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Madonna e Lou Reed tra i cantanti più difficili da intervistare

Lou Reed e Madonna sono stati indicati tra i cantanti più difficili da intervistare: ecco i commenti di alcuni giornalisti

pubblicato 9 Giugno 2013 aggiornato 15 Ottobre 2020 16:27

Non sempre tutti gli artisti sono di carattere estroverso o felici di essere intervistati. Magari anche per loro è un periodo difficile, sono stanchi, oppure semplicemente non hanno un buon feeling con i giornalisti. Ecco alcune esperienze raccontate che vi riportiamo, in base alle parole del diretto interessato:

Mick Brown, Daily Telegraph

L’uomo, tra i nomi, indica due personaggi ben noti.

Lou Reed: Sono sicuro che Lou Reed sia al top della lista delle interviste difficile per tutti quanti. Quando lo intervistai eravamo in un ristorante di New York. Egli entrò e si sedette al tavolo e volutamente, a quanto pareva, si rifiutò di entrare in contatto con me. Ha avuto una lunga conversazione con il cameriere, poi con il suo manager, e infine, dopo circa 20 minuti, si rivolse a me e disse: “Bene, qual è la tua prima domanda?” Che non è, da ogni punto di vista, il comportamento gradevole, ma mi sono seduto lì con un sorriso divertito sulla faccia pensando, “Questo è il gioco.”

Aretha Franklin: Mi ricordo che anni fa dovetti intervistare Aretha Franklin, che proprio non rilascia molte interviste. Sono andato nella sua suite, dove lei era con il suo fidanzato, amico, manager e PR. Erano tutti disposti in linea e ho dovuto sedermi di fronte, con un registratore sulle gambe. Non aveva voglia di impegnarsi con me, ogni risposta era monosillabica. Dopo 25 minuti, ero così scombussolato che mormorai i miei ringraziamenti, le mie scuse e me ne sono andato. Ero molto più giovane allora, forse ora l’avrei reagito in maniera differente

Simon Hattenstone,The Guardian

Anche Simon inizia parlando di Lou Reed…

Lou Reed: Lou Reed era vile e bullo. Pensavo fosse solo un misantropo. Ho sempre sentito che era difficile da intervistare, ma ho pensato: “No, andrà tutto bene” Io di solito ero nervoso prima di un’intervista, ma non lo ero con lui- io lo amavo, pensavo fosse brillante. Ero solito fare interviste con Eamonn [McCabe, fotografo] che scattava gli scatti. Potrei capire la gente non a suo agio con le domande che pongo, ma Eamonn è affascinante. Reed rifiutò di stringergli la mano. Qualunque cosa gli chiedessi, lui era incredibilmente ostile e sprezzante. Alla fine, ho detto: “Sei così orribile nella vita reale o lo stai facendo apposta?” Si è allontanato da me, mi sono sentito così male quando sono uscito. Dovevamo vederlo esibirsi quella notte, ma sono subito tornato al mio albergo e ho pianto

Ginny Dougary, The Times

La giornalista ricorda la brutta esperienza con Madonna…

Madonna: Ero andata a Los Angeles per intervistare Madonna. La prima cosa accaduta è l’aver annullato l’intervista il giorno senza alcuna spiegazione. Poi, due giorni dopo, quando c’è stata, lei quasi pallida nella sua personalità, ma anche maleducata. Non era particolarmente riconoscente ed è stata scortese con la sua assistente davanti a me. Solo alcuni argomenti andavano bene – avrebbe parlato dei suoi modelli e di Kabbalah per 20 minuti. Era il periodo nel quale aveva scritto i libri per bambini e c’era stato un accordo di promozione con il Times. C’erano così tante persone coinvolte – i suoi agenti, i pubblicisti, editori – e hanno iniziato a pretendere l’approvazione della bozza. Capitolarono alla fine, ma fu orribile. A un certo punto ho pensato che avrei dovuto dare le dimissioni. E ‘stato deludente perché l’ammiravo così tanto, ma è stato stupido da parte mia – non si ammira Madonna perché “carina”

Via | Guardian

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