Home Concerto del Primo Maggio Concerto Primo Maggio Roma 2017, tutte le esibizioni: Gabbani conquista la piazza, la Rai sfuma i PBS

Concerto Primo Maggio Roma 2017, tutte le esibizioni: Gabbani conquista la piazza, la Rai sfuma i PBS

Il Concertone del 1 maggio da Roma in diretta su Soundsblog dalle 15. Segui l’evento minuto per minuto con il nostro liveblogging.

pubblicato 1 Maggio 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 17:55

  • 11.14

    Il Concerto del Primo Maggio inizia alle 15 con l’anteprima e noi di Soundsblog vi diamo appuntamento fra qualche ora per seguire insieme la diretta dell’evento. A dopo!

  • 11.37

    Massimo Bonelli e Carlo Gavaudan, organizzatori del Concerto: «Quest’anno abbiamo voluto dare al palco del Primo Maggio quell’impronta di contemporaneità che l’ha contraddistinto nelle sue prime edizioni, provando così a rappresentare al meglio l’attuale momento musicale italiano. Per questo la line up dell’edizione 2017 del Concertone spazierà da Brunori Sas a Le Luci Della Centrale Elettrica, dagli Ex-Otago a Ermal Meta, da Levante a Fabrizio Moro e poi ancora Lo Stato Sociale, Samuel, Rocco Hunt, Motta, Maldestro passando anche per il tormentone Gabbani e fino agli ospiti internazionali come Editors, Public Service Broadcasting e Bombino».

  • 12.04

    L’Ansa ha svelato l’ordine di esibizione dei cantanti del Concerto del Primo Maggio 2017. Eccolo, a seguire: Après la Classe, Amarcord (1mnext finalista), Incomprensibile Fc (1mnext finalista), Doro Gjat (1mnext finalista), Braschi, Geometra Mangoni, Ara Malikian, Rocco Hunt, Orchestra di Saltarello abruzzese, Mimmo Cavallaro, Teresa De Sio, Giovanni Guidi, Marina Rei, Artù, Sfera Ebbasta, Ladri di Carrozzelle, Ex-Otago, Motta, Le luci della centrale elettrica, Bombino, La Rua, Levante, Editors, Lo Stato Sociale, Francesco Gabbani, Brunori Sas, Ermal Meta, Edoardo Bennato, Maldestro, Fabrizio Moro, Samuel, Planet Funk, Public Service Broadcasting.

  • 15.03

    Tutto è pronto per il Concertone annuale. Ecco alcuni scatti in diretta da una serena Roma (qua dove scrivo io, sembra novembre, invece…)

  • 15.12

    Parte il collegamento da Piazza San Giovanni in Laterano di Roma per l’inizio del concerto del Primo Maggio con la consueta Anteprima.

  • 15.12

    Camilla sale sul palco con il grido “Romaaaaa”, in diretta da Rai Radio 2 e Rai Tre. “Non vogliamo dimenticare Portella della Ginestra, 70 anni dalla strage del primo maggio. Undici persone vennero uccise mentre manifestavano per i loro diritti. E i lavorati delle fabbriche”

  • 15.16

    Come da scaletta, ad aprire il Concertone è Circo Manicomio degli Apres La Classe. Mammalitaliani è il secondo pezzo del gruppo

  • 15.20

    Terzo brano è Paris. Inizio sicuramente energico, per questo Concertone.

  • 15.23

    Torna Camilla che invita sul palco il suo compagno di viaggio, Clementino. “Sono molto felice di essere qui! Io vengo dai centri sociali, ho iniziare a fare i freestyle da Leoncavallo”.

  • 15.27

    Massimo Cotto sale sul palco e ricorda Fausto Mesolella, scomparso un mese fa. Poi passa al riassunto del Contest. Ma ci rinuncia perché già Amarcord iniziano a cantare Tutti Fermi. E quindi abbandona il palco.

  • 15.33

    Cotto ci riprova, al termine dell’esibizione e racconta le origine degli Amarcord.

