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Fabio Curto, Via da qua: testo e video

Via da qua di Fabio Curto: guarda la cover e il video e leggi il testo su Blogo.it

pubblicato 15 Aprile 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 07:13

Come vi avevamo annunciato qualche giorno fa, da venerdì 14 aprile è in radio Via di qua, il nuovo singolo di Fabio Curto, che farà parte del suo nuovo lavoro, in uscita il prossimo autunno o nella primavera del 2018. Il vincitore di The Voice of Italy 2015 ha spiegato a Francesca Monti de Ilpopoloveneto.it:

Il singolo è nato in una camera d’albergo, dopo un concerto, in un periodo particolare in cui suonavo nelle grandi piazze da solo. E’ stata una prova ardua che ho superato e sono contento di questo, però c’era quella noticina di solitudine soprattutto a fine live, quando venivo portato in albergo, e da quella botta di adrenalina incredibile si passava al silenzio e a quegli ambienti sterili che non amo molto, perché preferisco quei posti autentici, con un odore vero di qualcosa di vissuto. La canzone inizia proprio dicendo “vorrei portare un grammo di campagna da annusare quando in questi strani hotel non c’è rumore…”. In questo pezzo sento la gioia di vivere, condividere e percepire attraverso l’intesa dei sensi. Per quanto riguarda l’ispirazione, ho sempre ascoltato tanta musica e ho un debole per il folk americano. E’ un brano intriso di quella materia e siamo riusciti a rendere bene in italiano quello che volevamo dire. La canzone, come dicevo prima, è nata con la chitarra in una stanza d’albergo ed è stata ultimata in campagna, dove mi sono trasferito per finire di scrivere.

Via da qua – Fabio Curto: ascoltala su Spotify

Fabio Curto, Via da qua: testo

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Vorrei portare un grammo di campagna da annusare
Quando in questi grandi hotel non c’è rumore
Il palco a luci spente sembra un albero d’inverno
Poche ore ancora e pronti a ripartire
E non so più che cosa mi hanno detto
Se è onesto questo patto che ho firmato all’improvviso
Perfetto
Un patto è sempre un patto
Sarebbe stato meglio
Un pugno in mezzo al viso

Vorrei lasciare sempre una carezza
A quei bambini che mi credono l’eroe del mio paese
Guerrieri della luce salvate l’avvenire
Da quei grandi che hanno smesso di giocare

Vorrei cantare sempre una canzone di Modugno
A una vecchietta la domenica mattina
Non so spiegarvi quanto adori farle ricordare
Quel tempo in cui cantare
Era l’unico modo di andar via

Via da qua
Via dalla città
Ti prego portami indietro
Via
Via da qua
Dove non si sa
Soltanto un passo più indietro

Vorrei ci ricordaste che il valore di un artista
Va ben oltre i dischi che non venderete
E sai le notti in bianco ripensando
Alle parole di una strofa che voi non ascolterete
Perché state insegnando che bisogna essere falsi, stronzi o pazzi
Non esiste un’altra via
E a pugni chiusi questo cristo nella metro
Con tutto il suo passato
Riflesso dentro un vetro
La voglia d’andar via

Via da qua
Via dalla città
Ti prego portami indietro
Via
Via da qua
Dove non si sa
Soltanto un passo più indietro

Vorrei che questo vivere di fretta
Smetta di essere un’assurda offesa contro l’esistenza
Vorrei vedere viva la speranza
Porta all’invidia un poco di rispetto
Per ogni debolezza
Vorrei vedere gente che apparecchia per le strade
Mentre il sole si nasconde dietro al mare
Difendere l’amore
L’amore di mia madre
Che mi ha fatto capire
Che un giorno vorrei essere un buon padre

Via da qua
Via dalla città
Ti prego portami indietro
Via
Via da qua
Dove non si sa
Soltanto un passo più indietro

E poi via
Via da qua
Questa dignità
E’ una campana di vetro
Via
Via da qua
Dove non si sa
Soltanto un passo più indietro

Fabio Curto, Via da qua: video

Protagonista del video (che potete vedere cliccando sull’immagine d’apertura), produzione artistica di Simone Bortolotti con la regia di Ana Ortega Moral, è lo stesso Fabio Curto che, insieme alla sua band, rende vita alle parole e alle note del brano attraverso la sua voce. Le riprese del video sono state registrate all’interno degli studi di “El Garaje produzioni” di Bologna e nella particolare località di Lagaccio a Boccassuolo di Palagano (MO).

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