Home Il porno soft sbarca in radio e non scandalizza nessuno

Il porno soft sbarca in radio e non scandalizza nessuno

Qualcuno penserà che siamo alla frutta. Invece no, siamo nel bel mezzo di un processo integrativo (e a mio parere felice) tra due mezzi liberi, la radio e il web. E’ Monica Gruppi la protagonista di questa simpatica faccenda avvenuta agli inizi di luglio e portata sui giornali solo pochi giorni fa, la storia di

di aleali
pubblicato 22 Luglio 2007 aggiornato 1 Settembre 2020 01:32

Qualcuno penserà che siamo alla frutta. Invece no, siamo nel bel mezzo di un processo integrativo (e a mio parere felice) tra due mezzi liberi, la radio e il web. E’ Monica Gruppi la protagonista di questa simpatica faccenda avvenuta agli inizi di luglio e portata sui giornali solo pochi giorni fa, la storia di una gioielliera di Cremona che ha deciso di raccogliere l’invito del Trio Medusa presentandosi nuda negli studi Radio Deejay durante il programma “Chiamate Roma triuno triuno” (alle 12, dal lunedì al venerdì fino a fine luglio) per poter pubblicizzare il suo negozio. La gentil donzella è solo un particolare esempio dei tanti artigiani che ogni giorno in studio si sono avvicendati per raccontare la propria arte e mettendola in pratica.

Monica, secondo quanto dichiarato a Repubblica, sembra aver accettato di spogliarsi senza timori o pentimenti particolari mostrandosi coperta solo da gioielli di sua creazione. I contatti sul sito di Radio Deejay per ammirarla nella sezione webcam sono ovviamente schizzati alle stelle, e il programma radiofonico (più del negozio) ne ha guadagnato in fama e pubblicità.

La radio, che oggi più che mai vive un rinnovato orgoglio per la propria indipendenza dalla televisione e dai suoi contenuti, a volte usa i tratti stilistici di maggiore presa della tv per farsi notare e far parlare di sé. Condannabile? No, perchè in radio la percezione di questo genere di cose non trasuda la stessa malizia.

In televisione qualcosa di simile (provate solo ad immaginare) non la si sarebbe mai potuta nemmeno proporre, se non con forti censure e un mare di polemiche. La radio ancora una volta dimostra di essere un mezzo più moderno della tv, uno strumento che può permettersi di mostrare un semi-nudo in pieno giorno senza che nessuno punti il dito contro.