  • 15.39

    Ecco, adesso gli Incomprensibile FC, come una squadra di calcio, appunto, incomprensibile. Arrivano da Torino. Cantano Perdersi.

  • 15.41

    Terzo finalista è Doro Gjat, del Friuli.

  • 15.48

    Ed ecco i Brother, vincitori del concorso a livello europeo. Cantano Sea Spray e arrivano dall’Inghilterra.

  • 15.50

    “Batti le mani, batti le mani”, prova a convincere il cantante dei Brother.

  • 15.55

    Braschi, uno dei finalisti di Area Sanremo, presenta il nuovo singolo, Acqua e neve.

  • 16.00

    Torna Clementino sul palco e inizia a far urlare i lati della piazza: prima a sinistra poi a destra, poi in fondo. Del resto 9 ore sono tante…

  • 16.01

    Si passa al Geometra Mangoni ma prima della sua esibizione devono prendere tempo per sistemare gli strumenti. “Voi da dove venite?” Siamo all’appello.

  • 16.03

    Sempre per il ciclo “Prendiamo tempo”, scopriamo il vincitore del contest 1MNEXT.

  • 16.04

    Vincono gli Incomprensibile FC di Torino con Perdersi.

  • 16.07

    Alla fine, il Geoemtra Mangoni riesce a cantare E’ tutto qui.

  • 16.10

    Inizia ufficialmente il Concerto del Primo Maggio dopo la precedente anteprima. E il primo a salire sul palco è Ara Malikian con Bourj Hammoud (nome anche di una città nella parte nord-orientale della capitale libanese).

  • 16.16

    Il suo secondo pezzo è Broken Eggs. Ara Malikian è un violinista libanese e dirige l’orchestra sinfonica della Madrid Royal Opera.

  • 1621.

    “Siete un pubblico meraviglioso” dice Ara che spiega di aver imparato l’italiano solo questa mattina la parla più fluentemente di me appena sveglio, tra le varie cose. Terzo pezzo ai violini è Bella ciao. E la piazza si scatena e poga.

  • 16.25

    Rocco Hunt presentato da Clementino. “Chi non salta non arriva a domani!” dice il rapper mentre inizia a cantare Tu vuò fa l’americano (con parte rappata, ovviamente).

  • 16.27

    Passa poi a Wake Up da Sanremo 2016 e, successivamente, Kevvuò.

  • 16.34

    Nu Juorno Buono è il brano seguente.E ricorda che il suo nuovo singolo è uscito… “e lo trovate su YouTube”.

  • 16.38

    Orchestra popolare del Saltarello per omaggiare l’Abruzzo, sul palco del Concertone.

  • 16.42

    Camilla racconta la storia di chi ha lavorato in quei territorio con l’intervento del vigile del fuoco, Franco: “Il nostro lavoro è un servizio pubblico, usurante ma molto gratificante”. E’ intervenuto anche ad Amatrice:” C’è un forte coinvolgimento emozionale con la cittadinanza”.

  • 16.48

    Mimmo Cavallaro con L’Europa che danza,

  • 16.51

    “Siete pronti a ballare?” chiede prima di cantare il secondo pezzo, Comu si gira comu si balla

  • 16.56

    “La versione femminile del Napoletan power!” Così Clementino presenta, sul palco, Teresa De Sio. Primo brano è ‘O Scarrafone.

  • 17.00

    ‘O Jammone secondo brano in scaletta dopo un sentito saluto a Pino Daniele che “sta facendo ‘o scarrafone lassù!” Segue Je So Pazza.

  • 17.09

    Camilla parla dell’Umbria e dei Paesi più colpiti dal terremoto. “L’autore del migliore album jazz del 2016, Giovanni Guidi!”. E’ Camilla a presentare il prossimo artista che suona Can’t Falling With You, celebre brano di Elvis Presley. Meraviglia.

  • 17.13

    E ti pareva… Per lui solo quel brano.

  • 17.13

    Camila presenta il prossimo ospite sul palco, Abdoul. Racconta di suo padre, arrivato nel 1988 in Italia, vendeva gli accendini a Milano e questa dignità l’ha premiato con questa sanatoria. Ora è il primo avvocato nigeriano del foro di Milano.

