Home Dear Jack, Alessio Bernabei: “Ero un ragazzo un po’ rock, contro i talent show”

Dear Jack, Alessio Bernabei: “Ero un ragazzo un po’ rock, contro i talent show”

Alessio Bernabei dei Dear Jack era un rocker. E di talent non voleva proprio sentir parlare.

di grazias
pubblicato 27 Settembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 14:08


Ospiti musicali della prima puntata stagionale di Verissimo sono stati i Dear Jack, la band rivelazione dell’ultima edizione di Amici. Pur non essendo riusciti ad accaparrarsi la vittoria (andata alla talentuosa siciliana Deborah Iurato), i ragazzi sono entrati nel cuore di milioni di fan, tanto che ora si può tranquillamente di vero e proprio boom. Solo che tutto questo successo non era poi così scontato. E non solo per le critiche di Rudy Zerbi durante le puntate del talent. Era proprio l’amatissimo frontman Alessio Bernabei ad essere completamente diverso prima di partecipare alla scuola di Maria De Filippi. In che senso? Tanto per cominciare, era contro i talent show.

Nel corso della chiacchierata con Silvia Toffanin, il ragazzo ha raccontato anche come fosse nata l’idea di partecipare ad Amici. A quanto pare non si è trattato di una decisione poi così semplice:

Abbiamo visto i provini aperti alle band, ma io arrivavo da una realtà diversa. Ero un ragazzo un po’ rock, contro i talent show. Poi però ho deciso che volevo la musica come lavoro e non solo come hobby da fare ogni tanto nei localini. Quindi un bel giorno mi sono detto: “Perché non provare? Potrebbe essere l’occasione della nostra vita”. Ed eccoci qua. Arrivato alla fine, speri sempre nella vittoria. Però abbiamo avuto la sorpresa del premio della critica, l’approvazione dei giornali. Abbiamo ricevuto tanti complimenti anche a livello di altri colleghi musicisti, proprio non possiamo lamentarci. Per non parlare delle nostre tantissime fan! Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile.

Infine Bernabei, dopo essersi ricongiunto in studio con gli altri membri della band, ha ricordato al pubblico il motto del suo gruppo, citando anche sua mamma che, grazie a questa incredibile esperienza musicale, lo trova molto cambiato:

Il nostro motto è di volare alto ma con i piedi per terra, anche perché un successo del genere a 20 anni non è facile. Mamma mi trova un po’ più ometto, cresciutello.

Ma non vi sta venendo voglia di andare a vederli in tour?