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MTV Video Music Awards 2013, Dave Grohl contro il New York Daily: “Il rock non è morto”

Il leader dei Foo Fighters non crede che il rock sia morto e lo ribadisce al giornalista del New York Daily. E noi di Soundsblog? Siamo un po’ demoralizzati in merito.

pubblicato 28 Agosto 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 05:05

Gli Mtv Video Music Awards 2013 saranno ricordati come la cerimonia -noiosa- che doveva consacrare Lady Gaga e Katy Perry e invece ha fotografato solo l’imbarazzo per la performance di Miley Cyrus, che si è trascinata dietro polemiche infinite negli ultimi giorni.

La reazione indignata di molti spettatori, che hanno fatto esplodere Twitter regalando a Miley Cyrus un primato di cinguettii dedicati che ha superato persino il Superbowl, ha scatenato una cascata di commenti e opinioni sull’esibizione, oltre a generare infinite reazioni a catena sulla manifestazione e sul suo valore strettamente musicale: l’analisi più cruda è venuta dal New York Daily, che ha pubblicato a firma di Jim Farber un editoriale impietoso dal titolo esplicativo.

VMAs 2013: Il rock è morto, i marchi di Justin Timberlake e One Direction sono i re degli MTV Awards.

L’analisi del New York Daily ha posto al centro quella che è stata definita la disastrosa scena musicale fotografata dai Video Music Awards 2013, calcando molto l’accento sulla supremazia del pop fatto dai bianchi: i trionfi di Justin Timberlake e Macklemore & Ryan Lewis, per quanto di qualità, hanno sottolineato la definitiva scomparsa del rock dal canale musicale MTV, ormai animato da rap, hip hop, pop commerciale e reality show. Ecco la traduzione integrale dell’articolo:

Ogni generazione ha gli MTV che si merita. Quest’anno, ha significato che i fan avessero la top 40 del pop al massimo del mainstream. Messi insieme, i grandi vincitori della serata – da Justin Timberlake ai One Direction a Macklemore & Ryan Lewis- rappresentano l’ultimo censimento del pop. Nessuno viene dai mondi frammentati di rock, hardcore hip-hop o country.

La dominazione caucasica potrebbe non essere così sottolineata se solo i vincitori principali non avessero preso la loro ispirazione primaria dalla musica degli afroamericani. Inclusi Justin Timberlake (che incarna tutti, da Michael Jackson a Curtis Mayfield), Macklemore & Ryan Lewis (che si ispirano allo street hip hop) e (almeno alle nomination) Rocbin Thicke (le cui canzoni praticamente campionano tutto Marvin Gaye).

Non è sempre stato così. Nella prima decade dei VMA, negli anni Ottanta, c’erano spesso trionfi di rockers, dai Dire Straits (Money For Nothing) a Peter Gabriel (Sledgehammer) agli INXS (Need You Tonight). I giorni dei video rock a dominare MTV – come il Video Of The Year del 1987, Sledgehammer di Peter Gabriel- sono scomparsi.
Negli anni 90, i premi hanno oscillato tra il rock (Jeremy dei Pearl Jam), l’r&b (Waterfalls delle TLC), la dance (Ray Of Light di Madonna) all’hip hop (Doo Wop di Lauryn Hill). La scorsa decade ha visto molti vincitori afroamericani, inclusa Missy Elliot, OutKast, Rihanna e Beyoncè.
Ma oggi viviamo in un mondo One Direction – o almeno nella terra di MTV. Gli idoli delle teenager hano rubato il premio Song of the Summer dai vincitori aspettati, Daft Punk o Thicke, soltanto sulla base dei loro fan e delle loro abilità di voto iperattive. In teoria non c0’è niente di sbagliato. Oggi, MTV riflette i gusti della propria audience, non la forma più. Ma è sconfortante che, nel mondo di Youtube con tante diversità, MTV voglia portarci tutti in una One Direction.

Parole dirette che hanno trovato subito un interlocutore d’eccezione, Dave Grohl dei Foo Fighters, tra i paladini del rock contemporaneo che tenta di arginare lo strapotere pop nelle classifiche. Alla lettura dell’articolo, l’ex batterista dei Nirvana ha pubblicato sul Twitter dei Foo Fighters un commento indirizzato proprio al giornalista:

Per quanto anche noi di Soundsblog figuriamo tra coloro che vorrebbero tanto credere nella longevità del rock, la diretta dei Video Music Awards 2013 ha sconfortato la nostra anima rock’n’roll: la scomparsa dell’assegnazione del premio come Best Rock Video (andato ai 30 Seconds To Mars per Up in the air) durante la cerimonia, relegato nella velocissima carrellata dei premi alle categorie professionali, è stata la pietra tombale della presenza di un genere diverso dal pop e dall’hip hop sulle televisioni musicali.

Siamo con Dave Grohl nel dire che il rock non è morto. Continuiamo a crederci, ma è poco ma sicuro che il rock non faccia più audience.

Via | New York Daily, Alternative Nation

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