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Giusy Ferreri, Girotondo: la conferenza stampa

Giusy Ferreri presenta il nuovo album, Girotondo: conferenza stampa. Tutte le dichiarazioni.

pubblicato 2 Marzo 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 17:57

  • 11.30

    Inizia la conferenza stampa. Giusy: “Un mio lato è molto propenso alla novità e alla sperimentazione, ho sempre pensato che il mio timbro vocale è talmente distinguibile da aver bisogno di essere arricchito con cambiamenti di sonorità e produzione. Mi piace il concetto di attualità e questo nuovo lavoro è stato di gruppo e grande confronto. L’esigenza principale è stata quella di confrontarmi con tanti autori differenti e anche mettere da parte l’oroglio di voler scrivere qualcosa di mio fortemente personale. Ma alla fine è venuto fuori qualcosa di ancor più personale, anche se rivisitato con linguaggi innovativi”.

  • 11.35

    “La prima parte dell’album, sobria e spensierata che mancava nei miei lavori precedenti, è arrivata grazie all’esperienza positiva e straordinaria vissuta con Baby K. La seconda parte è più introspettiva, nata grazie alla collaborazione con gli autori. Effettivamente sono quattordici tracce, sono tante ma era difficile scegliere e scegliere il materiale”.

  • 11.40

    “Sin dall’inizio miravo ad autori come Diego Mancino perché lo stimavo da tempo. Mi piaceva l’idea di mettere insieme alcuni autori con il quale avevo fatto qualcosa e alcuni contributi nuovi. Un cocktail autorale, insomma. Ogni singlo brano è stato vissuto con l’idea di lavorare insieme”.

  • 11.45

    Com’è andata a Sanremo? “Era importante tornare a Sanremo quest’anno. Ho vissuto tutte le mie esperienze sanremesi con passione, sapendo che quella è una vetrina televisiva importante. Ogni mia presenza è stata diversa. Quello del 2011 è stato il Festival più rischioso con una svolta rock. Nel 2014 con Ti porto a cena con me era un brano più mirato ed in linea con le esigenze del Festival, mi metteva nella condizione di interpretare il brano in una maniera più pacata. Ma lì avevo la testa altrove per fattori personali e quindi ero anche meno emozionata. Quest’anno ero convinta, il brano sapevo che fosse adeguato al Festival (essendo elettronico) ma era comunque fedele al mio percorso. Lo ritenevo il fratello gemello di Novembre o Volevo Te. Caratterialmente mi piace accettare qualsiasi cosa, anche una sconfitta o un’eliminazione. Ho passato tanti anni da incompresa, va bene così”.

  • 11.50

    “Non ce l’ho con la giuria. Mi rendo conto di avere un timbro particolare: può piacere come non può piacere per niente. Bisogna saper accettare i risultati. Alcune volte mi è andata bene con successi spropositati arrivati a sorpresa. Ma possono arrivare anche dei momenti meno fortunati. Il brano, Fa Talmente Male, è efficace e ha la sua valenza nel pieno delle sue sonorità, si esprime meglio in radio che sul palco. Non è esattamente il brano che riesce ad esprimersi nella formula più orchestrale. Quando ci sono dei pezzi che hanno una formula più elettronica è difficile trovare una valorizzazione in poco tempo in contesti del genere”.

  • 11.55

    “Quest’anno, poi, a differenza delle passate esperienze sanremesi c’era una novità: sono incinta. Sono al mese, si vede poco. E’ un periodo delicato questo iniziale, ho rischiato di avere le nause sul palco. Vedremo come riconsiderare il tour, forse verrà posticipato. Sicuramente farò i firmacopie. Questa sorpresa è arrivata in questo momento e ha il suo perché”.

  • 12.00

    “L’ho saputo due settimane prima di andare a Sanremo. E ho detto: ‘Bene!’. E’ materia taboo per me, nonostante l’età. Non avevo ben chiaro fisiologicamente cosa sarebbe potuto succedere, me la sono vissuta man mano con calori strani o sudori. Dicono che dopo il terzo trimetre passi”.

  • 12.05

    Si torna all’album, perché quattordici tracce? “Il materiale mi piaceva tanto, era difficile rinunciare a qualcosa… c’è un grande elenco di brani messi da parte. Mano mano ci siamo gasati e ogni brano aggiunto stava bene con gli altri, andando a creare un filone continuo nella tracklist. Il lavoro è iniziato già dalla primavera precedente Baby K con ascolti e frequentazioni. Poi sono cambiate delle cose, il successo di Roma Bangkok ci ha fatto venire l’idea di uscire con un greathits e lì i brani nati non c’entravano niente. E’ stato un lavoro in crescendo”.

  • 12.10

    Il duetto con Federico Zampaglione: “Quel brano mi è arrivato e ce ne siamo innamorati tutti sin da subito. Poi è nata l’idea di realizzarlo in duetto, mi affascina di più l’idea del duetto piuttosto che la mia interpretazione singola”.

  • 12.15

    La copertina: “C’è l’idea della bussola con i punti cardinali messi in punti errati. Vuol ricreare l’idea di disorientamento e sbussolamento, ma anche del viaggio. Mi piace la vita zingaresca ed il costante movimento. Fosse per me, abiterei in una casa mobile come quelli del circo”.

  • 12.20

    La conferenza finisce qui.

Venerdì 3 marzo 2017 uscirà Girotondo, il nuovo album di inediti di Giusy Ferreri. L’artista, recude dal Festival di Sanremo con il brano Fa Talmente Male, torna con un disco composto da canzoni scritte da Federico Zampaglione, Tommaso Paradisi, Marco Masini, Roberto Casalino.

Soundsblog segue la conferenza in diretta.

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