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Niccolò Fabi, Ha perso la città (testo e video)

In radio e negli stores digitali dal 18 marzo.

pubblicato 18 Marzo 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 19:34

Qualche giorno fa Niccolò Fabi ha rilasciato a sorpresa sulla propria pagina Facebook l’audio del brano Una somma di piccole cose. Il pezzo dà titolo al nuovo album la cui uscita è fissata per il 22 aprile mentre da venerdì 18 marzo il disco sarà in pre-order su iTunes e Amazon.

Sempre a partire da venerdì 18 marzo 2016, invece, sarà disponibile in radio, in digital download e in streaming il nuovo singolo Ha perso la città. Un brano che si riallaccia alla volontà di raccontare tematiche ambientali già manifestata con la scrittura insieme al geologo Mario Tozzi dello spettacolo “Musica sostenibile” e con questo nuovo album in cui, a giudicare dai titoli, l’ambiente avrà un ruolo primario.

Ha perso la città” ha un testo che prende una posizione molto netta e, con una buona dose di ironia, racconta di una metropoli che ha progressivamente perso il senso della comunità e dell’umanità e si è evoluta in un coacervo di individui che si affannano e convivono, ma finiscono per ignorarsi nel loro tentativo di sopravvivere. Questo il significato del testo secondo l’artista:

La città nata per essere un centro di aggregazione ed opportunità di crescita professionale e culturale ha innalzato le aspettative ma abbassato nettamente la qualità della vita di chi ci abita, soprattutto a scapito della salute psicofisica e della naturalezza dei ritmi quotidiani.

La realizzazione del video è stata affidata a Roberto Biadi, creativo torinese, che ha interpretato la canzone raccontando una giornata qualsiasi in una città qualsiasi (le tante metropoli inserite nel video). Una bicicletta, un ombrello, e una matita accompagnano lo sguardo che durante il giorno insegue e fissa il bello e il brutto delle città per poi crearsi la propria, desiderata, finestra.

Niccolò Fabi, Ha perso la città: testo

Hanno vinto le corsie preferenziali
hanno vinto le metropolitane
hanno vinto le rotonde e i ponti a quadrifoglio
alle uscite autostradali
hanno vinto i parcheggi in doppia fila
quelli multi-piano, vicino agli aeroporti
le tangenziali alle 8 di mattina e i centri commerciali
nel fine settimana
hanno vinto le corporazioni infiltrate nei consigli comunali
i loschi affari dei palazzinari
gli alveari umani e le case popolari
e i bed & breakfast affittati agli studenti americani
hanno vinto i superattici a 3.000 euro al mese
le put*ane lungo i viali, sulle strade consolari
hanno vinto i pendolari
ma ha perso la città, ha perso un sogno
abbiamo perso il fiato per parlarci
ha perso la città, ha perso la comunità
abbiamo perso la voglia di aiutarci.

Hanno vinto le catene dei negozi
le insegne luminose sui tetti dei palazzi
le luci lampeggianti dei semafori di notte
i bar che aprono alle 7
hanno vinto i ristoranti giapponesi
che poi sono cinesi anche se il cibo è giapponese
i locali modaioli, frequentati solamente, da bellezze tutte uguali
le montagne d’immondizia, gli orizzonti verticali
le giornate a targhe alterne e le polveri sottili
hanno vinto le filiali delle banche, hanno perso i calzolai
e ha perso la città, ha perso un sogno
abbiamo perso il fiato per parlarci
ha perso la città, ha perso la comunità
abbiamo perso la voglia di aiutarci.

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Niccolò Fabi: Tour 2016

Vi ricordiamo che a maggio comincerà anche il Tour 2016 del cantautore romano. Questo il dettaglio delle date e delle città:

(Foto: Shirin Amini)

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