  • 17.16

    Il saluto di Camila a Paolo Benvegnù, assente per un malore nei giorni scorsi (ma adesso sta meglio). E proprio Abdoul presenta Marina Rei che inizia con il brano Il mare è bellissimo insieme alla band di Paolo.

  • 17.21

    Il mare verticale è il secondo pezzo, segue Un inverno da baciare.

  • 17.31

    E’ il momento di Artù che inizia con “Zitti” e prosegue con “Roma d’Estate”

  • 17.40

    Ladri di carrozzelle sul palco del Primo Maggio dopo la loro ospitata anche a Sanremo 2017. Interpretano Stravedo per la vita.

  • 17,45

    E’ il momento degli Ex-Otago. Il nome Otago prende ispirazione da una squadra di rugby che ha vinto nonostante ogni pronostico. I giovani d’oggi è il brano che apre la loro performance. Segue Gli occhi della luna.

  • 17.56

    “Quando sono con te” è il brano che chiude la loro esibizione sul palco.

  • 18.01

    Motta sul palco per il loro set live. Aprono con Roma Stasera.

  • 18.06

    “Questa è una canzone per parla di una donna transgender” anticipa prima di cantare “Sei bella davvero”.

  • 18.09

    “Questa canzone la dedico a chi un lavoro non ce l’ha ma continua a combattere per poter cambiare le cose in un Paese che è malato ma incredibilmente bello”. Partono le note di “La fine dei vent’anni”.

  • 18,21

    Secondo brano è “Qui”.

  • 18.25

    Stelle Marine è il loro ultimo -terzo- brano della loro performance.

  • 18.28

    Selfie di rito tra Camila e Clementino. Poi la conduttrice chiede al collega di rappare un po’.

  • 18.30

    Bombino è il prossimo. Imuhar è il primo pezzo.

  • 18.49

    Camila manda una clip sul ricordo di Portella della Ginestra, a 70 anni dalla strage del primo maggio. Era il 1947.

  • 18.52

    Si chiude la prima parte di questo Concertone con Clementino che canta ‘O Vient.

  • 18.56

    Ecco Camila e Clementino sul palco mentre salutano il pubblico dando appuntamento alle 20 con la seconda parte. E la parola, dalle 20, passerà alla mia collega, Giorgia Iovane. Buon lavoro!

  • 19.04

    Grazie Alberto! Approfitto subito per ‘prendere la linea’ anche se ci vuole un po’ di tempo ancora prima che Rai 3 si ricolleghi con Piazza San Giovanni in Laterano. Appuntamento alle 20.00. E mettete su le macchinette del caffè…

  • 19.53

    Ultimi minuti prima della ripresa dello show. I primi ad esibirsi col ritorno del live dovrebbero essere i La Rua.

  • 20.02

    La linea torna alla Piazza: i cartelli pubblicitari annunciano il ritorno di Camila Raznovich che non ha già quasi più voce.

  • 20.03

    Primo Maggio dedicato ai Migranti che salgono su questi barconi “che qualcuno ha chiamato taxi, che a qualcuno sono costati 5000 euro e che non garantiscono la fine della corsa” dice la Raznovich. Attendiamo reazione di Di Maio.

  • 20.04

    Come da scaletta si riprende dai La Rua, che cantano Il Sabato fa Così, seguita subito da Tutta la vita una vita così.

  • 20.09

    Terzo pezzo Non ho la tristezza. In 10 minuti tre pezzi. Chapeau.

  • 20.13

    Sul palco si parla di illegalità e sfruttamento con la Coop che promuove prodotti etici: momento sponsor, insomma. Marilena, che raccoglie fragole nel casertano, e Singh, che lavorava a Mantova sotto caporalato.

  • 20.16

    Ed è il momento di Levante presentata da Clementino, che però prima fa il solito giochino scaldapubblico per dare al palco il tempo di organizzarsi.

  • 20.16

    Si comincia con Non me ne frega niente.

