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Shawn Mendes, Illuminate: un disco dalle atmosfere intimiste che strizza l’occhio a John Mayer ed Ed Sheeran

Illuminate di Shawn Mendes: la recensione dell’album su Blogo.it

pubblicato 25 Settembre 2016 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:31

Shawn Mendes è uno dei nuovi nomi della musica internazionale che ha conquistato l’attenzione dei più giovani. La sua storia è figlia di questi ultimi anni: nessun talent show per lui ma un successo sempre più crescente che è iniziato sul web, grazie all’interpretazione di alcuni brani famosi, caricati su YouTube, che gli hanno permesso di non passare inosservato. Il suo primo disco risale al 2015, Handwritten, trainato dal boom del singolo Stitches. E adesso, Shawn è tornato con il suo secondo disco, una prova importante che ha il compito di cementare e confermare il suo decollo iniziale nella musica. E proprio di Illuminate, oggi, parliamo in questa recensione (12 tracce nella versione standard, 15 in quella deluxe).

Illuminate strizza l’occhio allo stile di John Mayers e di Ed Sheeran, senza lesinare atmosfere introspettive ed intimiste per un tormento amoroso (And do ya… do you think about me at all? And do you… do you feel the same way? Oh, tell me, babe” della Ruin che apre l’album e la successiva Mercy, la richiesta di pietà, comprensione da parte dell’amata nei suoi confronti “Please have mercy on me Take it easy on my heart”).

Treat you better è il brano che ha anticipato la pubblicazione di Illuminate ed è un brano da sound più ‘scanzonato’ e leggero, rispetto ai precedenti pezzi citati. Shawn, in questo caso, sa che la sua amata è impegnata ma le promette di essere quello che si prenderà cura per sempre di lei, la migliore opzione per una vita di coppia insieme (“I know I can treat you better than he can, And any girl like you deserves a gentleman”).

Three Empty Words torna alle atmosfere di inizio disco con sfumature malinconiche di un rapporto che si sta consumando (“It might be easier to stay, But it’ll never be the same, no oh no, And if something doesn’t change, Then we’ll keep on sinking further”), Don’t Be a Fool rovescia, invece, quello appena cantato, con l’augurio di trovare la persona giusta da aver accanto, che ci sarà sempre e che la sosterrà in ogni momento della vita (“And don’t be a fool, And say that you love me, Cause you’ll find a man. Who will stand by your side, And will be there for you”).

Like This evidenzia ancora di più lo stile “alla Ed Sheeran” di cui vi abbiamo parlato a inizio articolo. Un pezzo intimista, delicato, che accarezza l’ascoltatore nel suo viaggio tormentato emotivo (“I can try to stop it, all I like, Hands down, I’ve lost this fight, Thought I was strong enough for you, But I just can’t hide the truth”). No Promises alza il ritmo, abbandonando le atmosfere più raccolte delle tracce finora ascoltate (“Baby please no promises, Cause we won’t keep our promises, And I know the consequences, So baby please, baby please no promises”).

Lights On strizza l’occhio alla sensualità e al desiderio fisico (“And I can’t deny I want your body, But I’m a gentleman so I’ll be, The one who takes it slowly, Cause girl you’re so beautiful”) con un sound che potrebbe ricordare un ammiccante stile di Bieberiana memoria. C’è anche spazio per un tema delicato e più che mai attuale, Bad Reputation, incentrato sul cyberbullismo (“She got a bad reputation, She takes the long way home, And all of my friends’ve seen her naked, Or so the story goes, Mistakes we all make them, But they won’t let it go, no”). Understand è una riflessione sulla vita che cambia, sul non dimenticare le proprie origini e restare sempre legato al passato (“That I’ve been on this train too long, People getting off and on, Praying that I don’t forget where I belong And every time I ask myself Am I turning into someone else? I’m praying that I don’t forget just who I am”).

Roses, contenuto nella deluxe versione del disco, è il racconto dell’estremo tentativo di voler capire se c’è una possibilità per essere felice, senza interrompere una relazione nata con un altro uomo ma la necessità di conoscere e sapere (“I’m not tryna start a fire with this flame, But I’m worried that your heart might feel the same, And I have to be honest with you baby, Tell me If I’m wrong, and this is crazy, But I got you this rose, And I need to know”).

Illuminate è un disco che confermerà la aspettative di chi ha amato Handwritten e che contiene alcuni brani che sfuggono al facile ritmo orecchiabile puramente pop ma che, con chitarre, una voce malleabile e intensa, potremo facilmente trovare nei piani alte delle classifiche dei prossimi mesi. Shawn Mendes ha vinto la sua scommessa con un disco decisamente maturo per un ragazzo di 18 anni.

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