Home Vasco Rossi Vasco Rossi: “Sono quasi morto, ma ora sto benissimo. Ligabue? Non me ne frega un caxxo della canzoni degli altri” (Video)

Vasco Rossi: “Sono quasi morto, ma ora sto benissimo. Ligabue? Non me ne frega un caxxo della canzoni degli altri” (Video)

Il rocker di Zocca protagonista di una nuova intervista. Non solo musica, ma anche politica e salute.

pubblicato 14 Marzo 2013 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:33

Vasco Rossi è tornato. Dopo l’intervista rilasciata al Tg5, ieri il rocker è stato ospite di Radio Italia, mentre oggi pomeriggio sarà su Rtl. Un ritorno mediatico per annunciare il mini-tour in programma a Torino e a Bologna a giugno prossimo e per promuovere il rilascio del nuovo video de L’uomo più semplice.
Il Blasco è stato interpellato su molti temi, non soltanto legati alla musica. Innanzitutto l’aggiornamento sulle sue condizioni di salute:

Adesso sto bene, benissimo. Ho fatto molti esami, anche approfonditi. Non ho nulla di grave, di incurabili. C’è stato questo periodo intenso, difficile e duro. E’ stata comunque un’esperienza dolorosa ed ho cercato di prendere tutto il meglio. Sono quasi morto e mi sono risvegliato vivo, sopravvissuto, alla fine sembra che vada sempre e alla fine non vado mai via. Allora ne ho approfittato per fare un reset, per leggere, per riflettere.

Vasco ha confermato che è in programma un disco nuovo ma “la prima cosa che ho pensato è stata ‘ora concludo quel famoso tour che ho dovuto interrompere nel 2011′”. Il cantautore ha anche escluso che un giorno possa entrare in politica perché “io faccio concerti e non sono candido per niente”:

Poi sono artista, sugli artisti non ci si può contare, sono persone strane. La politica è un’altra arte. Io non ne parlo neanche di politica, perché sono un personaggio pubblico e non mi va di influenzare con il mio pensiero. O si milita, si fa la politica, e allora a quel punto si fa nei luoghi deputati, oppure è inutile starne a parlare.

Interessanti anche le parole sul rapporto con Ligabue, al quale qualche mese fa Vasco aveva detto di preparare una chitarra per Italia Loves Emilia, il concerto benefico per raccogliere fondi in favore delle popolazioni terremotate:

Non sono andato ad Italia Loves Emilia perché ho avuto un crollo, sono quasi morto. Oggi è il suo compleanno? Ah, tanti auguri a Ligabue. (…) La competizione si fa con se’ stessi, non con gli altri. Gli artisti non si vanno a copiare le canzoni degli altri, o gareggiare con le canzoni degli altri, a me non me ne frega un cazzo delle canzoni degli altri.

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