  • 20.19

    Intanto noto che a Roma piove e che l’audio tv è buono: un miracolo per il concertone. La Regia, invece, non ce la può fare. E’ congenito il fatto.

  • 20.20

    Secondo brano Diamante (ma la grafica sbaglia). Terzo brano: Gesù Cristo sono io. “Gesù sono tutte le donne che hanno subito violenza, che hanno perso la vita…” dice Levante che imbraccia la chitarra per cantarla. E via, senza saluti e senza perdite di tempo.

  • 20.27

    Sono qui da soli 25 minuti, ma se sento Clementino dire ancora “1 2 3” sclero.

  • 20.28

    Senza soluzione di continuità (bravi) ecco gli Editors con Sugar: va’ che forse si sente un po’ di musica.

  • 20.32

    Gli Editors continuano con A Ton of Love: bravi a mettere la grafica. Confezione più curata degli ultimi anni, a occhio.

  • 20.33

    Piove proprio convintamente adesso: ombrelli aperti sotto al palco di San Giovanni.

  • 20.37

    The Racing Rats è il terzo brano degli Editors al concertone. Per loro anche un quarto pezzo, Papillon.

  • 20.44

    Io continuo a pensare che se il budget del concertone lo dessero a Gazebo per uno speciale sul lavoro nel mondo spenderebbero meglio i loro soldi…

  • 20.48

    Ma tocca adesso a Lo Stato Sociale. La Raznovich ormai cede allo sciarpone: la voce deve durare almeno fino a mezzanotte.

  • 20.49

    Si sentono urla scomposte dalla platea: l’ingresso in scena è spettacolo, per costumi e voice over sulle dichiarazioni di Poletti. E cantano Mi sono rotto il cazzo. La grafica Rai è il capolavoro.

  • 20.51

    Tirano palloni sulla platea: ecco, più che a Poletti penso a Totti a Sanremo.

  • 20.53

    Tra “cazzo”, “Stronzi”, “Eni” e “preti” mi aspetto il Moige da un momento all’altro. Ma leggete il testo:
    “Mi sono rotto il cazzo
    Degli esperimenti del frequentiamoci ma senza impegno
    Stiamo insieme ma non vediamoci che poi ho paura
    Anzi vediamoci quanto ci pare
    Ma vediamoci in compagnia
    Mi sono rotto il cazzo dei codardi con l’amore degli altri
    Mi sono rotto il cazzo perché poi non si dorme più
    Si sta svegli finchè non muore la speranza
    Maledetta stronza che non muore mai mentre io vorrei dormire
    Mi sono rotto il cazzo di questa città
    Degli aperitivi a dieci euro, del clima di terrore a gratis
    Dei giovani di sinistra, arrivisti, bugiardi, senza lode
    Gente che in una gara di idiozia riuscirebbe ad arrivare secondo
    Mi sono rotto il cazzo di quelli che vogliono andare un anno all’estero
    Ma prima tre mesi da cameriere, così guadagno qualche soldo
    Svegliati stronzo che sono trent’anni che mamma ti mantiene
    E le dispiace pure che vai a fare il cameriere
    Mi sono rotto il cazzo delle signorine che vogliono fare un sacco di cose
    Ma non ne sono in grado e se ne accorgono tardi
    E allora 800 euro per la reflex, 200 per yoga e 300 per i peli del culo e 600 d’affitto
    Per emanciparsi
    Mi sono rotto il cazzo della puzza di piscio delle zone industriali
    Della puzza di industria
    Dei giardini pubblici
    Di tutti a lavoro in auto, una persona per auto Per finanziare meglio l’Eni
    Mi sono rotto il cazzo della critica musicale
    Non siete Lester Bangs
    Non siete Carlo Emilio Gadda
    Si fa fatica a capire cosa scrivete
    Bontà di dio
    Avete dei gusti di merda
    C’avete rotto il cazzo etichette indipendenti
    Con 400 euro ti registro il disco in casa, suona bene, lo metti su Vimeo
    Fai girare la voce
    Tra un anno a Coachella
    E tra due anni
    A fare il benzinaio

