, proposto da Giò Di Tonno e Lola Ponce. I due hanno voce e ci sanno fare, la canzone è forte, con le aperture tipiche dello stile dell’autrice ma il connubio tra il pezzo e l’interpretazione non funziona e delude un po’.

Questi sono comunque commenti a caldo, riserviamoci i giudizi definitivi dopo averle riascoltate (venerdì la finale dei giovani e sabato dei campioni). E soprattutto – per quanto riguarda i big – dopo averle sentite anche nelle versioni alternative in duetto la serata di giovedì. Questa sera (mercoledì) niente Festival: si lascia spazio al campionato di calcio, siamo in Italia.