Home Piero Pelù lancia The Voice of Italy a Quelli che tra #canzonitravisate e ‘capezzoloni’ da pigiare

Piero Pelù lancia The Voice of Italy a Quelli che tra #canzonitravisate e ‘capezzoloni’ da pigiare

Piero Pelù a Quelli Che lancia The Voice of Italy, da giovedì 7 marzo su RaiDue, declamando le #canzonitravisate del Trio Medusa e ‘spiegando’ a modo suo il funzionamento del talent.

3 Marzo 2013 17:15


In principio fu ‘Scaldate le canne’ e da lì si capì subito che la partecipazione di Piero Pelù a The Voice of Italy non sarebbe passata inosservata. Poi è arrivato il secondo promo trash, con Pelù che ‘tampina’ Raffaella Carrà (definita anche oggi “La biondina del nostro testosterone”), e oggi Pelù ha dato un antipasto con un’incursione negli studi di Quelli Che per ‘declamare’ le #canzonitravisate del Trio Medusa.

L’idea è carina: un modo per promuovere il nuovo talent di RaiDue al via giovedì 7 marzo con Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, la Carrà e Pelù in giuria con un minimo di ‘senso’ logico. Ma se lo stile che Pelù sfoggerà nel programma è lo stesso manifestato nei pochi minuti della sua ospitata sarà il caso che gli scenografi mettano a punto uno studio a prova di bomba: Pelù ha smontato la scrivania del trio solo per spiegare le ragioni del suo ‘amore’ per questo format.

“Si parla di musica dal vivo, questa è la cosa più importante. E si pratica musica dal vivo, capisci”,

dice Pelù alla Cabello, che lo stimola sul suo ruolo di ‘mentore’, coach, preparatore.

“Sono estremamente teso, è una grossa responsabilità aiutare dei ragazzi ad emergere in maniera originale. Ii credo che se si vuole diventare buoni interpreti bisogna tirare fuori il mondo personale e non copiare gli altri”.

Per la serie, l’originalità, eh. Ma il meglio deve ancora venire: mica vi vorrete perdere i video?

Intanto Piero aggiunge per spiegare il funzionamento del format:

“I concorrenti cantano, ma noi non li vediamo: questa è la cosa che mi fa impazzire di questo programma perché nell’epoca dell’immagine puntiamo alla sostanza, all’animaccia! Il viso lo scopri solo se pigi il capezzolone…”.

Tra canne e capezzoloni, lo stile non tradisce…

Ci sia concesso, la parte migliore è quella in cui ‘declama’ il podio delle canzoni travisate, con gli Who habitué degli aperi-cena che chiedono a “Cochi, un Martini liscio”, David Bowie che all’ennesimo colpo di ‘cancelletto’ (corretto dal trio in ‘cancellino’) sbotta in un “Mi sembra d’esse al liceo” e Jay-Z che “svela il suo vero intento di artista e di uomo: ‘Inseguo la patata’.
E qui Pelù è stato particolarmente convincente.