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Brian May: “quando è morto Freddie Mercury ho pensato al suicidio”

Il chitarrista confessa di aver passato un periodo terribile dopo la scomparsa del compagno di band

di david
pubblicato 13 Settembre 2011 aggiornato 30 Agosto 2020 19:25


Brian May ha confessato di aver contemplato il suicidio nel periodo successivo alla morte di Freddie Mercury. Il chitarrista dei Queen, che nel 1991 ha perso il suo compagno di band e nel giro di pochi mesi anche suo padre, ha così parlato dalle pagine del Daily Mail:

«Stavo molto male, ero ferito e a pezzi. Sono caduto in una depressione molto seria, ero sommerso dal sentimento della perdita. Se stai in una band che va in giro a fare concerti metti i tuoi amici e famiglia come in pausa. Hai in testa solo una cosa: la band. Quando questo finisce, sei in una sorta di limbo. La band finì, quindi sentii un terribile sentimento di perdita. La band era la mia famiglia. Abbiamo perso Freddie e mio padre è morto poco dopo. Non volevo più amare, mi sarei voluto perdere completamente»

I Queen hanno celebrato Freddie Mercury proprio la scorsa settimana, in occasione di quello che sarebbe stato il suo sessantacinquesimo compleanno. May ha poi continuato spiegando come negli ultimi giorni Freddie Mercury avesse smesso di prendere medicine e accettato di morire per una malattia che, con il sistema immunitario debellato dall’AIDS, gli sarebbe stata fatale:

«Disse che la generazione successiva avrebbe vinto contro questo male. E la cosa triste è che se avesse smesso di prendere le medicine anche solo un anno più tardi, quando inventarono nuove cure. Ma stava diventando fragile e decise di smettere con tutte le medicine tranne gli antidolorifici. Freddie amava la vita, e l’ha vissuta fino alla fine, quando ha capito che non era più divertente.Stava soffrendo, e purtroppo non c’era una via di uscita.»

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