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Elettronostalgia Krisma

Attenzione: tre rarità tutte da gustare! Sugli scaffali dei negozi di dischi sono arrivate le versioni rimasterizzate e digipack di tre dischi di culto dell’elettronica italiana, fino ad ora inediti su CD. Si tratta di “Chinese Restaurant” (1977), “Hibernation” (1979) e “Cathode Mamma” (1980) dei mitici Krisma. A metà degli anni Settanta Maurizio Arcieri (già

di dodo
pubblicato 6 Dicembre 2007 aggiornato 1 Settembre 2020 00:03

Attenzione: tre rarità tutte da gustare! Sugli scaffali dei negozi di dischi sono arrivate le versioni rimasterizzate e digipack di tre dischi di culto dell’elettronica italiana, fino ad ora inediti su CD.

Si tratta di “Chinese Restaurant” (1977), “Hibernation” (1979) e “Cathode Mamma” (1980) dei mitici Krisma. A metà degli anni Settanta Maurizio Arcieri (già cantante solista con il nome di Maurizio e fondatore dei New Dada) incontra la bella Christina Moser. È l’inizio di un lungo sodalizio sentimentale e artistico che continua fino ad oggi tra sperimentazione e provocazione.

In Italia i Krisma sono stati i primi elettro-punk, i primi a fare videoclip, i primi a capire le potenzialità creative della tv satellitare e di internet, i primi a trasferirsi a Londra, i primi a concepire un sound elettronico concettuale, lontano dalle mode e dalle banalità della discomusic. Non per nulla, tra i loro fan ci sono i Subsonica (che li hanno voluti per “Nuova ossessione” dall’album Amorematico) e Franco Battiato (per il quale hanno collaborato in “Dieci Stratagemmi”).

I tre album ripubblicati non sono invecchiati male, anzi. Nonostante certi arrangiamenti un po’ obsoleti (ma l’effetto vintage in questi casi è valore aggiunto), per molti sarà una delizia scoprire o riscoprire pezzi raffinati e sghembi come “Gott Gott Electron” “Many Kisses” e “Lola”, quest’ultimo valorizzato dalla produzione del leggendario Vangelis.

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