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Jovanotti nuovo album: “Non so se sarà pronto per gennaio 2015”

Messaggio del cantante via Facebook sul suo prossimo lavoro

pubblicato 21 Settembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 14:21

Jovanotti ha voluto condividere con i fan le novità sul suo prossimo album tanto atteso. E così, tra un centinaio di foto delle sessions estive per il disco nuovo, ecco gli aggiornamenti rivelati dallo stesso cantante:

Inizia l’autunno. Si chiude la fase del mio disco nuovo vissuta nello studio karakoum di cortona (il nome l’ha preso da un viaggio che feci l’anno prima della sua costruzione), che è una cantina dove una volta prima che ci venissi io ci stavano le damigiane con il vino e ora ci stanno le chitarre, le tastiere, il computer e quello che serve per quella fase di un disco che ha a che fare con il puro istinto. Il mio studio è una cantina laboratorio fatto per buttare giù idee di getto, per passarci giorni e notti senza orari e senza altro scopo che la ricerca di canzoni e idee. Ogni volta che inizio a fare un disco nuovo cambio un po’ lo studio, spostiamo qualche mobile, appendiamo qualcosa di nuovo alle pareti, oltre ad aggiornare i software e una parte della strumentazione. Ho trascorso una grande parte dell’estate in studio a scrivere il disco nuovo, anzi ora c he ci penso ce l’ho passata proprio tutta. Con me Leo “fresco” (che è di Città di Castello, qui vicino) sound engeneer , Saturnino, Riccardo Onori, Franco Santarnecchi e Christian Noochie Rigano. E’ un laboratorio di idee, riempiamo hard discs , a volte io ho una cosa già in testa e proviamo a dargli forma altre volte sviluppiamo embrioni di cose, altre volte partiamo da zero, in quella cosa che si chiama “jam session” ovvero si suona e quando suonando sentiamo che siamo su qualcosa che ci piace la lasciamo crescere e vediamo cosa succede.

Le fasi procedono e, adesso, è arrivato anche il momento di trasferirsi in un nuovo studio per lo step successivo:

Così abbiamo realizzato i dischi degli ultimi 25 anni, più o meno. Un turbinio di emozioni, botte di elettricità, visioni cosmiche, frustrazioni, tempo perso, lampi di formidabile genialità, contatti divini, cazzate, slanci in avanti, regressioni all’infanzia prima del linguaggio, nostalgia, rabbia, gioia totale, scoppi di adrenalina e lacrime e potrei andare avanti per un centinaio di pagine ad elencare stati d’animo che si vivono in studio, lavorando a un disco nuovo. Credetemi l’esperienza del passato non vale proprio nulla, ogni volta si ricomincia dal principio, la musica non fa sconti, l’emozione c’è o non c’è, e bisogna che ci sia, e perchè ci sia l’andiamo a scovare finchè non la staniamo. Succede che a volte si fanno lunghi giri e poi era lì accanto, l’emozione, come quando perdi le chiavi, e ce l’avevi in mano, non so se hai presente. A volte invece vanno mobilitate le truppe d’assalto, e noi in quello siamo dei vecchi mercenari addestratissimi e pronti a tutto. Questa fase del mio disco è finita, è stata bella e più intensa del solito, perchè la famosa asticella olimpica si alza sempre di qualche centimetro. Si passa alla successiva, che chiamerei “quarti di finale” e in quella entrerà in campo Michele Canova, il produttore . Ci saranno sorprese, ma non ve le dico ancora. Insieme arriveremo fino in cima al disco.La prossima fase sarà in un altro studio, vi racconto quando iniziamo, poi ci saranno le semifinali e poi ci giochiamo tutto e lì entrerete in ballo voi, amici ascoltatori!!!!

Non è sicuro che l’album possa vedere la luce proprio a gennaio come precedentemente rivelato anche a causa di una polmonite che, a maggio scorso, ha colpito l’artista. Ma continua il work in progress e non appena il disco sarà pronto, verrà pubblicato:

Non so ancora se riuscirò ad essere pronto a gennaio con tutto, perchè la polmonite che mi ha preso a fine maggio (tosta la polmonite, non sapevo fosse così tosta) mi ha tenuto fermo per un mese che era previsto di lavoro (però mi ha regalato due o tre idee per canzoni nuove che magari senza polmonite non ci sarebbero state, e sono belle, quindi grazie agli amici batteri, che sono diventati un po’ anche batteristi), comunque appena il disco sarà pronto lo buttiamo fuori, e sarà primavera anche se saremo sotto zero, promesso.

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