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Riccardo Cocciante, 4 cd per la biografia in musica

Un’opera monumentale celebra la carriera del cantautore italiano, che si racconta attraverso le sue canzoni dagli esordi ad oggi.

pubblicato 23 Maggio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 08:17

Sarà anche impegnato nel suo ruolo di giudice di The Voice of Italy, in diretta ogni giovedì su Rai2 e su Soundsblog, ma Riccardo Cocciante non dimentica di essere uno dei pilastri della canzone d’autore italiana, in attività da più di trent’anni. La sua carriera musicale viene ora celebrata con un imponente cofanetto dal titolo Sulle labbra e nel pensiero, una raccolta di ben 4 cd in uscita il 28 Maggio.

Riccardo Cocciante ha definito questo lavoro la sua biografia in musica, tant’è che ha preferito selezionare di persona i brani che sono presenti dei dischi:

Perché è la mia vita e il mio scopo non era quello di infilare un grande successo dietro l’altro per fare contenta la mia casa discografica, ma dare l’idea di quella che è stata la mia evoluzione.

Nei primi 3 dischi, Riccardo Cocciante ha inserito le sue migliori canzoni del passato in rigoroso ordine cronologico, in modo da riuscire a spiegare come il suo modo di fare musica sia cambiato nel corso degli anni: dalle sperimentazioni iniziali, più di nicchia e vere e proprie chicche dei primi anni di musica, fino ai grandi successi come Cervo a primavera, Se stiamo insieme, Questione di feeling che hanno riportato un vasto riconoscimento di pubblico. Il quarto disco, invece, si intitola Memory Lane ed è appunto un racconto musicale sul filo della memoria: inediti, b-side, demo e provini sconosciuti, un vero e proprio cadeau per i fan più sfegatati e appassionati di rarità.

Riccardo Cocciante ha sottolineato come non abbia scelto l’espressione scritta di un libro biografico sulla sua carriera, preferendo affidare alle sue canzoni il racconto della sua vita:

Ho voluto fare uan specie di biografia fatta di canzoni, raccontandomi dagli inizi della mia discografia. La scaletta è pensata in modo tale che chi ascolta si accorga dei cambiamenti che ho seguito nel susseguirsi dei dischi.

Riccardo Cocciante ci ha tenuto a sottolineare che, malgrado l’ingente lavoro, ha voluto selezionare personale le 70 canzoni che compongono la raccolta:

Fare una raccolta non è semplice, è come fare una creazione. Mi piace ragionare come nella logica dei 33 giri, non si tratta solo di accostare brani, ma di evidenziare un percorso, fermare una stagione o un colore.

Sull’importanza della sperimentazione in musica e il pressante problema della crisi dell’industria discografica, Riccardo Cocciante non ha risparmiato il suo commento amaro, con una frecciatina contro i talent show che tendono a produrre soltanto delle one hit wonder, rinunciando ad investire su un percorso musicale per un autore o un cantante. La scelta di partecipare comunque ad un talent come The Voice of Italy è stata dovuta alla particolare forma delle blind auditions, che mettevano in primo piano la voce e non l’immagine del candidato; Cocciante ha tenuto a sottolineare che lui, appassionato di rock e underground, ha sempre considerato la sperimentazione la chiave per andare avanti e ha chiosato con un consiglio quasi punk verso i giovani musicisti di oggi:

Solo sperimentando si riesce ad essere rivoluzionari e – di conseguenza – a fare breccia in un sistema per sostituirlo. Il consiglio che mi sento di dare a chi inizia è quello di scendere in cantina e cominciare a suonare, strumento alla mano. Quella è l’unica via.

 

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