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Calcutta, i meme con le sue canzoni sono poesia

E pure le sue canzoni, eh.

di grazias
pubblicato 22 Febbraio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 20:31

Ieri sera, domenica 21 febbraio 2016, Calcutta e I Cani hanno fatto sold out all’Alcatraz di Milano.
Io non ci sono stata perché dovevo lavorare (qui, se vi interessa). E ho rosicato fortissimo. E rosico tuttora fortissimo.
Niccolò Contessa lo conosciamo già, da poco è uscito l’ultimo disco, Aurora, ed è piaciuto a circa tutti forse anche più del lavoro precedente, Glamour. Buon per lui e per I Cani.
Però anche Calcutta ha tirato fuori un album, Mainstream, che è un capolavoro. Prendete questi due cantautori qui, metteteli nello stesso posto, facciamo l’Alcatraz di Milano, at voilà ecco il sold out di cui sopra.
Buon per loro e per tutti quelli che ci sono andati.
Tutti tranne me.

Per lenire le mie sofferenze, mi sono fatta un giro sul profilo Facebook di Calcutta (che probabilmente mi rimuoverà dagli amici dopo questo post ma ok, me lo merito). E ho scoperto che i suoi fan sono geniali. Anche io sono sua fan. Ma non sono così geniale. Forse verrò radiata dalla cricca dei fan di Calcutta. Come se non bastasse essermi persa il concerto di ieri sera, poi.

Quindi qualcosa dovevo inventarmi. E visto che non sono Lorenzo Jovanotti e nemmeno Selvaggia Lucarelli (entrambi in tempi più o meno recenti hanno dato il loro endorsement al cantautore indie più mainstream del momento), ho pensato di dare spazio alla genialità dei suoi fan, quella di cui vi stavo parlando prima. Genialità che li ha portati a creare dei meme con i versi delle sue canzoni, quelle del disco Mainstream di cui vi parlavo prima.

Ci sono tutti da Bocelli a Schettino fino a Francesco Totti e Papa Bergoglio. Tutti personaggi che, a loro insaputa, si sono ritrovati ad incarnare alla perfezione un verso di Calcutta. Che poi Calcutta e le sue canzoni piacciono a chi mangia la pizza alle tre del mattino perché pensa a lui/lei che, bontà sua, non torna e mai ritornerà. Se non la capite ascoltatevi Frosinone e piangete un po’, dai. Così poi, per lenire le vostre sofferenze, potrete fare un giro sulla nostra gallery in apertura e fare finta di essere andati a un concerto fighissimo che invece vi siete persi. O, semplicemente, farvi due risate mentre vi si cuoce la pizzetta nel tostapane. Che tra l’altro ora son quasi le tre.

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