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Suor Cristina criticata da Giuseppe Cionfoli: “La suora mi ha fatto una brutta impressione, che frenesia di vincere!”

Era novizio cappuccino e oggi è sposato, padre e nonno. L’uomo commenta il boom di Suor Cristina a The Voice of Italy 2014

pubblicato 7 Giugno 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 17:59

Suor Cristina ha vinto con il 62% delle preferenze al televoto finale contro Giacomo Voli del team Piero Pelù e continua a dividere il pubblico. C’è chi la ama e la apprezza (a partire ovviamente dal suo coach J-aX) e chi pensa che la sua vittoria fosse scontata e condizionata dal fatto di essere una giovane religiosa. Insomma, tanto del successo finale sarebbe dipeso solamente dall’abito che indossava. Un’opinione condivisa anche da Giuseppe Cionfoli. Anche lui aveva scelto la strada della fede, anni e anni fa. Poi divenne cantante, lanciato da Domenica In, partecipò anche a Sanremo e alla fine abbandonò il percorso intrapreso, sposandosi e diventando padre di tre bambini. Oggi è anche nonno. E chi meglio di lui potrebbe comprendere questo trionfo? E invece, non sembra particolarmente un fan della nuova ‘voce d’Italia’:

“La suora mi ha fatto una brutta impressione. Che frenesia di vincere…Prima di conoscere il verdetto le inquadrature erano chiarissime. Si mordicchiava il labbro inferiore, guardava in basso, non riusciva a stare ferma. Non può essere la reazione di una donna che per tutti questi mesi della sua vocazione e della sua voglia di evangelizzazione. Non ci vedo chiaro”

Cionfoli non solo è critico nei confronti delle sue reazioni durante la finale del talent show ma addirittura anche della frase/slogan “Ho un dono e ve lo dono”, preparata a tavolino:

“Ma sì, quella cosa del “Io ho un dono e ve lo dono”. Andiamo, se hai un dono vai in Africa in mezzo ai bambini bisognosi. Fai opera di carità e in silenzio. Non vai in un talent show, non partecipi da anni ai casting per diventare una cantante. E’ un comportamento che stride con la vocazione cristiana, che vorrebbe un maggior distacco della cose terrene”

Tutto merito dell’abito? In buona parte, anche perché nemmeno la voce sarebbe così “unica”:

“Faccio il cantante e lei non mi fare un fenomeno musicale. Per Suor Cristina dovrebbe valere la frase che usano per uno spot pubblicitario: ti piace vincere facile? Vestita così e con una buona ugola le porte si sarebbero spalancate senza troppi sforzi a chiunque. In Italia, poi, vabbè… lasciamo perdere (…) Mi sarei aspettato che dopo i 50 milioni di visualizzazioni su YouTube la ragazza si ritirasse perché il suo scopo, l’evangelizzazione, era raggiunto. A quel punto poteva dare spazio ad altri ragazzi. Rimanendo in gara, invece, sapeva che non ce ne sarebbe stato per nessuno e che avrebbe vinto”

Fonte | La Stampa

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