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Bastille, Wild World: recensioni album, opinioni e commenti

Wild World dei Bastille: le recensione del disco su Blogo.it

pubblicato 18 Settembre 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 13:46

E’ uscito il secondo album dei Bastille, Wild World, lo scorso 9 settembre 2016.

Ad anticipare il disco è stato il singolo Good Grief. Tutte le tracce presenti sono state scritte da Dan Smith. In Italia ha debuttato al nono posto della classifica Fimi mentre in Inghilterra ha conquistato direttamente la vetta all’esordio.

Ma la critica come avrà giudicato la seconda fatica del gruppo? Scopriamolo insieme con le prime recensioni.

PopMatters: I Bastille hanno solo due dischi nella sua carriera, e, in questo tempo, il mondo è diventata più grande. E’ un peccato che questo non sia diventato in alcuni modo più selvaggio.

The Observer (UK): Wild World è troppo salutare per poter generare emozioni reali.

musicOMH.com: In definitiva, il secondo LP dei Bastille è un più che degno seguito del primo disco, un album che getta un paio di interessanti sorprese lungo il suo ascolto.

Entertainment Weekly: Mentre l’espansione dei Bastille nelle loro influenze è ammirevole, l’intero album dura più di un’ora e il colpo di frusta del suono può essere faticoso. E’ bello che stiano cercando di confrontarsi, comunque, in molti stili diversi.

AllMusic: Wild World dimostra che i Bastille possono costruire il loro successo con stile. Sono il tipo di band che suonano meglio nel diventare più grandi grazie ai loro testi riflessivi, alle loro melodie ed enormi cori potrebbero riempire uno spazio -a forma di Coldplay- nei cuori degli ascoltatori.

Q Magazine: Wild World è l’album giusto al momento giusto.

The Guardian: Le chitarre risuonano in misura maggiore rispetto al disco d’esordio, confondendo ulteriormente la linea trai Bastille e i colleghi Coldplay, ma i Bastille hanno il vantaggio in termini di emotività non finta.

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