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Concerto del Primo Maggio 2017 a Taranto: non s’ha da fare

Il concertone salta per motivi politici: “Arrivederci al prossimo anno”.

pubblicato 13 Marzo 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 08:23

Il concertone del Primo (o Uno, come dir si voglia) Maggio di Taranto non vedrà la luce nel 2017. Lo hanno annunciato gli attivisti del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, organizzatori delle quattro edizioni della manifestazione tarantina. “La quinta edizione di #unomaggiotaranto non si farà, almeno per quest’anno. È quindi un arrivederci, non un addio. Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti ha ragionato a lungo sull’opportunità di organizzare anche nel 2017 il più grande evento musicale e di lotta dal basso del Sud Italia, maturando infine una decisione sofferta ma necessaria visto il particolare momento storico che sta vivendo Taranto“. L’evento non si farà per non interferire con le prossime elezioni amministrative della cittadina.

L’obiettivo è dare un “segnale forte alla politica perché non faccia di questa manifestazione uno strumento per l’imminente campagna elettorale pro o contro qualcuno”:

“Un segnale forte alle forze oscure di questa città pronte a utilizzare per scopi elettorali e politici tutto ciò che ruota intorno a #unomaggiotaranto. Un segnale forte alla città perché quando si spengono le luci, finito lo show e pulito il parco (poi nuovamente abbandonato dall’amministrazione comunale) il Comitato non resti solo a combattere per i restanti 364 giorni contro le ingiustizie di questo territorio. Perché Taranto siamo tutti noi! Un segnale forte a questa amministrazione comunale da noi sempre osteggiata, che l’anno scorso ha permesso coscientemente l’abusivismo con una mancanza di controllo da parte delle autorità preposte. Impossibile non ricordare lo sciopero della polizia municipale indetto casualmente proprio la giornata del Primo Maggio e che ha provocato gravissime ripercussioni economiche sulla manifestazione. Ma soprattutto un segnale forte lo dobbiamo dare a noi stessi per quello che siamo riusciti a fare e per quello che saremo capaci di fare per il futuro di questo grande concerto. Magari il “silenzio” di quei giorni e il parco vuoto ci aiuteranno a riflettere su quanto ancora sia lunga la strada per restituire la dignità a questa città difficile”.

L’invito del Comitato, presieduto dall’attore Michele Riondino, è al 2018: “Arrivederci al prossimo anno”.

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