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Vasco Rossi perde la pazienza con i fan su Facebook: “Sciacquatevi la bocca quando parlate con me”

Vasco Rossi, critiche e polemiche su Facebook dopo alcuni suoi commenti sull’Ilva di Taranto e sulla comunità di San Patrignano: ecco i commenti raccolti da Soundsblog

pubblicato 18 Agosto 2012 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:33

Aria di burrasca su Facebook tra i fan e Vasco Rossi. Gli ultimi status del cantante hanno seccato gli utenti che lo seguivano sulla sua pagina ufficiale.

In molti hanno criticato il suo sostegno all’Ilva di Taranto che pare destinata ad essere chiusa e ai lavoratori che perderanno il posto. Infine la correzione di Vasco stesso, una volta lette le critiche feroci:

    (nei post di prima non ero al corrente dell’intero problema. ho sbagliato, non me ne vergogno e mi correggo)
    Oggi più che mai, in questi giorni di festa, va la mia solidarietà ai lavoratori dipendenti dell’Ilva di Taranto, (e a tutti i lavo
    ratori italiani in difficoltà) che attraversano un momento molto difficile. Gli amministratori, i politici e tutti quelli che hanno il compito (e il dovere) di affrontare e risolvere questi problemi dovranno trovare una soluzione per risolvere questa complicatissima questione.
    Da un lato una grande risorsa italiana (L’acciaio migliore del mondo viene fabbricato qui) che da lavoro a oltre 10.000 lavoratori dall’altro l’inquinamento che lo stabilimento produce e la salute per i cittadini che deve senza dubbio venire prima di qualsiasi cosa.
    io sono un artista e noi possiamo portare al massimo un po di gioia. abbraccio e auguro a tutti un buon ferragosto”

Alcuni utenti hanno infatti giustamente parlato dei problemi di salute come importanza principale (” mo si, la salute prima di tutto… salviamo i bambini di Taranto!”, “Senza salute non c’è lavoro. Prima la salute..poi il lavoro!”, ” mi hai deluso per quello che hai scritto in precedenza… scusa se ti ho risposto anche se non arrivo alla metà dei tuoi livelli…!!!!”), persino con riferimenti alla propria vita personale:

“Vasco perchè non vieni a cantare a taranto a pieni polmoni, solo nella mia famiglia ne sono morti già 8 di tumore ed uno lo stiamo perdendo in questi giorni (carte alla mano), abbiamo una bella città con 2 isole un ponte girevole un castello aragonese ecc ecc diamo spazio al turismo e magari incazzati con i politici che non danno spazio alla cultura e natura di questa città”

A questo punto è arrivato lo status proprio contro coloro che l’hanno apertamente criticato. E l’effetto è stato ancora più divampante in questo fuoco di accuse:

    “Mi occupo di quello che mi viene in mente di fare e non accetto lezioni di vita morale o etica da nessuno. nemmeno consigli non richiesti quindi,…fatevene una ragione…..quando avrete fatto la metà di quello che ho fatto io vi prenderò in considerazione….prima per cortesia sciacquatevi la bocca quando parlate con me giovani bruffolosi arroganti e ignoranti ragazzini…”

A peggiorare il tutto, la critica alla comunità di recupero di San Patrignano (ricordate il clamore per la storia della liberalizzazione delle droghe?):

