Home Notizie Sheppard, Bombs Away: “Abbiamo scritto ‘Geronimo’ in due ore, in un certo senso sapevamo che sarebbe stata una hit”

Sheppard, Bombs Away: “Abbiamo scritto ‘Geronimo’ in due ore, in un certo senso sapevamo che sarebbe stata una hit”

La band australiana si racconta dopo il successo del tormentone “Geronimo”

pubblicato 9 Settembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 14:41

Il singolo “Geronimo” ha fatto letteralmente esplodere le radio, nell’estate appena trascorsa: per otto settimane consecutive è stata la canzone più trasmessa e la più taggata su Shazam, e ha raggiunto il disco di platino in pochissime settimane. Autrice di questa hit è una delle band australiane più promettenti, gli Sheppard, che pubblicheranno il loro disco d’esordio in Italia, “Bombs Away”, il prossimo 28 ottobre.

“Quando leggi che il tuo pezzo è in una posizione alta della classifica è una cosa, arrivare in alto anche in altri Paesi che non sono il tuo è pazzesco”

La formazione, nata a Brisbane nel 2011, è composta dai giovani Sheppard (ovvero George, Amy ed Emma) più Jay Bovino, Michael Butler e Dean Gordon. I tre fratelli sono cresciuti in Papua New Guinea prima di trasferirsi in Australia e l’isola ha influenzato moltissimo il loro approccio alla musica:

“Soprattutto nelle armonie vocali”

Di passaggio in Italia per promuovere il lavoro di prossima uscita, in attesa di vederli in concerto dal vivo il prossimo 12 novembre al Tunnel di Milano, ecco cosa ci hanno raccontato Amy, George, Jay ed Emma:

“Il nostro sound è molto fresco, ma anche classico come strutture. Un ritorno al pop di band come Beatles, Fleetwood Mac, Cat Stevens, Van Morrison, artisti che abbiamo sempre sentito anche in casa e che quindi ci hanno influenzato. Ma in generale ascoltiamo anche musica diversa”

Il primo ricordo di Amy legato alla musica è quando all’età di 9 o 10 anni ha trovato la chitarra di suo padre in garage.

“Ho sempre voluto diventare una popstar, scrivere le mie canzoni, cosa che ho fatto a 12 anni”

Il ritrovamento di una chitarra a 11 anni è stato lo stimolo giusto anche per Jay:

“Ho imparato a suonare tre accordi, e mi sono subito innamorato dello strumento. Dopo poco già scrivevo e suonavo le mie canzoni, e ho capito che volevo fare quello nella vita”

George invece a 11 anni ha registrato – per un concorso in Australia, che poi non ha vinto – una canzone natalizia:

“Non capisco perchè, era perfetta! [ride ndr.] Comunque questo è il mio primo vero ricordo legato alla musica”

Infine, ad Emma è andata così:

“Non è che ho proprio scoperto la musica: mio padre è venuto da me tre anni fa e mi ha chiesto se volevo far parte della band suonando il basso”

Uno dei brani inediti, “Shine my way”, è stato incluso nella colonna sonora del film “The Giver”, per cui altri nuovi successi potrebbero arrivare (come dice un altro pezzo, “The Best Is Yet To Come”). Ma, si sarebbero mai aspettati il boom di “Geronimo”?

“E’ un pezzo che abbiamo scritto in due ore. Eravamo nel backstage di un concerto a Melbourne e Jay stava suonando un bel ritmo. In un certo senso sapevamo che sarebbe stata un successo”

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