Home Emma Marrone a Blogo: “Sto riportando nella mia musica le mie passioni reali”

Emma Marrone a Blogo: “Sto riportando nella mia musica le mie passioni reali”

Abbiamo incontrato per voi la cantante, alla vigilia della pubblicazione del suo ultimo lavoro di inediti: “Adesso”

pubblicato 26 Novembre 2015 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:42

Alla vigilia della pubblicazione del suo nuovo disco di inediti, “Adesso”, abbiamo fatto una chiacchierata con Emma Marrone. Che, in questo album, si è anche cimentata come produttrice.

Allora Emma, in questo disco ti sei cimentata come produttrice: che tipo di lavoro hai fatto in studio?

Non ero da sola in studio, ci tengo a precisarlo. Eravamo io e Luca Mattioni, abbiamo fatto il lavoro ‘alla vecchia’: prima un po’ di pre-produzione, quando avevamo idea della tracklist abbiamo iniziato a giocare con i vari arrangiamenti e lì è stato più duro. E’ stato tanto il lavoro, tante ore passate in studio a costruire artisticamente le basi delle canzoni. Poi c’è stato il lavoro di affinamento delle canzoni, abbiamo aggiunto il groove, la musica suonata dal vivo dai musicisti, fino ad arrivare le registrazioni….un lavoro lungo ma molto divertente.

Ci sono molte atmosfere sinth, come mai questa scelta? E’ un po’ diversa dai tuoi dischi precedenti.

Lo so, ma in realtà la mia passione è sempre stata l’elettronica, vengo da quel mondo lì – lo so sembra strano -. Prima di Amici c’era una vita. In questo disco mi sono divertita a contaminare un po’ quello che era il mio universo standard, con quello che poi è la mia passione reale per questi suoni. Pian piano sto riportando nella mia musica le mie passioni reali.

Nel brano “Per questo Paese” citi (a modo tuo) l’articolo 1 della Costituzione (“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” n.d.r.): poni l’amore come uno dei fondamenti dell’Italia mentre nella ‘versione originale’ quel posto è occupato dal lavoro.

Non volevo banalizzare un articolo così importante però se una persona non ha stima di se stesso, non ha amore per se stesso e non ha amore per gli altri automaticamente tutto il resto viene meno. Secondo me è alla base di tutto anche se sembra che oggi parlare d’amore sia da sfigati. L’amore è un sentimento, l’amore inteso come rispetto, passione, è ancora un sentimento necessario per far andare bene le cose. Sono di quelle, come Amara (tra i coautori del brano n.d.r.), che vede questo Paese come un Paese di cui andare fieri. Bisogna incoraggiare, ci sono molti giovani che rendono migliore questo Paese, ma se ne parla poco.

C’è un brano del disco che in particolare mi ha colpito, “Poco prima di dormire”, in cui tu racconti com’è fare la cantante. “Adesso” arriva a due anni di distanza da “Schiena”, il tuo ultimo lavoro di inediti. Hai avuto il tempo di fare le cose più con calma forse?

Assolutamente sì, il tempo è stato fondamentale per la costruzione di questo disco e sarà fondamentale anche per la costruzione del live, ecco perchè mi sono presa così tanto tempo. Bisogna dare qualità agli spettacoli perchè oggi c’è tanto di tutto, quindi la differenza in questo caso la farà la qualità. Al pubblico che deciderà di comprare un biglietto per il mio tour voglio regalare uno spettacolo che valga il prezzo del biglietto.

Insieme ad altre artiste, come Elisa, Carmen Consoli e Gianna Nannini, hai realizzato un brano per pubblicizzare il 1522, il numero antiviolenza nazionale. E’ anche passata da poco la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, ci vuoi dire qualcosa su questo tema?

Anche nel mio disco c’è un brano che parla di questo che è “Io di te non ho paura”, ed è un brano che parla di una donna che dice ‘basta’. E io spero che prima o poi si arrivi a questo risultato. E’ un brano che mi ha ispirato molto perchè ho assistito in prima persona ad una violenza del genere, mi sono buttata in mezzo per levare dalle mani di questo s*****o una povera donna che veniva picchiata in mezzo alla strada. Spero che di violenza sulle donne non si parli solo il 25 novembre perchè è un problema che purtroppo esiste tutti i giorni. Spero che le donne siano aiutate anche dopo la denuncia: molte non denunciano perchè hanno paura della fine che potrebbero fare i loro figli, si tengono le botte per non essere buttate in mezzo ad una strada. Le strutture sono molto importanti.

Emma