Home Karnivool e Not A Good Sign a Milano: foto-report dal concerto al Tunnel

Karnivool e Not A Good Sign a Milano: foto-report dal concerto al Tunnel

Scopri com’è andato il concerto del 27 Ottobre, con il nostro live report.

pubblicato 19 Novembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 02:00

Ammettetelo, di questo concerto, passato parecchio in sordina, vi eravate già dimenticati… o forse nemmeno avete mai sentito parlare degli australiani Karnivool, ed ancor meno dei nostrani Not A Good Sign. I secondi, posti in apertura di serata, sono tra le ultime creature progressive partorite e promosse dall’associazione/etichetta AltRock, che gli aficionados del prog-rock più classico invece conoscono molto bene. La qualità non manca in questi casi, mentre ciò che è sempre mancato è un’adeguato supporto che in generale impedisce ai gruppi di uscire dal quasi-anonimato; difficile che ci riescano queste poche righe o la pur buona esibizione – come da “tradizione Tunnel” in un contesto di luci rosse-blu statiche e soffusissime – dello scorso 29 Ottobre, ma noi vi invitiamo comunque a visitare la pagina bandcamp dell’etichetta, dove troverete anche l’album dei Not A Good Sign in full streaming.

Se la band di apertura rivolge le proprie attenzioni agli Anni ’70, con gli headliner si va nella direzione opposta: a riscoprire oggi i capitoli precedenti della loro discografa, ci si stupisce di come di una band del genere ci si sia accorti solo ora, quando il penultimo “Sound Awake” del 2009 pare sia stato univocamente osannato all’epoca della sua pubblicazione. Qui siamo in territori cari a Tool/A Perfect Circle, ultimi Porcupine Tree, con vocalizzi che, personalmente, hanno riportato alla mente i californiani Dredg. Ecco, in attesa che questi ultimi riprendano le chitarre in mano e diano un seguito al passo falso di “Chuckles and Mr. Squeezy”, i Karnivool sono un’ottima alternativa.

Il pubblico accorso al Tunnel per vederli suonare è meno nutrito di quello che un paio di settimane prima aveva assistito all’esibizione dei Baroness, ma al contrario è qui molto più caloroso. Lo si nota ad esempio sulla title-track dell’esordio, “Themata”, il cui ritornello ‘catchy’ è cantato in coro da gran parte dei presenti; a fine serata si tratterà dell’unico estratto da quel disco, mentre il resto della scaletta spazia tra il recente “Asymmetry” ed il precedente “Sound Awake” che, a parer di chi scrive, resta ancora oggi la vetta assoluta del combo. L’interazione verbale tra il cantante e l’audience si riduce a dei brevi sporadici ringraziamenti, senza alcuna presentazione dei brani in scaletta; poco male alla fine, a volte è solo un bene che sia solo la musica a parlare, e questo è stato decisamente uno di quei casi. Coniugare una tecnica sopraffina ad un ottimo gusto per le melodie è una ricetta che in molti oggi sperimentano nel panorama nu/alt/prog, ma ben pochi sanno farlo come i Karnivool. E chi ha orecchie per intendere…

Karnivool + Not A Good Sign concerto @ Tunnel Milano – Foto by Eugenio Crippa

Setlist (Karnivool):

The Last Few ***
A M WAR ***
Thematha *
Goliath **
Simple Boy **
Eidolon ***
All I know **
Sky Machine ***
We Are ***
The Refusal ***
Set Fire to the Hive **
Aeons ***
Alpha Omega ***
New Day **

* Themata – 2005
** Sound Awake – 2009
*** Asymmetry – 2013