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The Wombats: tutto pronto per il nuovo album

Tra la folla di gruppi più o meno circondati dall’hype che arrivano dal Regno Unito, ogni tanto qualche nome rimane impresso più degli altri. I The Wombats sono tra questi: un trio di Liverpool che si è guadagnato non solo l’attenzione della critica, ma anche quella del pubblico al punto da finire in “FM” una

pubblicato 8 Settembre 2010 aggiornato 7 Settembre 2020 15:11

Tra la folla di gruppi più o meno circondati dall’hype che arrivano dal Regno Unito, ogni tanto qualche nome rimane impresso più degli altri. I The Wombats sono tra questi: un trio di Liverpool che si è guadagnato non solo l’attenzione della critica, ma anche quella del pubblico al punto da finire in “FM” una fortunata mini-serie tv che gli ha regalato ulteriore visibilità.

Una visibilità arrivata tardi e per vie molto più che oblique. La band esiste infatti dal 2003, ma per i primi tre anni di carriera, in patria quasi nessuno si era accorto di loro. La storia inizia al “Liverpool Institute for Performing Arts”, la scuola dove si sono conosciuti. I The Wombats vincono la possibilità di suonare ad un concerto in Cina di fronte ad un pubblico di 20 000 persone.

Entusiasmano a tal punto che in Giappone esce un album chiamato “Girls, Boys and Marsupials”. Da lì, il successo abbastanza clamoroso in tutto l’Estremo Oriente. Segue un secondo lavoro “The Wombats Go Pop Pop Pop”, sempre e solo per il mercato nipponico. Dal disco viene estratto un singolo – “Moving To New York” – che inizia finalmente a fare breccia in Inghilterra.

I The Wombats arrivano al terzo capitolo con una gavetta e un’esperienza che altre band non hanno, rilasciano il loro terzo singolo chiamato “Backfire at the Disco”, arrivato alla trentacinquesima posizione nella chart britannica dei singoli più ascoltati. Il vero e proprio debutto made in UK è quindi “A Guide To Love, Loss And Desperation”, che guadagna l’undicesima posizione nella classifica degli album più venduti del 2007.

Il seguito arriverà nei negozi il prossimo 3 dicembre. Non ha ancora un titolo, ma secondo le dichiarazioni della band vedrà una svolta molto più legata al suono dei sintetizzatori (un misto electro-grunge, lo definiscono loro). Tre produttori per altrettante session. La prima con Jacknife Lee (Rem e U2) la seconda con Eric Valentine e la terza con Chris Costey (Muse). Li aspettiamo al varco (anche con due date in Italia il 17 e il 18 febbraio), sicuri che difficilmente ci deluderanno. Intanto ci ascoltiamo “My Circuitboard City” e “Let’s Dance to Joy Division” live al Pukkelpop del 2008

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