Home Annalisa Annalisa a Soundsblog: “Scintille adatto per il mercato francese. Mi piacerebbe collaborare con Elisa”

Annalisa a Soundsblog: “Scintille adatto per il mercato francese. Mi piacerebbe collaborare con Elisa”

Intervista esclusiva ad Annalisa in vista dell’inizio del Non so ballare tour il 3 maggio al Teatro Nazionale di Milano e il 5 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma

pubblicato 23 Aprile 2013 aggiornato 20 Febbraio 2021 14:08

Abbiamo intervistato Annalisa, che, per la prima volta, si racconta a 360 gradi tra l’imminente tour, i sogni per il futuro e la voglia di far conoscere la propria musica anche all’estero.

Il 3 maggio parte da Milano il Non so ballare tour, come ti stai preparando?

Sto facendo un sacco di prove e promozione. Sto viaggiando in continuazione cercando di fare il meglio possibile (ride, ndb).

A cosa assisteranno i tuoi fan durante questo primo assaggio di tournée?

Ci sono dei brani del mio nuovo disco, c’è anche qualche pezzo vecchio. Ci sono tantissime cose inedite , mai fatte prima, molto interessanti. Ad esempio, c’è Milord nella versione nostra, ispirata chiaramente all’originale di Edith Piaf ma completamente rivista.

Alice e il Blu è il nuovo singolo estratto da Non so ballare. Ci dai qualche anticipazioni sul video ufficiale?

Lo girerò a brevissimo mi auguro che, in poche settimane, sia visibile sui canali Youtube di riferimento. Ho dato tutte le mie idee e si sta cercando di inventare qualcosa di efficace. Vorrei che ci siano, nei limiti del possibile, delle suggestioni alla Tim Burton, una favola un po’ dark.

Hai scritto Tutta l’altra gente. Esserti presentata come cantautrice ti responsabilizza maggiormente?

Penso che la responsabilità sia la stessa… il pubblico mi ha già conosciuta in questa veste poiché, nel primo cd, c’era già qualcosa scritto da me. C’è sicuramente un altro tipo di soddisfazione ed emozione. Sono cose che nascono a casa tua, in momenti particolari. Ci sono una serie di ricordi in più.

Com’è stato lavorare con autori maschi su canzoni dai temi molto delicati come il femminicidio, l’amore, la dipendenza?

Io penso che, molto spesso, ci sia un rapporto d’osservazione da parte del mondo maschile rispetto a quello femminile e viceversa. Chi sta fuori, forse, come in questo caso, riesca a raccontare meglio argomenti che, da dentro, non si riuscirebbero a dire con molta chiarezza. E’ molto interessante questa forma di lavoro, quasi necessaria.

Come affronti le critiche dei detrattori (haters, addetti ai lavori, un certo tipo di stampa snob)?

Per quanto riguarda la stampa, credo che le critiche siano normali, non accetto quelle che arrivano da un’opinione preconfenzionata senza alcun tipo d’approfondimento. Agli attacci sui social network non ci do’ peso. Sulla rete è tanto facile prendersi gioco di qualcuno, lanciare invettive perché non ci metti la faccia. Non le reputo importanti.

Come sei riuscita ad importi come interprete senza legarti necessariamente al marchio Amici?

Trovo che Amici non sia un marchio ma una possibilità non soltanto lavorativa perché, poi, dà delle aperture di crescita. Non l’ho mai vissuta in questo modo e, quindi, mai sentito il peso di un marchio. Ho sempre fatto il mio percorso in maniera naturale e sono fierissima di questo.

Scintille era tra i tre brani (assieme a L’essenziale di Mengoni ed E se poi di Ayane) candidati a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2013. Mai pensato ad esportare la tua musica all’estero? C’è un pezzo del cd che ti potrebbe aiutare a questo lancio?

Secondo me, trovo che Scintille sia adatto per un tentativo in Francia perché ricorda suggestioni molto attinenti a quel mondo. Non solo per la musica! Se si riguarda attentamente il video, è veramente molto francese, tanto Amélie.

Emma è l’attuale direttore artistico dei Bianchi. Cosa suggeriresti a tuoi coetanei che, oggi, stanno affrontando il tuo stesso percorso all’interno della scuola di Amici?

Proprio, perché uno ci è già passato, puo’ ricoprire quel ruolo con maggior comprensione. Trovo che sia una bella sfida, molto difficile. Credo che Emma se la stia cavando molto bene.

Un’altra rossa Noemi, invece, veste il ruolo di coach di The Voice of Italy. Ricopriresti questo delicato compito?

Non lo sinceramente, non starebbe a me dirlo (ride, ndb). Sarebbe comunque una bella sfida.

Con chi ti piacerebbe collaborare/duettare in futuro?

Senza dubbio, Elisa.

Come vive una ragazza dei nostri giorni la situazione politica attuale?

In questo periodo, avverto un senso di smarrimento, non sapere più dove sbattere la testa fondamentalmente (ride, ndb). Ho tanta sfiducia. Spero che questo momento terribile e sterile si fermi e si possa solo migliorare. Lo spero proprio perché magari avrò anche altre sorprese.

Ti sei già posta degli obiettivi a breve scadenza?

E’ sempre lo stesso. Di lavorare, continuare a fare questo lavoro che è la corsa fondamentale.

Negli ultimi anni, dai talent, sono uscite fuori straordinarie voci come la tua, Noemi e Chiara. Quale è il segreto delle rosse?

Bella domanda (ride, ndb). Chi lo sa, non saprei, forse un motivo c’è. Se si fa un paragone con la percentuale totale e quelle di rosse tra noi cantante, c’è effettivamente un qualcosa di importante. Non saprei spiegarti la connessione tra la voce e il colore dei capelli (ride, ndb).

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