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Bobby Womack è morto, il ricordo di Soundsblog

Il celebre cantante americano è scomparso a 70 anni il 27 Giugno per cause non ancora note.

pubblicato 28 Giugno 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 17:08

È morto a 70 anni Bobby Womack, leggendario cantante e chitarrista di musica soul che ha sparso la sua carriera lungo cinquant’anni di musica. Le cause della morte non sono ancora state rese note dalla portavoce della casa discografica che ha annunciato il decesso di Bobby Womack, ma non si escludono complicazioni legate ad una precoce forma di Alzheimer della quale il cantante soffriva da un paio di anni, o ad una recidiva del cancro al colon di cui era stato vittima in passato.

Nato a Cleveland nel 1944, Bobby Womack iniziò sin da giovanissimo a cantare con i cugini e i fratelli in un piccolo gruppo chiamato Curtis Womack and the Womack Brothers, che venne scritturato da Sam Cooke nel 1960 per la SAR Records; col nome mutato in Valentinos incisero molti brani di ispirazione soul gospel su base pop, fino ad ottenere successo con la canzone It’s All Over Now, ricantata anche dai Rolling Stones.

Il periodo di maggiore prolificità della carriera di Bobby Womack cominciò dopo lo scioglimento dei Valentinos e la tragica morte di Sam Cooke nel 1964: lo scandalo che seguì coinvolse la moglie del celebre soul singer e lo stesso Bobby Womack, che si sposarono appena tre mesi dopo la morte di Cooke. Womack si difese dicendo che lo aveva fatto per preservarla da scelte e uomini sbagliati.

Risalgono ai primi anni settanta i suoi dischi più famosi come Understanding e Across 110th Street (la cui title track fu utilizzata anche da Quentin Tarantino per Jackie Brown), usciti entrambi nel 1972, Facts of Life del 1973 e Lookin for a Love Again del 1974: il successo fu sostenuto e ampio, ma la carriera entrò in fase di stallo fino al 1981, quando uscì la hit r&B If You Think You’re Lonely Now.

Fu un lungo periodo difficile per Bobby Womack dal punto di vista personale, invischiato in problemi di tossicodipendenze, abuso di alcol e conseguenti problemi di salute come la diagnosi del diabete e di una polmonite grave. A completare il quadro arrivò negli ultimi anni del Duemila anche il cancro al colon, dal quale fu dichiarato guarito nel 2012: unica consolazione, l’induzione nella Rock’n’Roll Hall Of Fame nel 2009.

Proprio il 2012 vide la sua rinascita come musicista grazie al disco The Bravest Man In The Universe, prodotto da Damon Albarn e Richard Russell della XL Recordings, che ebbe un grandissimo riscontro di critica (entrò nei 50 dischi più belli del 2012 secondo Rolling Stone) e una buona accoglienza dal pubblico:

So più cose a 65 anni che a 25. Capisco le canzoni in modo migliore, adesso. Non è su 14 Rolls Royce e due Bentleys, anche se questo disco non mi farà ottenere neanche un soldo, so che l’ho fatto nel modo migliore. Sono stato ostracizzato dalla comunità musicale quando avevo 21 anni e sposai la vedova di Sam Cooke. Dopo 45 anni, mi sento come se Damon mi avesse dato di nuovo il benvenuto.

Bobby Womack stava attualmente lavorando al nuovo disco che avrebbe dovuto contenere collaborazioni con Rod Stewart, Stevie Wonder e Snoop Dogg.

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