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I 10 album flop del 2014 secondo Los Angeles Times: da Robin Thicke a Mariah Carey

Dieci dischi del 2014 che hanno deluso le aspettative di vendite: da Robin Thicke a Mariah Carey.

pubblicato 20 Dicembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 11:04

Il 2014 ha visto la luce di diversi album di successo. Abbiamo avuto la conferma di talenti apparentemente salvi da qualsiasi calo di interesse da parte dei fan (come Taylor Swift) ma anche artisti che hanno sperato di confermare il proprio successo e, invece, si sono trovate a scontrarsi con vendite disastrose o comunque non paragonabili al passato o alla loro popolarità. Vi riportiamo la top ten del Los Angeles Times che ha elencato -dati di vendite alla mano nella prima settimana- quelli che considerano i maggiori flop dell’anno.

01. Robin Thicke, Paula. Un album dedicato alla ex moglie suona come un’idea promettente. Tranne quando il disco si rivela essere raccapricciante, frettolosamente messo insieme e sfornato come un mea culpa. Un disastro. (24.000 copie nella prima settimana).

02. Mariah Carey, “Me. I Am Mariah … The Elusive Chanteuse”. Mariah ha realizzato incancellabili successi pop per più di 20 anni, ma il lancio per il suo ultimo album è stato a dir poco disastroso. Ha passato due anni alle prese con un progetto anticipato da singoli mediocri (“Triumphant [Get ‘Em]”, “You’re mine [Eternal]”) e innumerevoli ritardi. E quel titolo non ha aiutato sicuramente… (58.000 copie).

03. Candice Glover, “Music Speaks”. Uno dei migliori vincitori “di American Idol” degli ultimi anni non ha mai avuto una possibilità. E il suo album è stato rilasciato quando il programma era in crisi, nella sua nuova stagione. Ha sofferto del più basso esordio nella prima settimana di vendita di qualsiasi vincitore precedente (19.000 copie).

04. Jennifer Lopez, A.K.A
. La Lopez, come Mariah Carey, ha scoperto quanto siano difficili questi tempi per i veterani del pop. Il suo ultimo album mostra una cantante più vocalmente fiduciosa. Ma ancora non è stato sufficiente per conquistare i critici. (33.000 copie).

05. Lea Michele, Louder. Con il tempo, questo atteso debutto, si è scontrato con la dura realtà: “Glee” aveva già perso gran parte del suo splendore. E mentre lei ha gestito la tragica morte del suo fidanzato e co-star Cory Monteith con grazia “If you say so” (scritto da Sia Furler), il resto dell’album – anche se splendidamente cantato – mancava di personalità. (Copie: 62.171)

06. 50 Cent, “Animal Ambition”. A parte i suoi fan, chi sapeva o si è accorto che era uscito un nuovo album?

07. Tessanne Chin, Count On My Love. Vincere “The Voice” cosa significa esattamente? Lo spettacolo deve ancora produrre una vera e propria stella. Per un qualche motivo una nuova stagione di “The Voice”, continua ad onda due volte l’anno, e gli spettatori non possono investire nel precedente vincitore prima di essere chiamati a votare per una nuova popstar. (Copie vendute: 7.000)

08. Ashanti, “Braveheart”. Il primo singolo dell’album è uscito nel 2011. L’attesa valeva la pena? Assolutamente no. “Braveheart” è un insieme di pezzi dimenticabili e ballate stanche. (Copie vendte: 28.000)

09. Mary J Blige, “Think Like A Man Too”. Un album originale che serva come una colonna sonora? Grande. Tranne per il fatto che la musica della Blige abbia appena avuto uno scarso ruolo nel film vero e proprio. Quindi non serviva a nulla. (Copie: 8.688)

10. Austin Mahone, The Secret EP. Nonostante l’adolescente “fenomeno” sia promosso come il prossimo Justin Bieber, nessuna della sua musica ci ha conquistato. Il ragazzo ha una fan base agguerrita, eppure lui non è ancora una star. Strano. (Copie: 46.000)

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