Home Notizie Da Katy Perry ad Avril Lavigne: quando i cantanti non vogliono chiedere scusa

Da Katy Perry ad Avril Lavigne: quando i cantanti non vogliono chiedere scusa

Nonostante le polemiche, qualche volta dire “Scusate” pesa. Soprattutto quando si ha ragione. Ecco alcuni esempi.

pubblicato 5 Luglio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 03:41

A volte nascono polemiche un po’ sterili che fanno clamore e, allo stesso tempo, indispongono il diretto responsabile. Soprattutto quando l’intenzione non era quella letta o intesa. E allora, in quei casi, le scuse non arrivano, più che comprensibilmente. In altri casi, invece, rivedere le proprie posizioni non sarebbe stato proprio sbagliato. Vediamo insieme qualche esempio nel passato, a seguire.

Katy Perry: nel 2014, durante una performance del brano Unconditionally, la cantante è stata bersagliata da critiche feroci via Twitter. Il motivo? E’ apparsa sul palco indossando l’abito di una geisha. I social media l’hanno duramente accusata di una trasposizione offensiva della cultura giapponese. Ma la diva del pop non ha mostrato alcun segno di rimorso e, anzi, ha ribadito che si trattava del suo modo di mostrare il suo amore assoluto.

Avril Lavigne: situazione in parte simile per Avril. La sua canzone Hello Kitty, uscita nel 2013, è stato immediatamente definita razzista e fu accusato di mostrare la cultura giapponese in cattiva luce anche per via del video fumettoso e colorato. Ma Avril ha chiesto scusa. Ha ironizzato sulla vicenda via Twitter dicendo “Razzista?? !! Lololol. Amo la cultura giapponese e trascorro metà del mio tempo in Giappone”

Snoop Dogg: ha mostrato decisamente poca sensibilità nel definire Caitlyn Jenner un ‘progetto scientifico’. Ma lui ha continuando rispondendo che non sente il bisogno di vergognarsi o chiedere scusa per quello che dice perché è solo una parte del suo modo di esprimere ciò che prova e in cui crede.

Eminem: durante un concerto, numerosi fan si sono lamentati per la pessima acustica e la terribile esperienza vissuta. Ma, secondo il rapper, solo gli organizzatori dovrebbero chiedere scusa. Almeno questo è quello che ha espresso durante un concerto a Londra, segnato da sound cattivo e da numerosi fan arrabbiati. Ma non era colpa sua…

Via | Times Of India

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