Home Apocalyptica al Teatro Dal Verme di Milano: foto e commenti – 10 Febbraio 2017

Apocalyptica al Teatro Dal Verme di Milano: foto e commenti – 10 Febbraio 2017

Il meglio dei Metallica suonato da un quartetto d’archi. Come comportarsi quando sei in un rinomato teatro e vuoi cantare a squarciagola? Ecco com’è andata…

pubblicato 11 Febbraio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 09:27

Sono un metallaro semplice: sento una canzone dei Metallica che canto a memoria da oltre 25 anni, e la devo urlare a squarciagola. Ma come fare, se la canzone dei Metallica sta venendo suonata da un quartetto d’archi all’interno di un teatro, dove tutti gli altri sono seduti? E’ fuori luogo battersi il petto e urlare “MASTER! MASTER! WHERE’S THE DREAM THAT I’VE BEEN AFTER?” o una liberatoria “EEEEXIT LIIIIGHT! EEEENTER NIGHT!”?
Erano questi i miei timori, varcando la soglia del prestigioso Teatro Dal Verme, in pieno centro a Milano. Purtroppo i timori hanno preso forma quando alle 21 in punto le luci si sono spente e gli Apocalyptica sono saliti sul palco (potete vederlo nel video qui in alto) – ci sono enormi applausi seguiti da enorme silenzio, mentre gli strumenti vengono accordati e parte in sordina Enter Sandman: il momento è epico, ed è seguito da Master Of Puppets. E niente, non si canta: si rimane inchiodati alle sedie con le orecchie tese per seguire come gli arrangiamenti originali siano stati trasformati per le corde di quattro violoncelli. A volte sembra di ascoltare chitarre elettriche, e non c’è bisogno di basso o batteria per seguire i pezzi. E’ veramente un momento magico e, dopo poco, il “bisogno” di cantare svanisce, lasciando posto ad un vero concerto di musica (metal) classica.
Da segnalare la corda di Eicca Toppinen che si rompe e viene sostituita come in un pit-stop di Formula 1, con un tecnico che accorre e mentre gli altri continuano, Eicca svita e avvita la corda colpevole, senza perdere colpi.

Sul palco si nota la presenza di Antero Manninen, che suonò sul primo disco degli Apocalyptica per poi parzialmente ritirarsi, mentre al suo fianco Perttu Kivilaakso proprio non ce la fa a stare seduto a lungo col suo strumento: è l’unico che inizia ad alzarsi, a picchiare sul violoncello, a cambiare posizione… la sua anima metal vuole uscire, e può farlo quando finisce la prima parte, e dopo una pausa di 20 minuti viene svelata la batteria, protagonista della seconda metà del concerto.

Quando parte For Whom the Bell Tolls, Perttu si alza e dice a tutti che questo è un concerto metal, e possiamo stare in piedi, possiamo urlare, possiamo far casino… e allora il Teatro Dal Verme si scatena. L’unico problema è che senza una guida vocale, molti fan sbagliano gli attacchi dei ritornelli e delle strofe, ed il risultato è una cacofonia tale che ben pochi altri brani vengono cantati, e solo nei ritornelli irrinunciabili. Rimane comunque un momento magico, poter urlare “BATTERY! BATTERY!” in un teatro.
Riflettendoci, però, questa seconda parte del concerto è da un lato più emozionante perchè appunto la gente si può scatenare, e perchè decisamente la batteria trascina il tutto in territorio metal – d’altra lato, però, è anche un po’ meno “interessante”, perchè queste cover hanno vita molto più facile, visto che hanno la base di batteria a legarle e coprirle, mentre nella prima parte l’attenzione era tutta dedicata agli arrangiamenti classici, senza ulteriori strumenti. Sono due modi diversi di vivere il concerto, ed è comunque un bene averli potuti assaporare entrambi in momenti ben distinti. E non poter cantare non è stato un problema, alla fine: d’altronde, nonostante i Manowar abbiano coverizzato Nessun Dorma, nessuno si sarebbe sognato di andare ad un concerto lirico e urlare il brano ad alta voce. A volte, ci si può solo godere la musica.

Prima di lasciarvi alle foto e alla scaletta, una riflessione: pensate come sarebbe incredibile se i Metallica portassero in tour esattamente questa setlist, iniziando con Enter Sandman e passando per tutti i classici più amati, compresa Orion ed una rarissima Escape (che anche gli Apocalyptica hanno faticato ad eseguire).

Prima parte: Plays Metallica by Four Cellos
Enter Sandman
Master of Puppets
Harvester of Sorrow
The Unforgiven
Sad but True
Creeping Death
Wherever I May Roam
Welcome Home (Sanitarium)
Seconda parte – con la batteria
Fade to Black
For Whom the Bell Tolls
Fight Fire With Fire
Until It Sleeps
Orion
Escape
Battery
Seek & Destroy
—–
Nothing Else Matters
One

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