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Canzoni famose, 15 cose che non sapevate ancora

Da brani scritti per altri a argomenti di droga nascosti sotto parole neutrali, una carrellata di piccoli fatti che riguardano amatissime canzoni e che forse vi erano sfuggiti.

pubblicato 12 Aprile 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 20:06

Ogni canzone racconta una storia, anche se potrebbe sembrare banale: il grande assioma della musica contemporanea è la narrazione di fatti, lo sviluppo di argomenti e ragionamenti di ogni tipo attorno ai grandi problemi della vita. Naturalmente le libertà creative sono più o meno riuscite, ma ciò che stupisce davvero noi ascoltatori (e in alcuni casi fautori di musica) sono i racconti attorno alle nascite dei brani che amiamo spararci in cuffia.

C’è chi scrive canzoni in brevissimo tempo, chi si ispira a fatti personali e chi parla invece di storie altrui, magari lette su un giornale e rielaborate per renderle immortali in brani inconfondibili: fu Fabrizio De André a raccontare di aver composto La Canzone di Marinella dopo aver letto su un quotidiano locale una storia di cronaca che narrava la morte di una giovanissima prostituta, buttata del fiume dopo che l’ultimo amante le ebbe rubato la borsetta.

Attorno alle canzoni ci sono tanti aneddoti, come ad esempio quelli che riguardano brani nati per qualcuno ma poi incisi da altri, ceduti per volotà propria oppure semplicemente passati di mano per mancanza di arguzia o perché ritenuti non idonei.

Ecco 15 cose che non sapevate ancora su alcune canzoni famose: se ve ne vengono in mente altre, segnalatecele pure nei commenti.

1. Rock Your Body di Justin Timberlake in realtà era per Michael Jackson

Il famoso brano portato al successo da Justin Timberlake è stato scritto da Sua Maestà Pharrell Williams e The Neptunes originariamente per Michael Jackson, ma fu rifiutato dal management del Re del Pop. Justin Timberlake la accettò e ne vendette tre milioni e mezzo di copie.

2. Smells Like Teen Spirit: il deodorante dei Nirvana

Kurt Cobain chiamò il pezzo più famoso dei Nirvana con il nome di un disgustoso deodorante per adolescenti, il Teen Spirit, quando lo sentì ironicamente nominare dalla leader delle Bikini Kill Katherine Hanna: il Teen Spirit era un deodorante dall’odore quasi nauseabondo, a detta dei bene informati. Chissà cosa ci avrà annusato dentro Cobain…

3. I Don’t Wanna Miss A Thing per Céline Dion

Colonna sonora strappalacrime di Armageddon, la canzone fu scritta da Diane Warren originariamente per Céline Dion ma se ne appropriarono gli Aerosmith, rendendola una power ballad rock quasi da Oscar (dovettero accontentarsi della nomination). Curiosità: gli Aerosmith erano nella colonna sonora perché Liv Tyler era nel film.

4. La storia di Jeremy dei Pearl Jam

Tipico esempio di una canzone che nasce da un fatto letto su un giornale: fu Eddie Vedder, il cantante dei Pearl Jam, a scrivere il testo mentre leggeva la storia di Jeremy Wade Delle, un ragazzo sedicenne del Texas che si era sparato in testa di fronte ai suoi compagni di classe.

5. Angel della droga per Sarah McLachlan

Il brano fu composto dalla cantautrice per raccontare i problemi di dipendenza da eroina di molti colleghi musicisti, fatto che le era sembrano particolare soprattutto perché nessuno si preoccupava della vasta diffusione che questa droga stesse avendo nel music establishment americano.

6. I Love Rock’n’Roll (soprattutto le cover)

Tutti la associano a Joan Jett ma non è di Joan Jett: I Love Rock’n’roll, in realtà, è una cover di una oscura band inglese, i The Arrows, che la incisero nel 1975. La fama gliela diede però la Jett con i Blackhearts, che nel 1981 la trasformò in una hit da numero uno di Billboard.

7. Born in The USA, ma senza orgoglio

Tutti la considerano l’inno a stelle e strisce per antonomasia, ma Born in The USA fu scritta da Bruce Springsteen con tutt’altro scopo, quello di denuncia contro il trattamento dei reduci e dei veterani della guerra in Vietnam. Fu talmente maleinterpretata dalla politica americana che lo stesso Springsteen si trovò a dover chiedere a Ronald Reagan di smettere di usarla per la campagna presidenziale del 1984.

8. Nothing Compares 2 U, lo dice Prince

Il brano più famoso di Sinéad O’Connor fu in realtà scritto da Prince. La O’Connor la incise senza aver incontrato il compositore e quando si videro non furono proprio scintille di simpatia; in ogni caso, fu disco di platino. A tutt’oggi Prince la suona ancora.

9. Kelly Clarkson, Pink e Hilary Duff

Since You Been Gone è stata un ottimo successo per Kelly Clarkson, ma la cantante americana se l’è dovuta sudare: prima rifiutata da Pink, quasi fu incisa da Hilary Duff che però non riusciva a cantare le note più alte. Fu conquistata dalla Clarkson grazie all’intermediazione del produttore Clive Davis.

10. Respect di Otis Redding

Ah, non era di Aretha Franklin? No, sebbene la versione più conosciuta sia quella della Regina del Soul: il brano fu composto e inciso originariamente da Otis Redding, ma il vero successo arrivò quando Aretha ci mise le sue corde vocali.

11. F*** You di CeeLo Green non è di CeeLo Green

Il tenerone per eccellenza ha scritto una canzone dal testo così cattivo? Ebbene sì: l’autore di F*ck You è in realtà Bruno Mars. Stupiti? Pure noi.

12. Cinque minuti di Sweet Child O’Mine

Praticamente meno dell’incisione: il testo della canzone dei Guns’N Roses fu scritto effettivamente in cinque minuti netti da Axl Rose mentre la band stava “cazz*ggiando” nell’altra stanza sul ritmo originario del brano. Quasi un record, viste le lunghezze successive di incisione e creazione di dischi… (Chinese Democracy, anyone?)

13. I Shot The Sheriff (senza pillola)

Dimenticate legalizzazione e argomenti di amore universale: I Shot the Sheriff di Bob Marley parla in realtà di controllo delle nascite ed è dedicata al medico che voleva prescrivere la pillola anticoncezionale alla fidanzata di Marley, contrario al controllo per motivi religiosi.

14. Every Breath You Take – letteralmente stalking

Non è questa la canzone d’amore più famosa dei Police? Sicuramente sì, ma non parla d’amore in senso buono, anzi: è una canzone che Sting scrisse per parlare della fine del proprio primo matrimonio e parlava di controllo, sorveglianza e gelosie varie. Altro che romanticherie…

Britney Spears, erede di canzoni altrui

Baby One More Time? Scritta per le TLC. I’m a Slave 4 U? Perfetta per Janet Jackson. Britney Spears ha ereditato due grandi hit per la sua carriera che originariamente non erano nate per lei, ma a sua volta ha contribuito a cedere involontariamente dei successi: Telephone incisa da Lady Gaga e Umbrella cantata da Rihanna erano state scritte, in realtà, proprio per Britney. What if..

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