Home Notizie Fabrizio Moro: “Pace è un album egocentrico, parlo di me. Sanremo me lo aspettavo diverso”

Fabrizio Moro: “Pace è un album egocentrico, parlo di me. Sanremo me lo aspettavo diverso”

Fabrizio Moro parla del nuovo album Pace, Portami Via, Sanremo, Amici – Le dichiarazioni in conferenza stampa.

pubblicato 8 Marzo 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 08:31

Fabrizio Moro si apre come non ha mai fatto nel nuovo album, intitolato Pace, che uscirà venerdì 10 marzo per Sony Music. Dieci brani inediti ed un duetto con Bianca Guaccero, prodotti da Antonio Filippelli e Fabrizio Ferraguzzo: “E’ un album egocentrico, parlo più di me. Ho lavorato molto su me stesso, sono stati due anni di produzione e sono successe tante cose. Alcune belle, altre meno belle, ma comunque importanti per la mia vita. Grazie ad una serenità temporanea e alla paternità, ho iniziato a vivere la quotidianità in maniera normale. Ho iniziato a fare la spesa, sono andato in tintoria, ho fatto cose normali che prima venivano fatte da altri per me”, spiega il cantautore romano in un incontro con i giornalisti.

Pace arriva a tre anni dall’ultimo album (e a dieci da Pensa): “Rispetto al 2007 di Pensa sembrano passati cinquant’anni. E riguardandomi indietro ho avuto la percezione di aver costruito un’eredità importante, musicalmente parlando: questo mi ha dato serenità. Questo, invece, è stato un album terapeutico e me ne sono reso conto quando me lo sono ascoltato tutto di fila, senza la frenesia del lavoro di pre-produzione. Ho lavorato con una condizione psicologica timorosa, non sapevo verso quello che andavo incontro. Poi, durante lo svolgersi delle registrazioni, arrivavano delle conferme. Sembra quasi un concept album riferito al mio stato d’animo”.

Quindi Moro racconta la nascita del duetto con Bianca Guaccero sulle note di È più forte l’amore: “Il disco doveva contenere 10 brani, questo è stato aggiunto all’ultimo. Il brano è nato per caso, Bianca mi ha chiamato per collaborare ad una colonna sonora di un film che uscirà a breve e quando ho sentito il pezzo cantato da lei mi sono meravigliato. Intanto perché non sapevo cantasse e soprattutto non sapevo cantasse così bene. Lei è tra le migliori interpreti con le quali ho collaborato. Così ho deciso di inserire il duetto nella tracklist”.

Tra gli undici brani, spicca anche il sanremese Portami Via: “Forse è il pezzo a cui voglio più bene. A Sanremo è andata al contrario di come me lo immaginavo. Mi aspettavo una posizione diversa in classifica, più alta, però mi aspettavo un riflesso peggiore per la canzone. Non pensavo che il brano potesse arrivare al disco d’oro in due settimane. Soprattutto dopo aver cantato in quel modo lì, perché avevo costantemente un groppo in gola e non ho cantato bene. Quest’anno avevo un’ansia da prestazione che non avevo mai avuto prima. Mi aspettavo delle conferme da me stesso e anche gli altri se le aspettavano. Vivo con un’ansia da prestazione verso i riflettori. Ho sempre avuto paura a mettermi in gioco, è sempre stato un limite che mi ha frenato”.

Tra i timori c’era anche quello di mettersi in gioco nei talent: “Anche Amici è stato terapeutico, mi ha aiutato ad aprirmi di più. Mi ha permesso di mettermi in confronto con tante persone tutte insieme. La De Filippi erano già un paio di anni che mi chiamava, ma dicevo sempre di no per paura di confrontarmi con le critiche e con un riflettore così grande. Lì, appena fai qualcosa che non va, finisci subito sui social ed i siti. Adesso ho fatto pace con questo aspetto”.

Intanto Moro si prepara al tour: “Sto rifacendo tutto da zero per gli arrangiamenti, sto lavorando già da alcuni mesi alla scaletta. Ci saranno delle anteprime a Milano (il 20 aprile al Fabrique) e Roma (il 26 e 27 al Palalottomatica), poi inizierà il tour vero e proprio: abbiamo chiuso 20 città”.

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