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Le icone della musica: Mike Francis

Ascoltandolo, nessuno avrebbe pensato che Mike Francis nascesse come autodidatta vedendo la professionalità con cui saliva sul palco e deliziava il pubblico con la sua voce calda. Nessuno può non ammettere che il sound del sofisticato artista abbia fatto da colonna sonora alle serate estive degli anni ‘80 piene di nottate in discoteca, di cotte

pubblicato 26 Luglio 2010 aggiornato 7 Settembre 2020 15:17

Ascoltandolo, nessuno avrebbe pensato che Mike Francis nascesse come autodidatta vedendo la professionalità con cui saliva sul palco e deliziava il pubblico con la sua voce calda. Nessuno può non ammettere che il sound del sofisticato artista abbia fatto da colonna sonora alle serate estive degli anni ‘80 piene di nottate in discoteca, di cotte per il ragazzo o la ragazza conosciuti in vacanza, di momenti emozionanti passati sulla spiaggia, lontano da casa. Nessuno può non essere d’accordo sul fatto che abbia fatto la storia della musica dance in Italia.

La musica di Francesco Puccioni, questo il suo vero nome, nasce alla fine degli anni ‘70 quando la disco music iniziava ad arrivare dagli States e la gente impazziva in discoteca a ballare i mitici brani di Gloria Gaynor, Donna Summer, Barry White, e Earth, Wind & Fire. La nuova ondata di musica iniziò a stimolare anche molti nomi italiani che diedero il via a un filone chiamato dance italiana (o italo disco). Basti pensare a dj e produttori come La Bionda (la ricordate “One for you, One for me”?), Claudio Cecchetto, o ai brani come “I Like Chopin” di Gazebo o “People from Ibiza” di Sandy Marton, artista spagnolo ma che si può tranquillamente ricondurre allo stesso filone.

A 14 anni, Francesco, inizia a suonare il piano e subito dopo forma una band con gli amici di scuola, studia composizione e arrangiamento come autodidatta. La sua prima creatura è “Miss Manhattan” un brano pop dance del 1981 cantato dal gruppo Metropole che segna il suo esordio come autore assieme ad Al Festa. Nonostante manchi il successo a livello commerciale, per questo, viene notato e contattato dall’etichetta romana Best Record con cui ufficialmente pubblica il primo disco, un mix con due pezzi firmati con lo pseudonimo Mike Francis (la più nota è “Night Time Lady” che sarà poi inserita nell’album del 1984).

Nel 1983 l’autore pubblica uno dei suoi più grandi successi “Survivor”, che diventa una hit pop dance, guadagna grande popolarità e raggiunge la top five italiana. Il singolo, e l’album pubblicato nel 1984 “Let’s not talk about it” vengono prodotti dai fratelli Pietro e Paolo Micioni. L’artista viene travolto dal successo ma il ragazzo, come sempre schivo e riservato, rimane con i piedi ben piantati a terra iniziando a collaborare con grandi nomi della musica come Amy Stewart per il brano da lui composto “Friends” del 1984 che arrivò non solo nella top ten italiana ma anche al 12° posto nella classifica britannica. Ma li ricorderete assieme anche per il pezzo “Together” del 1985 .

In seguito Mike Francis scrive per la tv e il cinema, e subito dopo si prende una pausa e si dedica alla composizione di brani in lingua italiana con la collaborazione dei due parolieri Mogol e Pasquale Panella. Escono, infatti, tra il 1990 e il 1998 una serie di album, dei quali tre completamente in lingua italiana “Mike Francis in italiano”(1991) con Mogol, “Francesco Innamorato”(1994) con Panella, “Misteria” (1998) con il brano fresco e orecchiabile che dà il titolo all’album dedicato alle coppie di innamorati. In questi lavori ritroviamo molti brani intensi, raffinati, ma cantare in inglese forse rende tutto più affascinante. Alla fine del 1999 esce l’album “All Rooms with a View”. Un raccolta di vecchi e nuovi successi con cui Francis ripercorre le canzoni che hanno caratterizzato la sua carriera puntando ancora sulla lingua inglese che meglio rappresentava il suo universo musicale. “Survivor” viene riarrangiata e diventa “Survivor 99”, un’inedita versione dal sound arabo strepitoso.

Dopo l’esperienza con il gruppo Mystic Diversions assieme al fratello arrangiatore Mario e Aidan Zammit, esce un altro lavoro interessante “Inspired” con cover e pezzi nuovi che l’artista voleva scrivere o avrebbe voluto scrivere. Brano portante è la traccia in italiano “Bossa per Emilia”, un brano delicato, dal sound orecchiabile, dal testo curato che colpisce nel profondo. L’ultimo regalo per i fan é la raccolta “The very best of Mike Francis (All was missing)”, uscita nel gennaio 2009, contenente anche alcuni inediti.

Canzoni

Miss Manhattan

Night Time Lady (Original Mix)

Friends

Bellissimi Occhi Chiusi

Misteria

Survivor 99

Bossa per Emilia

Song From The Love Dance (Original Mix) [Mystic Diversions]

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