    Mi sono rotto il cazzo che se vince la sinistra vince la droga
    E mai che mi invitino a un festino
    Mi sono rotto il cazzo del più grande partito riformista d’europa
    Del facciamo quadrato nel grande centro nei girotondi
    Del partito dell’amore
    Del governo ombra
    Di chi si difende dai processi e non nei processi
    Dei militari nei giardini pubblici a fare la guardia a chi piscia il cane
    Mi sono rotto il cazzo della sicurezza come fiera della forca
    E del fascino della divisa
    Sarebbe bello bruciassero meno fabbriche e Crollassero meno scuole
    E scippassero più vecchiette
    Mi sono rotto il cazzo di c’è la crisi c’è la crisi
    Da domani acquisto solo cacciabombardieri
    E’ un po’ di tempo ormai
    Che vendiamo solo sangue e compriamo solo merda
    Mi sono rotto il cazzo che bisogna essere lavoratori flessibili
    Come ergastolani in turnee ma molti più sorridenti
    Dei fascisti col culto del corpo che diventano campioni di greco-romana
    E poi fanno gli agguati ai ragazzini di notte
    In cinque contro uno
    Mi sono rotto il cazzo che non sono d’accordo con te
    Ma morirei affinché tu possa dire la tua stronzata
    Che poi i nazisti sono giovani che amano la politica
    I comunisti prendono a modello Cristo
    Mentre i preti contestualizzano bestemmie
    E nella guerra per la pace vince da sempre
    Il voto moderato

    Fate una cosa bella, ma bella davvero
    La prossima volta che dite una stronzata
    Ammazzatevi da soli

    Mi sono rotto il cazzo anche di me stesso
    Che mi conosco fin troppo bene e ho ancora tutta la vita davanti
    Che cazzo faccio da qui fino alla pensione
    Che poi mica me la danno, e comunque
    Non avevo le carte
    Mi sono rotto il cazzo anche di te
    Che per fortuna non ti conosco
    E forse sei la speranza
    Giuro che se ti incontro
    Giuro che se ti incontro
    Finisce male”

  • 20.55

    La predica de Lo Stato Sociale continua prima di tornare a cantare Eri più bella come ipotesi.

  • 21.01

    Per quanto durano i pezzi de Lo Stato Sociale, direi che due bastano. E invece si continua parlando di Salvini (“che dice che da due uomini può crescere solo una persona con problemi ma da due etero è cresciuto Salvini. Non fatevi dire come amarvi, amatevi come vi pare…”) prima di Amarsi Male.

  • 21.04

    Sarà la mia timeline, ma sui social è in corso una rivolta per aver messo LSS dopo gli Editors: magari gli ospiti internazionali dovevano prendere un volo al volo…

  • 21.05

    Rischiavo di perdermi la maglietta No Tap…

  • 21.08

    Vogliono fare un quarto pezzo, ma la Raznovich li stoppa e manda la pubblicità. Amen. D’altra parte bisogna far partire il cartello/blocco della prima serata. E la regia non sa bene se lanciare la pubblicità o nuovamente i billboard.

  • 21.09

    Ragazzi, se decidete di fare le vignette (giusto) pensate ai loghi…

  • 21.13

    La prima serata è con noi: ripartono i cartelli sponsor e la ‘sigla’. L’Auditel ha regole precise.

  • 21.13

    E la prima serata del Concertone si apre col vincitore di Sanremo 2017, Francesco Gabbani e la sua Amen.

  • 21.18

    Secondo brano, Tra le granite e le granate. Almeno Gabbani si diverte sul palco e il pubblico reagisce. Chi ha fatto la scaletta, però, deve avere un certo gusto per l’ironia.

  • 21.21

    “Non mi va di fare troppi discorsi, però mi piacerebbe dire che qualcuno ci deve dare questo diritto al lavoro, ma noi ci dobbiamo mettere la voglia”. Amen. E vai con Occidentali’s Karma. E tutta la piazza canta una sola voce.

