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Altro ritardo di Loredana Bertè al concerto: dormiva!

Un’artista che sale sul palco in ritardo è come pugno sullo stomaco a pancia piena. Non solo fa male, ma ti incazzi il doppio. Loredana Berté questo “vizietto” lo ha fatto diventare quasi un marchio di fabbrica, un must assoluto. Lo scorso lunedì 27 agosto a Marina di Pietrasanta, non solo si è presentata con

di aleali
pubblicato 28 Agosto 2007 aggiornato 1 Settembre 2020 01:17

Un’artista che sale sul palco in ritardo è come pugno sullo stomaco a pancia piena. Non solo fa male, ma ti incazzi il doppio. Loredana Berté questo “vizietto” lo ha fatto diventare quasi un marchio di fabbrica, un must assoluto. Lo scorso lunedì 27 agosto a Marina di Pietrasanta, non solo si è presentata con ben 100 minuti di ritardo, ma ha poi spiegato di essersi semplicemente addormentata. Incredibile.

Non oso immaginare le 1200 persone paganti come hanno potuto reagire, o semplicemente quali pittoresche offese hanno pensato e non detto o solo tradotto in qualche fischio dovuto. Vabbè che lo si sà, vabbè che il concerto è finito all’una sotto la minaccia di staccare l’elettricità, vabbè che la adoro follemente, ma trovo che il ritardo sul palco, specie per un concerto certamente atteso come questo, sia un atto di basso rispetto verso i suoi fan. Non siamo ai livelli offensivi di Zucchero, ma chi va ad un concerto sa molto bene quanto possa essere urticante qualsiasi attesa non prevista.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il record stagionale finora imbattuto di ritardo della Bertè è quello di Campobasso del 5 agosto, di quasi tre ore. Roba da far accapponare la pelle. Ma che sia chiaro a tutti: Loredana, nonostante queste sue stravaganze, è una delle poche artiste italiane che sa ancora emozionare per davvero. Non canta con le corde vocali, canta con l’anima. Guardasse anche l’orologio! A seguire, “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini, reinterpretata magistralmente da Loredana Bertè.

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