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Christina Aguilera & Cher: “Burlesque”, la recensione della colonna sonora

Cos’è il “burlesque”? Viene definito classicamente in questo modo: “Forma di passatempo leggero, simile alla extravaganza e alla burletta, per lo più comico e cantato” (cliccate qui per avere ulteriori delucidazioni).In altri termini riguarda il burlesque tutto ciò che è inerente ad una forma di spettacolo non pesante, fresco, satirico, parodistico e che, soprattutto, ammicca

pubblicato 24 Novembre 2010 aggiornato 30 Agosto 2020 23:09

Cos’è il “burlesque”? Viene definito classicamente in questo modo:

“Forma di passatempo leggero, simile alla extravaganza e alla burletta, per lo più comico e cantato” (cliccate qui per avere ulteriori delucidazioni).

In altri termini riguarda il burlesque tutto ciò che è inerente ad una forma di spettacolo non pesante, fresco, satirico, parodistico e che, soprattutto, ammicca alla sensualità femminile, quella raffinata e non volgare.

Con questi stessi presupposti Christina Aguilera e Cher hanno portato sul grande schermo il loro nuovo lungometraggio intitolato proprio “Burlesque“, in uscita nelle sale americane oggi 24 novembre (in Italia sarà disponibile a partire dal 18 febbraio). Per le questioni cinematografiche vi rimandiamo a cineblog. Qui vogliamo parlare della colonna sonora relativa, quella che potrà dare a Xtina la possibilità di risollevarsi dal flop del precedente “Bionic” e a Cher l’opportunità di ritornare nel panorama discografico mondiale. Dieci sono le tracce che la compongono. Vediamo, con la recensione che troverete dopo il salto, se le canzoni contenute al suo interno rispecchiano in toto il background burlesco.

01 Something’s Got A Hold On Me – Christina Aguilera. Si parte col piede giusto grazie ad una splendida cover di Etta James cantata dalla fantastica Christina. Il mood portato in questo pezzo richiama alla mente le classiche atmosfere anni ’50/’60 a cui la cantante dei giorni nostri ci ha abituati. Lei ci riesce come sempre benissimo senza sbagliare mai, neanche dal vivo: interpretazione, personalizzazioni vocali ed arrangiamenti sono tutti fattori ben implementati. Voto:7

02 Welcome To Burlesque – Cher. Qui si entra nel vivo del burlesco: dimensioni intriganti, patinate e glitterose sono quelle che evoca il pezzo e di sicuro la raffinata vocalità di Cher da a tutto il lavoro ancora più determinazione. La canzone si apre verso la conclusione, musicalmente parlando, grazie ad una fantastica chiusura vocale della cantante la quale con queste note ci fa capire che è tornata più forte che mai senza perdere lo smalto di un tempo (ed in questo caso non le è servita alcuna operazione chirurgica per mantenere inalterata la propria freschezza sonora). Voto: 7+

03 Tough Lover – Christina Aguilera. Eccola l’esplosione vocale classica di Christina. I suoi acuti spaccatimpani e pieni di trasporto danno il giusto input ad un tipo di brano che si rifà al classico stile rock’n’roll, in questo caso molto simile ad una precedente hit della cantante chiamata “Candyman”. La canzone acquista ancora più grinta e quindi punti verso il finale in cui c’è un aumento di ritmo non indifferente che induce l’ascoltatore a saltare su dalla sedia: la voglia di ballare è tanta. Voto: 7 +

04 But I Am A Good Girl – Christina Aguilera. La prima canzone della sountrack in cui Christina si cala in tutto e per tutto nella dimensione “burlesque”. Il giusto carico di sensualità, di spigliatezza e di gestione vocale permette al pezzo di portare a casa un buon voto. Voto: 6 e mezzo.

05 Guy What Takes His Time – Christina Aguilera. Le trombe “ingrifate ed arrapate” (scusate il termine) trasportano ancora di più l’ascoltatore nella dimensione tipica del film. Christina riesce a stare ancora una volta benissimo nei suoi panni senza esagerare. Simpatiche le riprese di ritmo che caratterizzano ogni fine ritornello. Voto: 6+

06 Express – Christina Aguilera. Si arriva al primo singolo relativo a questa “burlesque” era (salvo cambi imprevisti dell’ultimo minuto). La delusione qui giunge prepotente: una colonna sonora così ben strutturata non può essere rappresentata dal pezzo forse meno accattivante. Il brano ha buon elementi dalla sua parte (degli ottimi arrangiamenti, una buona parte melodica ed una quasi perfetta gestione vocale) ma non riesce a dare giustizia a tutta la soundtrack (ci sono pezzi migliori). Ad ogni modo con “Express” si da inizio alla seconda anima del disco, quella moderna che non dimentica di volgere lo sguardo ai tempi passati (vedi “Back To Basics”). Voto: 6+

07 You Haven’t Seen The Last Of Me – Cher. Quanto ci mancava la vocalità così profonda ed intensa, quasi sporca, di Cher? Tantissimo. Con questa ballatona piena di batteria e di belle sezioni d’archi, la cantante ritorna in grande stile regalandoci una vera e propria perla ricca di solennità. Voto: 8

08 Bound To You – Christina Aguilera. Ed è il momento di un’altra ballad, questa volta ancora più potente di quella precedente. Sia e Christina hanno rilasciato un altro pezzo di quelli dalla lacrima facile e pieno di emozioni, le stesse emozioni che è possibile esperire per via della voce sublime della cantante e del crescendo armonico finale. Da pelle d’oca! Voto: 9

09 Show Me How You Burlesque – Christina Aguilera. Ancora una volta Xtina ci propone i suoi giochetti vocali pregni di agilità, musicalità, tecnica e genialità. Il brano è molto accattivante, di sicuro di più del primo singolo. Voto: 7+

10 The Beautiful People (from Burlesque) – Christina Aguilera. Se cercavamo un primo singolo, The Beautiful People (from Burlesque) dovrebbe essere la risposta giusta. Orecchiabile, martellante, particolare e diverso dal solito (sia dal punto di vista musicale che vocale) il pezzo, forte del sample della canzone di Marilyn Manson e di una parte corale simpaticissima, potrebbe fare molto bene in classifica e portare di nuovo in alto l’interprete che da tempo ormai cerca il suo riscatto. L’atmosfera goliardica tipica del burlesque e il piglio giovanilistico della produzione fanno si che il lavoro sia quello più rappresentativo di tutto il progetto, almeno per ciò che concerne un discorso da “primo estratto, quello apripista”. Voto: 8

Ancora una volta Christina ha dimostrato di saperci fare portando in scena tutta la propria esperienza artistica: ha fatto suo un genere musicale nel quale si era già cimentata diverse volte in passato e con l’aiuto di una leggenda come Cher, tutto il lavoro è riuscito a guadagnare ancora più credibilità.

Per questi motivi la soundtrack risulta essere molto appetitosa, particolare, diversa da quel che si sente in giro, aulica ed al tempo fresca e leggera, tutte prerogative tipiche dello stile burlesco”. La giostra di “Burlesque” ha aperto i battenti: largo a zucchero filato, adrenalina e tanto buon gusto.

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