    “Cara S.Patrignano, Da tempo vorrei raccogliere l’ invito a visitare la vostra comunità. Vorrei venire a incontrare i vostri ragazzi per scambiare le nostre opinioni. Mi ripropongo di farlo prima o poi dipendentemente dai miei impegni e le mie possibilità di movimento che sono un po’ limitate dall’entusiasmo, spesso letteralmente travolgente, che, fortunatamente, incontro quando vado in giro.
    Il lavoro che svolgete a San Patrignano, come “Comunità di recupero per tossicodipendenti”, è notoriamente concepita al fine di aiutare, in modo pratico e concreto, chi ha già intrapreso da tempo la strada della tossicodipendenza e ha bisogno di aiuto. La vostra è, per sua stessa definizione, un’attività di recupero localizzata all’interno delle vostre comunità e non certo un tentativo di prevenzione, di comprensione psicologica a livello sociale o di studio del problema in senso filosofico e culturale. E’ davvero inconcepibile, allora, come possiate voler entrare in una discussione che non vi compete e che, almeno finora, non avete mai avuto interesse ad affrontare e ad approfondire. Insomma, non potete vantare proprio nessun titolo per discutere di un problema che vi riguarda solo nel momento dell’aiuto e del recupero del tossicodipendente. Un pacato silenzio sul problema sarebbe da parte vostra più opportuno, elegante ed auspicabile. Il dibattito nel quale volete inserirvi ha per oggetto troppi argomenti dei quali voi non vi siete mai occupati: intanto si rivolge a coloro che nella droga non ci sono ancora “caduti”; poi mette in discussione l’efficacia degli attuali sistemi legislativi proponendone di più opportuni; infine sottolinea la necessità di un’informazione, di una cultura, dell’insegnamento (anche scolastico) ai giovani sulle droghe. Il vostro è il punto di vista, invece, è quello di chi sta a contatto solo con dei tossicodipendenti. dunque un punto di vista parziale e inevitabilmente un po’ viziato, di certo poco realista e obbiettivo per la realtà globale della intera società. Noi vogliamo guardare ai milioni di giovani che non “si fanno”, che ancora non hanno intenzione di farlo e devono essere informati preventivamente sulle diverse pericolosità delle varie sostanze sul mercato (nero!). Qui stiamo discutendo di come trattarli (senza criminalizzarli!) quando dovessero aver mosso solo un primo, timido passo nella scellerata via del consumo. Voi siete necessari e fondamentali solo quando e se saranno già ben avviati su quella strada, cioè molto dopo ancora, quando ormai –scusatemi- …“la frittata è fatta”. Non occupatevi di come gestire le uova, per cortesia. Non è un compito vostro. Con tutto il rispetto e l’affetto, vi auguro ogni bene per il lavoro che svolgete, ma le vostre opinioni in materia legislativa per il contrasto e per la lotta contro il consumo di droghe (scusatemi ancora) non sono necessarie, non potendo essere oggettive né opportune”

Anche qui i commenti non sono stati totalmente concordi:

“Vasco, sono d’accordo con te, ma perché impedire ai rappresentanti di San Patrignano di esprimere il loro punto di vista pur pensandola diversamente da loro?”

Oppure

“Scusami Vasco, ma stavolta mi hai proprio deluso. Tu hai sempre fatto della libertà (in tutti i sensi) la tua bandiera. Senza entrare nel merito della questione droga, San Patrignano, etc., dire a uno “tu non puoi parlare” oppure “stattene zitto, non è cosa per te” va contro tutto quello che hai sempre detto e fatto nella tua vita.”

C’è chi racconta anche la propria esperienza a San Patrignano e conferma il Vasco pensiero:

“Ciao Vasco,io sono una delle tante che sono stata a sanpatrignano…..nn ho mai condiviso il loro metodo di recupero……solo fuori e nel tuo ambiente puoi farcela…..solo li……IO CE L’ho FATTA X ORA……E SONO ORGOGLIOSA DI ESSERCI RIUSCITA NEL LUOGO DOVE HO INIZIATO……accanto ai problemi di sempre …….nn è certamente in un ambiente ovattato e falso,pieno di ipocrisie…….dove puoi vincere contro di LEI…..un bacio”

Ma altri proprio non digeriscono i commenti del cantante:

“Ho sempre avuto dei dubbi sul personaggio che ti sei costruito, la fortuna ti ha aiutato molto, tu sei stato in gamba ad approfittarne e a cavalcare il successo, ma questo non ti da il diritto di sparare cazzate a raffica come fai da un anno a questa parte, giudicando tutto e tutti, stai invecchiando, con qualche acciacco dovuto alle sregolatezze, fattene una ragione, ritirati e goditi i frutti di una “vita spericolata” e non ci frantumare più i coglioni, non sei mai stato un intellettuale ne mai lo sarai, di Faber ce n’è stato uno solo e tu non vali neanche la sua ombra!”

Vasco inizia a postare immagini e video della sua vacanza in un resort pugliese e la serenità sembra tornare, con un clima più rilassato. La quiete prima della tempesta?

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