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Siae contro X Factor: “Non pagano i diritti d’autore”

Siae contro X Factor: cosa è successo?

pubblicato 17 Dicembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 23:21

L’undicesima edizione di X Factor si era chiusa con il record di ascolti. Sembrava tutto bello e perfetto, fino all’arrivo di una nota stonata. Quella della Siae. La Società Italiana degli Autori ed Editori ha rilasciato una dura comunicazione contro il talent in onda su SkyUno e prodotto da FremantleMedia: “All’esito di uno spettacolo straordinario, denso di talento, emozioni, entusiasmo e soprattutto musica, resta una sola stonatura. Grave. E anzi, quasi paradossale”, scrive la società presieduta da Filippo Sugar.

“Sono stati ringraziati tutti coloro che a X Factor hanno collaborato. Assieme a loro sono stati ringraziati anche gli autori . Sì perché senza gli autori di tutte quelle ore di musica utilizzate e trasmesse da X Factor, lo spettacolo non avrebbe potuto esistere. Peccato però che SKY, con una decisione che non ha precedenti ha deciso di non pagare il diritto d’autore. Ha cioè deciso che proprio quegli autori che hanno consentito l’esistenza stessa di X Factor, il talento, le emozioni, l’entusiasmo e soprattutto la musica che ne sono stati protagonisti, non saranno pagati per il lavoro svolto. I protagonisti di X Factor non hanno stonato, sono stati bravissimi. SKY, invece, proprio no”, hanno continuato.

Siae è pronta ad agire “in tutte le sedi per far rispettare il diritto degli autori. Ad oggi da Sky solo silenzi”. La produzione del talent non ha ancora replicato.

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