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Monsters Of Rock Modena 1988: il documentario della RAI

La TV di Stato dedicò ben 10 minuti di documentario al festival che vedeva Iron Maiden e Kiss come headliner, nel Settembre ’88.

pubblicato 19 Agosto 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 05:39

Modena, 10 Settembre 1988, Arena Festa dell’Unità: si teneva la seconda edizione Italiana del Monsters Of Rock, festival nato nel 1980 in Inghilterra e capace di esportare il suo “marchio” anche all’estero, dato il successo riscontrato fra gli amanti dell’heavy metal.
Nel 1988 sul palco di Modena salirono Iron Maiden, Kiss, Anthrax, Helloween, Kings of the Sun e i Royal Air Force di Mario Riso. L’afflusso di gente fu così incredibile che la RAI mandò una troupe per girare un lungo servizio sul “popolo metal” – un servizio che, dalle prime parole, sembra anticipare di due decenni il documentario “Metal – An Headbanger’s Journey”: nei dieci minuti a disposizione della troupe, si cerca di spiegare all’italiano-medio, accanito spettatore della Rai, cosa fosse il metal e cosa fossero i metallari: una fetta di popolazione ampia ma al contempo quasi sempre nascosta all’occhio del pubblico, portata alla ribalta delle cronache solo in occasione di incidenti a concerti (nell’Agosto 1988 al Monsters Of Rock di Donington morirono schiacciate due persone, nella ressa scatenata durante lo show dei Guns N’Roses).
Il documentario pone domande, ma non è critico o antagonista verso la scena metal: parlano musicisti (Paul Stanley struccato, gli Anthrax con i capelli!), e parla soprattutto il pubblico. C’è il milanese impressionato dalla gentilezza dei vigili modenesi (che anzichè picchiarlo gli danno informazioni e al ringraziamento dicono “Dovere, signore”), c’è la ragazza che parla della felicità della prima fila (ai tempi in cui le transenne ti arrivavano al collo e si rischiava di auto-strangolarsi con le spinte da dietro), c’è una lunga discussione sulla violenza (si conclude con la decisione che picchiare i paninari era giusto, ma per il resto la violenza non era accettata).

E’ uno spaccato di storia che vale la pena rivivere: ecco il video del documentario, cliccate play e godetevi un po’ di heavy metal anni ottanta…

La Rai dedicò anche un servizio del telegiornale all’evento – ed è triste dire che era molto più disinformato rispetto al documentario appena visto, parlando di “heavy metal” come persone, e la musica è descritta come “elementare e un po’ diabolica”. Tristezza a palate – tanto quanto era interessante il primo servizio, questo secondo è ridicolo… cliccate playy e rideteci su. Da applausi, invece, i ragazzi nelle prime file, che rilasciano dichiarazioni ben più profonde di quelle che si sarebbe aspettata la giornalista.

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