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Il nonno di Kurt Cobain e i ricordi sul cantante dei Nirvana

A guardare la foto del nonno di Kurt Cobain, Leland, si ritrova lo stesso sguardo azzurro e profondo del giovane. L’uomo ottantaseienne è l’unico membro della famiglia Cobain disposto a parlare di suo nipote con i fan dei Nirvana. Il padre, la madre del cantante e la moglie Courtney Love si rifiutano di fare alcun

pubblicato 26 Agosto 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 00:22

A guardare la foto del nonno di Kurt Cobain, Leland, si ritrova lo stesso sguardo azzurro e profondo del giovane. L’uomo ottantaseienne è l’unico membro della famiglia Cobain disposto a parlare di suo nipote con i fan dei Nirvana. Il padre, la madre del cantante e la moglie Courtney Love si rifiutano di fare alcun accenno sulla vita di Kurt.

L’anziano signore vive in una roulotte a Montesano, un paio di ore fuori Aberdeen, dove Kurt è cresciuto, e passa le sue giornate rispondendo alle mail, al telefono per parlare del nipote, accettando con entusiasmo la visita dei fan che compiono pellegrinaggi verso i vecchi luoghi dove Cobain è cresciuto.

L’uomo ha iniziato a scrivere ai fan solo dopo la morte della moglie, a partire dal 1997. Il patriarca della famiglia Cobain, ha sistemato nella roulotte tutta una serie di foto di Kurt da bambino, da adolescente, o scatti del nipote quando la band dei Nirvana era all’apice del successo. Il nonno non è un tipo famoso ma vive all’ombra dell’antico successo del nipote, del mito, rispondendo con entusiasmo alle tante lettere che riceve che parlano e chiedono dell’artista scomparso, alle quali risponde scrivendo a mano e inviando ad ogni fan che lo chiede una foto fotocopiata di Kurt.

Sono passati più di 16 anni da quando Kurt Cobain ha bruscamente interrotto la sua esistenza, ma i fan sentono ancora il suo spirito vivo, presente, e continuano a chiedere chicche e segreti nascosti del cantante e chitarrista statunitense. Ogni anno centinaia di appassionati provenienti da tutto il mondo si dirigono in quelle zone semplicemente per respirare l’aria e toccare il suolo su cui ha camminato Kurt. E la porta di Leland è sempre aperta per raccontare qualcosa di intimo, di personale, del sensibile e fragile frontman dei Nirvana, addirittura trovate indirizzo e telefono online (provate a cercarlo sulla rubrica telefonica locale!).

Via | SeattleWeekly

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