  • 21.22

    Piazza San Giovanni in Laterano si è svegliata. La scimmia non c’è però. Pensate quello che volete, ma sto ragazzo ci mette l’anima proprio e sa stare su un palco. Ed è anche la band che finora ha suonato meglio, diciamolo. Dategli il resto della serata.

  • 21.26

    Ed è anche l’unico che saluta il pubblico, diciamocelo.

  • 21.27

    Come gelare una piazza entusiasta: lanciare sul palco Gad Lerner che presenta Operai, in onda dal 7 maggio su Rai 3.

  • 21.29

    Editors, Lo Stato Sociale, Gabbani, Lerner: chi ha fatto la scaletta è un genio del male. O è pazzo.

  • 21.30

    Brunori Sas sul palco con La Verità. “Siate aperti, apertissimi, aggregatevi e non fidatevi dei cantanti, non dicono mai la verità” dice Brunori salutando il pubblico in piazza e a casa.

  • 21.36

    Si continua con L’Uomo Nero e con Sabato Sociale “Che i sindacati stanno col padrone
    Altro che primo maggio e festa dei cazzoni
    Che ognuno pensa per sé stesso
    E quindi anche io faccio lo stesso”.

  • 21.45

    Per chiudere Lamezia Milano. E si va in pubblicità. Già il secondo break dalle 20.00.

  • 21.55

    La regia lancia la vignetta di Altan (questa volta senza loghi, bravi), mentre sul palco si presenta Ermal Meta. Parlatevi.

  • 21.56

    Ed eccolo Ermal Meta, che inizia con Odio le Favole, prosegue con Volevo Dirti e con A Parte Te. La grafica ogni tanto si perde con i titoli.

  • 22.09

    L’ultima è Vietato Morire. “A ognuno spetta il compito di difendere la nostra vita e i nostri sogni. Imparate a distinguere sogni da fantasie” dice Ermal. E’ il terzo che invita a impegnarsi e non solo ad aspettare.

  • 22.13

    Il tormentone di Clementino è Camila che rappa. E’ arrivato il momento, così magari la smettiamo con questo siparietto. trattasi di quel capolavoro di “Cos’ Cos'”, che canta ora Clementino.

  • 22.20

    Clementino continua con la sua versione di Don Raffae’.

  • 22.22

    Tocca ora a un vero veterano del Concertone: Edoardo Bennato. Si comincia con Pronti a Salpare.

  • 22.30

    “Non ci interessano le beghe politiche interne dei partiti. Ci interessa il nostro futuro” dice Bennato prima di cantare Vendo Bagnoli.

  • 22.33

    E si continua con “A cosa serve la guerra” e con “Meno male che adesso non c’è Nerone”.

  • 22.40

    Nel mezzo dell’esibizione di Bennato c’è il tassativo: si va in pubblicità con la Raznovich. La tv non perdona, gli imprenditori che hanno comprato gli spazi pubblicitari neppure. In fondo si sta cantando anche per loro, eh.

  • 22.46

    Si riparte da Maldestro con Canzone per Federica.

  • 22.50

    “Non dimenticate mai di prendervi cura di voi stessi, perché solo così possiamo guardare al futuro. Quindi abbi cura di te”: mi piace questa nuova generazione di cantanti e di messaggi. E parte Abbi Cura di Te.

  • 22.54

    Solo due pezzi per lui. Ma ci si prepara a Fabrizio Moro con un ispettore della Coop…

  • 22.56

    Ma ecco Fabrizio Moro con Tutto Quello che Volevi. Subito dopo Libero.

  • 23.04

    Il terzo brano è dedicato ad Alessandra, che oggi non c’è più ma che per tanti anni è stata al suo fianco proprio al Concertone. Commozione. E’ un sogno che si avvera per Fabrizio, dice. Si tratta di “Alessandra sarà sempre più bella”.

  • 23.09

    E si chiude con Portami Via, dedicata alla figlia Anita e presentata a Sanremo 2017. E salutando dà appuntamento alla doppia data romana del suo tour al PalaLottomatica.

