Home Notizie David Bowie, una petizione per intitolargli una strada a Como?

David Bowie, una petizione per intitolargli una strada a Como?

Dopo la morte di David Bowie, fioriscono gli omaggi: e quello proposto dal giornalista Maurizio Pratelli parla di toponomastica.

pubblicato 11 Gennaio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 22:11

La morte di David Bowie è indubbiamente la notizia del giorno e sono state numerose le iniziative per omaggiare e ricordare l’immenso cantautore inglese, spentosi a 69 anni dopo diciotto mesi di malattia mai troppo sbandierata. Dopo le reazioni a caldo dei musicisti e i primi ricordi (ad esempio con le sue 10 migliori canzoni che non potete fare a meno di conoscere), sono cominciate a fiorire iniziative di tutti i tipi.

Tipo quella indicata dal giornalista e scrittore Maurizio Pratelli, che sul giornale online QTime lancia un’idea: che la giunta di sinistra della città di Como intitoli una via a David Bowie.

Scrive Pratelli, dopo un rapido e affettuoso cordoglio nei confronti del cantautore inglese:

E allora, in questo triste momento, voglio lanciare una provocazione, un appello a questa città ingessata nei suoi quotidiani “affari” irrisolti.

Diamo un segnale – e lo dico soprattutto a Minghetti, a Magatti, ad Amura, a Perretta, a Bollini, a Dal Bon ai colleghi giornalisti, Moretti, Barabesi, Brunialti, Morandotti, Trinca Colonel, Cantoni, Schiani, a questa giunta di “sinistra” – che dimostri cosa vuol dire essere una moderna “Capitale della Cultura”. Dedichiamo una via di Como a David Bowie, riconoscendo in lui il ruolo fondamentale che ha avuto il rock nella cultura degli ultimi 50 anni.

Non sarebbe nemmeno un gesto rivoluzionario, ma solo un atto dovuto. La sua musica, le sue canzoni oneste, vere, dissacranti hanno accompagnato la vita di molti. E ancora lo faranno, come testimoni di un tempo che non si cancellerà. Quadri di una stagione lunga, tormentata, vissuta fino alla fine senza mai tradirla. David Bowie è stato un interprete lucido dei nostri giorni, un’artista che ha scolpito con la sua musica le pagine di molte generazioni. E allora non ci vuole molto coraggio per illuminare questa città con il suo nome.

Pratelli si para giustamente le spalle nel ricordare anche altri grandi come Fabrizio De Andrè, del quale oggi ricorre i’anniversario della morte:

Certo c’è chi dirà che prima di lui ci sono De Andrè (17 anni oggi dalla sua scomparsa), Gaber, John Lennon e molti altri. Ma non venite a dirlo a me che ho speso la vita ad ascoltare i loro dischi, a raccontare le loro canzoni. Oggi vorrei solo che si capisse che non si può più aspettare. Non voglio certo stravolgere l’odonomastica di Como, ma sappiamo bene che ci sono molte vie che anche cambiando nome non offenderebbero nessuno. Pensiamo ai toponimi di via Milano, viale Varese, viale Lecco e via dicendo. Non occorre molta fantasia. Basta semplicemente capire che dopo Verdi, Puccini, Mozart, Bellini, ci sono gli extraterrestri del rock. Come David Bowie.

La richiesta del giornalista verrà accolta dalla giunta di Como, facendo magari seguire altre città nell’intitolazione di una via a David Bowie? Non è affatto una cattiva idea, al di là delle provocazioni: perché non aggiornare un po’ l’olimpo della toponomastica italiana?

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Via | QTime

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