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Il Teatro Degli Orrori: scarica “Raro”, l’ep in esclusiva per XL

Ennesima conferma per Il Teatro degli Orrori. Ennesima conferma con la dovuta attenzione ai fan e alla dimensione live che continua a imporli come una delle band più valide e importanti in Italia. Uno show esclusivo, pensato appositamente per il Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti). Un set di quattro brani, suonati in una chiesa sconsacrata

pubblicato 29 Aprile 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 02:32


Ennesima conferma per Il Teatro degli Orrori. Ennesima conferma con la dovuta attenzione ai fan e alla dimensione live che continua a imporli come una delle band più valide e importanti in Italia. Uno show esclusivo, pensato appositamente per il Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti). Un set di quattro brani, suonati in una chiesa sconsacrata di Faenza (l’Auditorium di Sant’Umiltà).

Violini, theremin, pianoforte, un suonatore di bicchieri, un batterista in versione quasi jazz e l’interpretazione ‘cantautoriale’ di Pierpaolo Capovilla, aiutata dal luogo e dall’attenzione silenziosa degli spettatori. Proprio riguardo all’ep, Capovilla racconta:

Carmelo Bene recitava: “La speranza è tanta, che non mi basta più, ma è tale che m’avanza, musicale, la vita”. Vorrei immaginare Il Teatro degli Orrori come un essere bifronte; da un lato una terribile macchina rock, dall’altro una dolce creatura di poesia. Due facce di un medesimo progetto la cui ambizione più grande è fare cultura, proprio in un ambito, quello della musica popolare, che si è trasformato negli ultimi anni in un mercanteggiar canzonette che nulla hanno a che vedere con la vita delle persone reali.

Perché la musica è importante, entra nelle nostre esistenze e ci accompagna, fra piccole sventure e grandi inconvenienti, e ci rende più forti, determinati, coscienti, in una parola: più belli. Tutto il contrario della musica leggera oggi, che ci impoverisce, allontanandoci l’un l’altro, in questa vertigine di individualismo e superficialità nella quale cade in trappola, tutta intera, la società italiana.

Nell’ep, in esclusiva per la rivista XL di Repubblica, oltre ai brani registrati live al Mei, due rarità inedite: una versione rock di “Direzioni diverse”, dall’album “A sangue freddo” remixata da Bob Rifo, aka Bloody Beetroots e una alternative version di “Compagna Teresa”. Mix e master dei brani dell’ep sono stati curati da Giulio ‘Ragno’ Favero, ancora (?) componente della band a tutti gli effetti. Cosa aspettate? Scaricatelo qui (seguendo questo link, invece, l’artwork completo della copertina)

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