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I Santa Margaret a Blogo: “Le orecchie della gente meritano musica fatta bene”

Angelica Schiatti, voce dei Santa Margaret, ci svela qualcosa in più sul lavoro d’esordio della band “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1”, in attesa del secondo capitolo in uscita nel 2015

pubblicato 15 Gennaio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 10:09

La scorsa estate abbiamo visto i Santa Margaret, la band nata dall’incontro della cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista delle Vibrazioni Stefano Verderi, sul palco del Coca Cola Summer Festival 2014, in gara tra i Giovani.

Dal palco di Piazza del Popolo i Santa Margaret ne sono usciti vittoriosi, e in autunno hanno pubblicato il loro ep d’esordio “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1” solo in vinile e in free download – una modalità decisamente insolita e particolare, non c’è che dire -.

In attesa del secondo volume dell’ep, che uscirà quest’anno, abbiamo scambiato quattro chiacchiere proprio con Angelica.

Come nascono i Santa Margaret?

In breve: io e Stefano ci incontriamo e lui produce dei miei pezzi. Iniziamo poi a scrivere insieme e la cosa ci piace parecchio. Decidiamo che i pezzi avevano bisogno di un sound che solo una band può avere e chiamiamo Leonardo, Marco e Ivo a suonare con noi. In realtà ci conoscevamo già tutti da anni e avevamo suonato insieme in altre situazioni e formazioni passate. Dalla sala prove siamo passati ai live e proprio durante uno di questi concerti siamo stati notati dal nostro discografico.

Perché pubblicare il vostro ep d’esordio in vinile?

Perché il vinile è il futuro. Il vinile ha resistito ai venti e alle intemperie ed è ancora qui, con un mercato in crescita. Il cd è ormai un formato vecchio, ampiamente superato dalla musica liquida e dallo streaming. Infatti il nostro disco è presente su tutte le piattaforme streaming ed è in download gratuito sul nostro sito web. Il futuro che ci auspichiamo è fatto di ascolto di vinili in casa e di musica digitale in giro. Certo, prima o poi dovremo adeguarci al mercato che richiede ancora i cd e probabilmente dovremo anche farlo…ma non andrà avanti ancora per molto.

“Il suono analogico cova la sua vendetta” contro…

Il bello della ‘vendetta analogica’ è che è stata naturale e non premeditata contro il digitale. Cioè: i vinili, i nastri, i giradischi, gli strumenti, il metodo di registrazione analogica…quando è arrivato il digitale sono stati accantonati, messi in soffitta a prendere polvere, bistrattati, apparentemente superati. E invece ora si sta scoprendo che il digitale non sempre è meglio. Certo, è più comodo e veloce registrare un disco in digitale, ma siamo sicuri che la resa sonora, la pasta, sia la stessa? Pensa alle fotografie, una foto scattata in digitale rispetto ad una scattata in pellicola è più fredda, è diversa. Per certi soggetti forse è meglio, ma per altri assolutamente no. Così vale anche per la musica, noi volevamo che il nostro disco suonasse come una bella fotografia in pellicola.

…e quanto è importante oggi recuperare questo ‘buon’ modo di fare musica?

E’ importantissimo, proprio a livello culturale. Tornando all’esempio della fotografia, che forse è più di uso comune, una foto in bassa risoluzione, tutta pixelata, è fastidiosa alla vista. Una foto in alta risoluzione invece è una figata. Con le orecchie è la stessa cosa, ma sono diseducate. Detto ciò, non è che vogliamo fare quelli che se la tirano! Ma le orecchie della gente meritano musica fatta bene. La musica è umana perché viene composta e fruita dagli esseri umani, renderla troppo fredda utilizzando solo computer e macchine per produrla è un insulto alla sensibilità umana. Così come ascoltarla solo in formato mp3 di bassissima qualità. Ovviamente non solo musicisti e ascoltatori dovrebbero portare avanti questa filosofia, ma anche chi la musica la passa, ovvero radio e tv. Se non educhiamo le orecchie alle cose fatte bene, alla bellezza, alla qualità, non sapremo mai leggere davvero un’opera d’arte musicale, ma ci lasceremo sempre bombardare.

L’EP è anche disponibile in free download, come mai avete deciso così e cosa ne pensate in generale (vedi gli U2 che hanno pubblicato il loro disco gratuitamente)?

Nel nostro caso il free download era un mezzo che ci serviva per arrivare a più gente possibile. Non essendo gli U2 ed essendo sconosciuti ai più, volevamo prima farci conoscere. Volevamo presentarci. E’ ovvio che non potremo sempre regalare la musica, altrimenti avremmo anche bisogno di vitto e alloggio, magari da chi ci ascolta! Per quanto riguarda gli U2…io sono loro fan e il loro disco l’avrei pagato e comprato (ovviamente il vinile!). Per cui il fatto che ‘me l’abbiano regalato’, dopo tutti quelli che ho comprato…mi ha fatto piacere!

Cosa ci sarà nel vostro progetto in uscita nel 2015? Sarà ancora pubblicato in vinile e free dowload o sceglierete altre forme?

Il volume II de “Il suono analogico cova la sua vendetta” è già pronto, sta aspettando solo il via libera per uscire. In realtà, volume I e II fanno parte di un’unica opera, infatti stiamo capendo se farli uscire insieme, come e quando. Probabilmente a questo giro ci dovrà essere anche il cd, ma ovviamente il vinile la farà da padrone. Per quanto riguarda il free download vedi sopra…se poi qualcuno ci dà vitto e alloggio, possiamo anche pensarci!

Cosa è cambiato dopo la vostra vittoria nella categoria Giovani la scorsa estate al Coca Cola Summer Festival?

Non molto, o forse molto, non saprei dirti. E’ cambiato che il taxista settimana scorsa ci ha riconosciuti e ci ha fatto lo sconto, o che i miei parenti son più gentili con me, cose così.

Avete partecipato alle selezioni per Sanremo ma non siete arrivati in finale. Cosa ne pensate in generale dell’evento e del cast di quest’anno?

Ah no? Caspita mi hai rovinato una sorpresa, ero convinta di andarci a Sanremo! Porca paletta! Scherzi a parte…Noi amiamo Sanremo, lui un po’ meno!

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