  • 23.13

    Isabella Ragonese e Francesco Montanari raccontano la storia di Eli, tratto dal nuovo film di Vicari, “Sole Cuore Amore”. Pubblicità.

  • 23.16

    E casualmente è anche il primo spot nel blocco…

  • 23.19

    Siamo al rush finale: si riprende da Samuel. Peccato che la regia faccia una cosa e il palco un’altra.

  • 23.19

    Samuel apre con La Risposta.

  • 23.22

    In piazza si agita una bandiera del PCI (che credo non abbia neanche più D’Alema in cantina) e la regia fa di tutto per evitarla. Ma è piazzata proprio davanti alla telecamera frontale. Quanto ci metterà la security a sequestrarla?

  • 23.24

    “Vi vedo freddi, ragazzi, vi vedo freddi” dice Samuel. E in effetti la platea è silenziosa, quasi muta. E si passa a Rabbia.

  • 23.27

    Samuel sta a questo palco come Cristina D’Avena ai canti gregoriani.

  • 23.29

    Samuel inizia a cantare La Statua della Mia Libertà ma poi si stoppa: vuole che la piazza partecipi. Come al gioco caffè. Ma sono le 23.30: ‘sta povera gente sta lì da stamattina…

  • 22.35

    “Emozionante che il mio disco salga sul questo palco. Emozionante e anche rassicurante…” dice Samuel che ringrazia chi ha lavorato dietro le quinte prima di lanciare Vedrai e invitare tutti a RockInRoma dove si esibirà. Siamo proprio alla vetrina promozionale ormai.

  • 23.58

    Moscia questa esibizione. Spiace dirlo.

  • 23,39

    E siamo agli ultimi due artisti. Tocca ai Planet Funk che aprono con Another Sunrise.

  • 23.45

    Il secondo pezzo è Non Stop. Direi che anche loro sarebbero stati bene a Sanremo, un po’ meno a San Giovanni. O forse no, ci stanno benissimo. Con la bandiera del PCI che ormai è solo il simulacro di quel che fu questa manifestazione.

  • 23.49

    E quindi si passa a Who Said. Correva l’anno 2002.

  • 23.54

    E chiudono così anche i Planet Funk, penultimi ad esibirsi a San Giovanni. Intanto Clementino e Camila salutano il pubblico: è la loro ultima uscita. “Sono contento di essere stato qui con voi” dice Clementino, che si becca i complimenti di Camila e fa promozione al suo disco. Appunto.

  • 23.56

    Tocca ai Public Service Broadcasting, anche se in piazza si canta Bella Ciao, così, a schiovere, mentre la band ha qualche problema a iniziare a suonare.

  • 23.57

    Ecco si inizia: primo brano, Gagarin. Beh, almeno c’è qualcosa di sovietico… Brano solo strumentale che piazzato alla fine di 8 ore di concerto sembra perfetto per far scorrere i titoli di coda.

  • 00.01

    E infatti eccoli. So’ maga.

  • 00.02

    E a mezzanotte e mezzo si chiude: poco importa che i PBS debbano ancora attaccare il secondo brano. E’ tardi. Ed è la tv, bellezza.

Il lungo concerto del Primo Maggio si conclude quasi mestamente, con Rai 3 che sfuma l’esibizione finale, quella dei PBS, alle 00.02: sia mai che Mannoni inizi tardi il suo Tg3 LineaNotte. Mi domando a che serva la diretta di un concerto se non si segue fino alla fine.

Lungi dal voler fare una critica musicale (che poi Lo Stato Sociale scrive che non siamo Lester Bangs e non siamo Carlo Emilio Gadda), mi limito a constatare che l’esibizione che ha davvero scaldato Piazza San Giovanni, facendo di essa un unico coro è stata quella di Francesco Gabbani, col climax su Occidentali’s Karma. Emozionanti anche Fabrizio Moro, Brunori SAS, coinvolgenti i Planet Funk, in una scaletta che ha talvolta dato l’impressione di essere su un palco vetrina, con cantanti attenti a promuovere dischi e tour più che diritti e lavoro.

