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Marco Ligabue a Blogo: “Quante vite hai parla di amore, sentimenti ed emozioni che speri possano andare proprio oltre questa vita”

Quante vite hai, Marco Ligabue: intervista al cantante dopo la pubblicazione del suo nuovo singolo.

pubblicato 28 Novembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 17:20

E’ uscito il 19 ottobre, Quante vite hai, il nuovo singolo di Marco Ligabue, prodotto da Corrado Rustici (clicca qui per vedere il video ufficiale). L’artista, che ha da poco concluso un tour estivo in 50 piazze italiane, per festeggiare l’ennesimo anno ricco di soddisfazioni ci svela il suo lato più romantico con questo nuovo brano.

Se le canzoni sono lo specchio più immediato della società in cui viviamo, fatta di slogan brevi e titoli a effetto che tendono poi a sparire in base alla moda del momento, “Quante vite hai” va in un’altra direzione: è una richiesta di condividere con la persona amata tutte le vite future. Prenotarsi per tutte le vite future è una grande dichiarazione d’amore, è condividere un percorso dove si conosce il punto di partenza ma non il punto di arrivo.

Per sottolineare il concetto di tempo che va oltre questa vita, Marco Ligabue ha deciso di girare il videoclip che accompagna il brano in una delle città più spettacolari d’Italia: la bellissima Matera. Con la magia unica dei suoi Sassi è tra le più antiche città del mondo, dal 1993 dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sarà Capitale Europea della Cultura per il 2019.

La regia del video è stata affidata all’esordiente Nicola Torrisi, giovanissimo regista, scelto per le sue tecniche di ripresa e montaggio all’avanguardia. Il ritmo delle immagini e del playback, insieme ai fotogrammi unici di Matera, creano un binomio di musica e bellezza che Marco ha sempre rincorso.

Piccola curiosità: nel finale della canzone Marco ha voluto rendere un piccolo omaggio a uno dei cantautori che lo hanno segnato: Lucio Battisti.

Quante vite hai è il tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare come è nato, l’ispirazione?

E’ una canzone d’amore, ci vado sempre pianissimo con i brani d’amore proprio perché è il sentimento più bello che abbiamo e anche il più difficile da raccontare senza scivolare in passaggi banali o scontati, dire delle cose già sentite. Però in questo momento sto vivendo una fase di grande innamoramento della mia vita e quando mi è venuta in mente questa immagine del “prenotarmi per tutte le vite” dell’altra persona, era una strada che mi piaceva e mi stimola molto.

E’ un brano romantico, in questa epoca storica dove, invece, c’è proprio una sorta anche di consumismo del sentimento…

E’ proprio in controtendenza. Oggi sembra di moda lasciarsi con un sms, una foto su Instagram. Sembra tutto uno spot, dei sentimenti delle persone. Il brano, invece, parlare proprio di sentimenti ed emozioni che speri possano andare proprio oltre questa vita…

Come mai hai scelto di girare il video a Matera? C’è un motivo particolare?

C’ero stato due o tre volte. Quando ho pensato quale potesse essere la città giusta dove fare le riprese, mi è venuta in mente proprio Matera. Ho escluso subito la classica storia “lui e lei”, vista e rivista. VOlevo legare questa canzone con la bellezza dei posti, delle immagini, e anche con la storia, l’eternità, la magia. Come posti, mi dà questo tipo di sensazioni.

Nel finale c’è un omaggio a Battisti, è un modello di ispirazione, di riferimento?

Guarda, io sono partito a 15 anni con la chitarra e per imparare i primi accordi ho imparato seguendo i grandi cantautori italiani. Sono stati proprio loro a segnarmi profondamente perché ci sono state canzoni che mi hanno insegnato la potenza dei testi, di certi racocnti attraverso le canzoni. Battisti, De Andrè, lucio Dalla e Reitano sono stati quelli che più mi hanno influenzato all’inizio. Quando stavo chiudendo questa canzone avevo in mente “Emozioni” di Battisti e ho voluto proprio citare in questo finale di brano.

Stai pensando a un nuovo album, ci sono progetti imminenti?

Il disco, al momento, non è in programma perché voglio fare come negli anni Sessanti quando si faceva uscire tanti 45 giri, c’era il vinile e quando poi avevi tante canzoni le raccoglievi nell’album. Io ho già fatto 3 dischi in questi 5 anni di percorso da cantautore, vorrei valorizzare ogni singola canzone che faccio uscire per poi metterle, in seguito, insieme, in un disco. Però farò un piccolo regalo il 5 dicembre, per la prima volta ho registrato live, dal concerto, Fare il nostro tempo. L’ho registrata sia in audio che con immagini dei concerti e farò uscire questo brano come regalo per Natale a coloro che mi hanno seguito nei vari concerti. Di interno amo fare un percorso nelle scuole. Nelle mie canzoni tratto spesso anche temi sociali. Sto andando nelle scvuole con un papà che ha perso il figlio che ha preso una pasticca di una droga sintetica e, nel delirio dell’effetto, si è suicidato. Sta raccogliendo la forza per parlarne e con la mia musica il messaggio di questo padre riesce ad essere ancora più amplificato nelle scuole medie e italiane.

Ultima domanda, parentesi Sanremo, ti piacerebbe partecipare in futuro?

Mi piacerebbe come una tappa del mio percorso, sono un cantautore, scrivo canzoni, mi piace che le mie canzoni vengano ascoltate da più persone possibili e Sanremo è sicuramente una delle vetrine principali. Mi piacerebbe, sicuramente.

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