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Robbie Williams: “Nessuna reunion con i Take That per i prossimi cinque anni”

Robbie Williams frena, almeno nell’immediato, i rumors per una reunion con la storica band.

pubblicato 13 Dicembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 23:35

Robbie Williams ha messo a tacere i rumors per un suo possibile coinvolgimento in una reunion dei Take That, in tempi brevi. In una recente intervista con il magazine Ok! il cantante inglese ha spiegato la sua attuale posizione in merito:

“Ci sto se è una reunion in cinque, al completo. Anzi, probabilmente ci starei anche se non lo fosse. Detto questo, non è in calendario per i prossimi cinque anni”

E, proprio da questa dichiarazione, sembra naufragare -almeno per il momento- la sua partecipazione ad un eventuale 30esimo anniversario del gruppo, previsto per il 2022. La speranza di celebrare i 25 anni (caduti proprio nel 2017) avevano lasciato aperto l’opzione per i 30 anni del gruppo ma proprio le parole di Robbie hanno raffreddato questa ipotesi. Era stato proprio Gary Barlow, pubblicamente, a credere in questa tesi:

Non credo che qualsiasi cosa faremo con Rob sarà parte di un grande progetto per i 25 anni. In effetti, te lo dico per la prima volta, puntiamo ai 30 anni. Stiamo pianificando qualcosa da fare per i 30 anni tutti insieme. Stiamo guardando lontano, qualcosa di grosso, forse un nuovo disco, forse un grande tour. “

In attesa di un possibile cambio programma di Robbie, ancora più remote appaiono le possibilità di coinvolgere l’ex membro, Jason Orange:

“Non ha voluto il coinvolgimento creativo perché siamo su base giornaliera e lui voleva lasciare. E’ stata strana tutta la faccenda di Jason. Ci aveva detto per un po’ “Non voglio stare più nella musica, non voglio farlo più” e abbia spinto, spinto, spinto. Alla fine però devi accettare che qualcuno non voglia fare più quello che sta facendo. Voleva andare via, vivere la sua vita e gli auguri tanta fortuna, se questo è quello che vuole fare. Ha trascorso gran parte della sua vita nella band, ma ora non vuole farlo più, è semplice. Siamo in contatto con e-mail, è davvero difficile: è coinvolto in tutto ciò che va avanti e gli viene inviato ogni progetto … ma puoi inviare a Jason un’e-mail e ne riceverai una da parte sua un mese dopo. È così freddo… o è molto distante dalla tecnologia”.

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