Il Primo Maggio 2017 va quindi in archivio. Se ne riparla l’anno prossimo.

(Commento a cura di Giorgia Iovane)

Concerto Primo Maggio Roma 2017 | Diretta

concerto-primo-maggio.jpg

Il Concerto Del Primo Maggio torna, come ogni anno, in diretta su Rai Tre, a partire dalle 15 circa per l’anteprima e un’ora dopo con l’inizio vero e proprio dell’evento. A condurre, quest’anno, sul palco, ci saranno Camilla Raznovich e Clementino. Dalle 16 alle 19 ci sarà la prima parte del concerto e poi, successivamente, dalle 20, andrà in onda la seconda parte dell’evento che terminerà a mezzanotte. A seguire tutte le informazioni, dai conduttori, al cast degli artisti presenti e come vedere la diretta dell’evento (qui, su Soundsblog, il liveblogging in tempo reale). Appuntamento alle 15 di lunedì 1 maggio per seguire l’evento: io e la mia collega Giorgia Iovane vi accompagneremo per tutta la durata.

Concerto Primo Maggio Roma | Scaletta | Cast

Ecco la scaletta della giornata

Après la Classe
Amarcord (1mnext finalista)
Incomprensibile Fc (1mnext finalista)
Doro Gjat (1mnext finalista)
Braschi
Geometra Mangoni
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Concerto Primo Maggio Roma in Radio

Anche quest’anno Rai Radio2 sarà una delle voci ufficiali del Concerto del Primo Maggio di Roma.

La narrazione del “Concertone”, che dal primo pomeriggio, fino a tarda notte, richiama ogni anno tantissimi fan da tutta Italia, sarà scandita minuto per minuto, per tutti coloro che non potranno essere in piazza a seguirlo dal vivo, dalle voci che più di tutte sono legate alla musica di Radio2.

A partire dalle 16.00 con Katamashi e Gianluca Gazzoli, gli “inviati speciali” di ‘KGG’: a loro il compito di raccontare, con sguardo curioso e quel sapore glamour e internazionale tipico del programma, la kermesse 2017, scovando le notizie più stuzzicanti degli artisti che calcheranno il palco del concerto, fino alle 19.30. Alle 19.45, il testimone passerà a Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini, voci “rock and roll” di Radio2, che anticiperanno il loro ‘Rock and Roll Circus’, per aprire una finestra sul Primo Maggio di Roma. Storiche voci radiofoniche del Concertone, il loro sarà un racconto attento e aggiornato su tutto il panorama musicale che attraverserà la manifestazione. Con Pier e Carolina si andrà avanti fino alle 24.00, per non perdere nemmeno un momento di uno dei più grandi eventi musicali dell’anno.

E martedì 2 maggio, il concertone “continua” a ‘Radio2 come voi’. Dal palco di San Giovanni a Radio2 il passo è breve: Camila Raznovich e Francesco Gabbani, infatti, reduci l’una dalla conduzione, l’altro dalla partecipazione al noto “concertone”, racconteranno com’è andata ai microfoni di Radio2. La Raznovich, infatti, insieme ad Antonello Piroso, nel corso della trasmissione che conducono da settembre 2016, dal lunedì al venerdì alle 10, su Radio2, martedì 2 maggio ospiterà uno dei nomi di punta del Concerto del Primo Maggio, per tracciare un bilancio e raccontare un po’ di retroscena.

Radio2 al Primo Maggio di Roma è anche in streaming su www.radio2.rai.it e sulla app di Radio Rai per smartphone e tablet.

Concerto Primo Maggio | Dove seguire la diretta

E’ possibile seguire la diretta su Rai Tre a partire dalle 15 circa e su Radio 2. Inoltre, comodamente dal vostro smartphone, noi di Soundsblog vi terremo aggiornati sulle esibizioni e sulle notizie, minuto per minuto, con il nostro liveblogging.

Concerto Primo Maggio 2017 | Second Screen

L’hashtag ufficiale per commentare il concerto è #1M2017


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