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Foster The People, Supermodel è il nuovo album atteso per marzo

La facciata di un intero palazzo di Los Angeles è stata ridipinta per mostrare la copertina del secondo album del trio californiano, in vendita dal 18 marzo

di piero
pubblicato 15 Gennaio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 23:42

I Foster The People sembrano prontissimi al rientro in grande stile nel mercato discografico: sarà pubblicato il 18 marzo il secondo album del trio californiano su etichetta Columbia/Sony, che si intitola Supermodel ed è composto da 11 tracce inedite. La commercializzazione era attesa per fine 2013, ma per non meglio specificate ragioni il successore del fortunato Torches è slittata di qualche mese. Poco male, i fans già oggi possono ammirare la copertina della nuova opera, leggerne la tracklist e ascoltare il primo estratto Coming Of Age.

Il disegno realizzato da Young & Sick (sigla di un progetto artistico e pure musicale, per la medesima casa discografica) ritrae una modella, in posa, circondata da una folla di paparazzi che scattano foto. E’ bello, di impatto, e farà sicuramente felici i collezionisti di CD e vinili; l’album sarà difatti disponibile in questi formati fisici -con o senza una t-shirt abbinata- oltre che in formato liquido su iTunes e affini.

Foster The People | Supermodel | Copertina e tracklist

1. Are You What You Want to Be
2. Ask Yourself
3. Coming of Age
4. Nevermind
5. The Angelic Welcome of Mr. Jones
6. Best Friend
7. A Beginner’s Guide to Destroying the Moon
8. Goats In Trees
9. The Truth
10. Fire Escape
11. Tabloid Super Junky

La facciata di un palazzo di L.A. è stata ridipinta con la riproduzione del medesimo soggetto, per quello che può essere definito un riuscito piano di marketing e di urban art che ha visto impegnati per giorni diversi pittori. La clip di Coming Of Age sbucata su YouTube mostra in time-lapse proprio la realizzazione dell’enorme murale, date un’occhiata.

Foster The People | Coming Of Age

Sul fronte prettamente sonoro, il ‘marchio di fabbrica’ FTP è inconfondibile; il frontman Mark Foster alla stampa in fase di lavorazione aveva raccontato che si sarebbero evoluti e distanziati dalle atmosfere di Torches, lasciandosi ispirare dal repertorio dei Clash, di Bowie, dei Kinks. Non possiamo (ancora) metter bocca sullo stile d’insieme del disco ma il primo singolo prodotto da Foster assieme a Paul Epworth, più che evoluzione, sembra prosecuzione del rodato stile degli esordi. E proprio non ci dispiace. Anzi.

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