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Jennifer Milan: “I Got To Go” prodotto di esportazione?

Più volte abbiamo sentito dire che il progetto discografico dell’esordiente Jennifer Milan, una delle protagoniste dell’ultima edizione di “Amici“, avesse mire espansionistiche estere: questo ci aveva indotti a dare un pò di attenzione in più a questa giovane cantante. In effetti il primo singolo “I Got To Go” ce l’aveva anche lasciato credere: quel richiamo

pubblicato 20 Giugno 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 08:46

Più volte abbiamo sentito dire che il progetto discografico dell’esordiente Jennifer Milan, una delle protagoniste dell’ultima edizione di “Amici“, avesse mire espansionistiche estere: questo ci aveva indotti a dare un pò di attenzione in più a questa giovane cantante.

In effetti il primo singolo “I Got To Go” ce l’aveva anche lasciato credere: quel richiamo a una vocalità che molti di voi nei commenti hanno definito alla “Beyoncè” aveva permesso ai nostri pensieri di essere protesi a favore di una convinzione caratterizzata da una forte credibilità nei confronti di Jennifer in qualità di artista “da esportazione”.

Poi, dopo aver letto un articolo scritto da Lord Lucas in quel di tvblog, sono venuto a conoscenza di una situazione che mi ha lasciato tanto spiazzato quanto perplesso: infatti pare che la ragazza abbia iniziato a proporre la sua nuova musica a partire da un rete locale il che fa pensare a tutto tranne che a una possibilità di esportazione del suo prodotto musicale; inoltre, se a ciò ci aggiungiamo che è vestita con una tuta tipica da saggio di danza hip hop di fine anno allora la nostra ipotesi prima avanzata viene corroborata.

Ovviamente questo non toglie che il percorso della cantante possa seguire in seguito a questa prima esibizione altre strade più alte, ma se questa è la base allora bisogna anche dire che non si incomincia col piede giusto.

Insomma: se eravamo partiti con tutti i buoni propositi per pensare che un talento sfornato da un reality show italiano avesse potuto avere un suo seguito anche all’estero, ora siamo stati messi di fronte all’evidenza di una poca realizzabilità di tali pretese. I presupposti per la formazione di qualcosa di buono erano stati creati ma purtroppo a causa della negligenza delle majors del nostro paese sono stati subito rovinati. Voi che ne pensate? A seguire la performance in questione.

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