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Cesare Cremonini, nuovo album Possibili Scenari | Recensione

Possibili Scenari: la recensione di Blogo del nuovo album di Cesare Cremonini

pubblicato 27 Novembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:11

Possibili Scenari è l’ultimo album di Cesare Cremonini, uscito il 24 novembre 2017, a tre anni di distanza dal precedente Logico. L’uscita del disco è stata anticipata dal singolo Poetica. I dieci brani inediti di questo sesto album in studio del cantante, ex leader dei Lunapop, sono stati pubblicati sotto etichetta Universal.

Possibili Scenari | Recensione

Bisogna dirlo: le aspettative per quest’album erano altissime. Conosciamo ormai da tempo lo stile di Cesare Cremonini, i suoi testi ben costruiti. Anche il singolo, Poetica, ci ha lasciato ben sperare. Eppure, dopo qualche ascolto, è come se fossimo insoddisfatti. Tutti lo incoronano come ‘imperdibile’, ‘disco dell’anno’. Secondo chi scrive, nel complesso l’album non è male, e ci sono un paio di pezzi (compreso Poetica) davvero di alto livello. Eppure i testi come sempre pazzeschi, questa volta è come se sembrassero troppo stretti in melodie poco orecchiabili, poco comprensibili, per nulla radiofoniche (ma questo non è un problema), che in alcuni casi lasciano un senso di smarrimento.

È un album che richiede del tempo per essere ascoltato: su questo siamo pienamente d’accordo. Ci sono in mezzo tante tematiche: l’immigrazione in Kashmir-Kashmir, l’amore in tutte le sue forme, anche in quella più ironica di Al tuo matrimonio (facciamo un appello: Cesare, ti prego, vogliamo il video!), la voglia di primeggiare in Nessuno vuole essere Robin. È un disco misto, le influenze sono varie, da Pharrell Williams al brit-rock anni ’90, perfino Battisti e i Tame Impala, a cui lo stesso Cremonini spiega di essersi ispirato in Un uomo nuovo.

C’è l’atmosfera d’altri tempi di Poetica e in Il cielo era sereno, e c’è anche il tormentone estivo, La Isla, forse quella che si canticchia meglio. Indubbiamente quello che colpisce di più di tutto il disco sono i testi, sempre diretti, curati, non convenzionali. Nessuno vuole essere Robin, in questo frangente, è davvero un piccolo capolavoro (Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli?/Tutti col numero 10 sulla schiena/E poi sbagliamo i rigori/Ti sei accorta anche tu che in questo mondo di eroi/nessuno vuole essere Robin?). Eppure questa miscellanea musicale può ‘spiazzare’ gli ascoltatori più distratti, anche se probabilmente è un effetto voluto.

Un disco in cui, come ha dichiarato lo stesso Cesare, c’è un pezzo della sua vita. E forse anche della nostra. Un album che per essere apprezzato a pieno richiede tempo, un album che non ha una direzione precisa, ma che, forse, spinge chi lo ascolta a trovarne una personale, un ‘possibile scenario’ in cui identificarsi. Una scelta di ‘non scegliere’. Ma Cremonini, arrivato a questo punto della carriera, può permetterselo.

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Possibili scenari | Tracklist

01. Possibili Scenari – (05:11)
02. Kashmir-Kashmir – (04:09)
03. Poetica – (04:53)
04. Un Uomo Nuovo – (05:41)
05. Nessuno Vuole Essere Robin – (04:44)
06. Silent Hill – (04:13)
07. Il Cielo Era Sereno – (04:33)
08. La Isla – (04:46)
09. Al Tuo Matrimonio – (04:25)
10. La Macchina Del Tempo – (07:02)

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