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Fiorella Mannoia: “Perché andare contro i talent se non c’è altro? Anch’io in tv non ho spazi”

Fiorella Mannoia è intervenuta a Reputescion su La3, lunedì 25 novembre 2013

pubblicato 25 Novembre 2013 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:10

Fiorella Mannoia si è messa a nudo come in poche occasioni, in un’intervista ad Andrea Scanzi nel programma di La3 Reputescion.

La cantante ha ribadito la sua apertura verso i talent show, già confermata dalle collaborazioni con Noemi, Alessandra Amoroso e altri ragazzi di Amici:

“Se i talent sono l’unica maniera per far conoscere i giovani talenti dico no. Ma mettersi di traverso per principio mi sembra stupido. Quali altri mezzi possono avere dei giovani cantanti? A che serve criticare e tirarsene fuori? A niente. Soprattutto nel servizio pubblico che si fa per la musica? Niente”.

Secondo la Mannoia la tv italiana non ha più programmi musicali puri a misura di giovani talenti e persino delle cantanti navigate come lei fanno fatica ad esprimersi:

“Tutti i cantanti e tutti i musicisti hanno un sogno nel cassetto, di avere un programma come il Taratata francese. Sarebbe meraviglioso uno studio attrezzato dove si possa cantare dal vivo, dove ci sia un palco luci adeguato, dove c’è un giornalista che li intervista, dove possa venir fuori la loro parte umana. Quale altra possibilità ho di promuovere il mio disco? O ci si va ad infilare nelle trasmissioni generaliste tra un politico o un altro, se no non c’è un’altra possibilità”.

La cantante è diventata per questo una grande appassionata di social network, di cui cura i suoi profili personalmente:

“Non potrei pensare di delegare qualcun altro, mi sembrerebbe una mancanza di rispetto nei confronti di chi mi segue e nei miei. E’ diventato un lavoro, ci passo parecchie ore. Devo essere sincera, più la gente aumenta, più scrive, più chiede. Certe volte non riesco, onestamente”.

Nel tempo libero la Mannoia è una giocherellona che non ti aspetti:

“Sono un’appassionata di Playstation. Mi piacciono i giochi in generale, gioco sull’iPad, gioco a Ruzzle”.

Ritornando a parlare di musica, la cantante ha ammesso che uno dei pezzi a cui più è legata è proprio una cover:

“Sally è diventata mia. A San Siro con Vasco tutti si sono girati verso di me, come se appartenesse un po’ a me. Io lo dico sempre, che l’interprete ha un ruolo molto delicato, come il traduttore. Tu prendi le parole di un altro e le devi tradurre nella tua lingua tradendo il meno possibile. Il complimento più bello che mi fanno è ‘lo sai che non avevo capito il senso di quella canzone e l’ho capito quando l’hai cantata tu’. Vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro e ho fatto bene a quella canzone”.

Sempre a proposito di Vasco Rossi, per la Mannoia è il termine di paragone più difficile:

“Il più difficile da cantare è Vasco, che graffia le parole. A volte le sue canzoni hanno poche parole che ti entrano dritte nel cuore. Fa una sequela di nananananana infinite che solo lui può fare”.

Alla fine di Reputescion abbiamo scoperto che il reputometro online di Fiorella Mannoia è molto alto: +1,55, “artista sensibile e versatile, una delle poche vere signore della musica italiana, qualche critica su esposizione politica. Battuta scontata m’annoia”. Il suo webfeeling, invece, è al 67% positivo, al 13% neutro e al 20% negativo.

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