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Carmen Consoli, Eco di sirene: doppio cd, conferenza stampa con concerto live della Cantantessa in splendida forma

Eco di sirene, il disco live di Carmen Consoli disponibile dal 13 aprile 2018. La cantante ha presentato il progetto alla stampa con un piccolo concerto.

pubblicato 13 Aprile 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 22:29

Eco di sirene è il titolo del nuovo progetto discografico di Carmen Consoli, disponibile dal 13 aprile 2018. Terminato il fortunatissimo tour nei teatri d’Italia e d’Europa, la cantantessa ha deciso di trasformare quelle emozioni incidendo i 22 brani in versione acustica, accompagnata da un violino e un violoncello. Sono brani arrangiati e orchestrati da Carmen e suonati insieme alle ‘fide sirene’, Emilia Belfiore al violino e Claudia Della Gatta al violoncello. L’album è stato registrato al Forum Village di Roma, uno studio usato per incidere alcune celebri colonne sonore (“E’ un Disco in presa diretta su nastro, abbiamo registrato in analogico, saranno presenti delle imprecisioni umane che noi chiamiamo “licenze musicali, artistiche. E’ un concertino cucito su di noi”).

Due gli inediti inseriti nel doppio Cd, il singolo “Uomini topo” e “Tano”. Della prima traccia Carmen spiega il significato:

“Parla di intolleranza tra le persone, di un mondo diventato disumanizzato. I social network sono diventati l’antidoto alla solitudine. Si avverte una carenza di empatia tra le persone. A volte dico “Quest’uomo sta agendo in maniera non umana” e ho provato ad immaginare un’era, una fantastoria dove gli scienziati riescono a unire il Dna dell’uomo e del topo. L’essere umano è complicatissimo, cerca di preservare la propria vita ma sta distruggendo il pianeta in cui vive regalando l’eredità di un pianeta distrutto. Ci ritroveremo un mondo distrutto e invece di fare politiche per salvaguardarlo, cosa facciamo? Cerchiamo di mutare noi stessi per adeguarci a questo pianeta che sarà. Il topo sapiens è un uomo disumanizzato, non c’è tempo, il nostro Dio è il denaro, si fa tutto per denaro. Non si può può sognare perché sognare richiede tempo. I sentimenti, anche, fanno perdere tempo. Questo populismo arriva alle menti che non vogliono ragionare: non abbiamo tempo per dire e parlare, di solito solo poche parole, come quelle di un tweet”

In merito alla sua musica, riflette:

Forse culturalmente ho uno spirito popolare cerco di tirare fuori quello che fa parte del mio Dna. Mi guardo intorno e scrivo quello che mi piace, che mi sento di scrivere. Io faccio la musica nello stesso modo in cui faccio l’olio o curo l’appartamento turistico uso vacanza. Oggi, il fatto di avere libertà di esprimere quello che uno prova e non quello che uno vorrebbe che l’altro provasse.

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Carmen ha presentato Eco di sirene nel modo più congeniale possibile. Sul palco, accompagnata da Emilia Belfiore al violino e Claudia Della Gatta al violoncello, ha interpretato alcuni successi presenti nel doppio cd, in maniera impeccabile. Assistere alle sue performance è qualcosa che, letteralmente, ti rapisce. La osservi interpretare, cantare e raccontare, senza sbavatura alcuna e con l’intensità di chi non ha bisogno di grandi effetti speciali ma è in grado di riempire una stanza semplicemente con la sua musica, la presenza scenica (essenziale e curata) e le storie in nota. Grandi successi che -insieme a violoncello e violino- acquistano addirittura maggiore forza perché è la voce (insieme a un paio di strumenti) ad essere protagonisti assoluti e a ricordarci cosa significhi la parola “musica”. E, in questo caso, a ricordarci -ancora una volta se ce ne fosse bisogno- dell’assoluto animo evergreen della Cantantessa. L’unica, non a caso, definita così.

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