Home Musica in TV Sanremo 2012: nella seconda serata un ospite cantante non era meglio?

Sanremo 2012: nella seconda serata un ospite cantante non era meglio?

Nelle prime due serate del Festival di Sanremo dove sono finiti gli ospiti cantanti?

pubblicato 16 Febbraio 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 16:50


C’è crisi e ne siamo tutti, purtroppo, a conoscenza.

Questo Festival vuole forse anche rappresentare un’edizione discreta, senza sprechi vistosi o lussi eccessivi che stonerebbero in un contesto sociale in difficoltà. La sensazione che ho avuto, guardando queste prime due serate, è anche quella di uno spettacolo quasi improvvisato, con alcuni errori tecnici che sembrano inverisimili in un programma in Eurovisione (a partire dalla mancata votazione della prima puntata). Sono cose che però possono capitare, è anche il bello della diretta no?

Ciò che però davvero non riesco ad accettare è la mancanza della musica in queste prima due serate. Partiamo da martedì 14, con Adriano Celentano come ospite. Un’ora intera di monologo, intervallato da canzoni dell’ultimo album. Ma quanti, il giorno dopo, hanno titolato con i brani del cantante? Nessuno, perchè ci siamo tutti giustamente soffermati sul monologo che ha fatto tremare la Chiesa e la Rai. Seconda serata e come ospiti di una kermesse musicale il duo comico I Soliti Idioti che hanno interrotto la gara alcune volte per fare sketch con i loro travestimenti. Battute a volte grevi, qualche canzone comica improvvisata, un siparietto gay che poteva essere evitato (i cugini di Queerblog lo condannano giustamente) e soprattutto la mancanza della vera musica.

Perchè non basta dare un microfono a due attori comici per improvvisare canzoni del loro repertorio classico. Questa, mi spiace, ma non è musica. E in un Festival della canzone italiana, è inaccettabile. Nelle settimane scorse si parlava di avere come ospiti Madonna, Adele o Lady Gaga. Costano troppo? Non sono economicamente raggiungibili? Nessuno lo impone, non sbatto i piedi per sentire obbligatoriamente una “Give me all your luvin”, “Born this way” o “Someone Like You”. C’è stato Martin Solveig ma la sua partecipazione di cinque minuti è un’altra cosa ancora.

Quello che speravo è che nelle prime due serata potessero essere sul palco cantanti italiani, stranieri. Non per forza star con un prezzo di centinaia di migliaia di euro. Ma almeno artisti che intervenissero a cantare e rendere davvero internazionale un Festival che non viene solo visto nel nostro paese ma in tutta Europa.

Era chiedere troppo?

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