Home Gino Paoli (di nuovo) contro i talent show: “Bruciano carriere”. Ma due settimane fa era a Ti lascio una canzone

Gino Paoli (di nuovo) contro i talent show: “Bruciano carriere”. Ma due settimane fa era a Ti lascio una canzone

Il pensiero del cantautore genovese: “Oggi se Lucio Dalla facesse un talent show gli direbbero arrivederci e grazie”

pubblicato 10 Aprile 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 20:11

Nell’aprile del 2011 in tv disse che “i talent show non mi piacciono perché non mi piace la roulette russa e, in generale, il meccanismo della sopraffazione”. Poi argomentò spiegando che “in questi show, come al Festival di Sanremo, si butta tanta carne al macello perché ne esca una. C’è gente che si è rovinata la vita per questo”. L’anno dopo, ad ottobre, tornò sull’argomento e asserì con una certa decisione che “certamente i talent creano troppe illusioni” considerato anche che “il nostro è l’unico Paese al mondo dove ci sono 60 milioni di cantanti, allenatori della nazionale e presidenti del Consiglio”.

Nonostante tutto questo, ha accettato in tempi recentissimi di essere ospitato da un talent show tradizionale come Amici di Maria De Filippi (tra le perplessità di SoundsBlog) e, soltanto due settimane fa, uno dedicato ai bambini come Ti lascio una canzone (che, peraltro, è il titolo di un suo brano).

Stiamo parlando di Gino Paoli, il quale ieri durante una lezione all’Università di Genova nell’ambito del corso di Economia dell’Industria Culturale, è tornato a tuonare contro i talent show:

Non amo i talent show perché buttano lì chi ha voglia di fare qualcosa, se funziona bene, se no arrivederci e grazie. Lucio Dalla, che ha iniziato a cantare perché l’ho costretto io, ha fatto sette dischi prima di avere successo, oggi se Dalla facesse un talent show gli direbbero arrivederci e grazie.

Il cantautore genovese ha aggiunto, con toni quasi apocalittici:

I talent show bruciano carriere, fanno la disgrazia di un poveraccio e chiuso. Non si fa così. Per fortuna c’è ancora qualcuno, pochi, che hanno il coraggio di puntare su un giovane di talento. Per scoprire un autore, un cantante nuovo, che abbia davvero delle novità dentro, serve qualcuno che ci creda, serve del tempo.

Ora non abbiamo più dubbi: per coerenza, da oggi in poi, non accetterà più inviti da programmi che bruciano carriere e illudono i giovani.